La sera delle feste 1: ore 21, la Puglia al Circolo dei Lettori |
La prima è al Circolo dei Lettori, dove invita la Puglia regione ospite del Salone. Musica salentina, stuzzichini pugliesi tanto buoni quanto difficili da mangiare in equilibrio con piatto e bicchiere e forchetta, e di coltello non parliamone neppure. Ripiego sulle burratine, ma senza coltello non posso tagliarle e per poco mi strozzo.
Serata molto informale, pochi presenzialisti e zero dress code, anche il presidente Emiliano sembra soltanto un omone un po' impacciato nel vestito buono. Non avvisto altri politici, forse spunteranno dopo. Ma l'attesa è per Checco Zalone, che forse viene, forse no. Mi dicono che poi, sul tardi, è arrivato. Buon per chi lo attendeva.
La sera delle feste 2: ore 22, l'Einaudi al Circolo della Stampa |
Su c'è il mondo, piuttosto pigiato. La festa dell'Einaudi resta il must mondano del Salone: ci trovi tutti i presenzialisti del caso, i vip veri e persino qualche scrittore, che in genere riconosci perché non ha la giacca, ma un comodo maglione. Avvisto Steve Della Casa in compagnia di una della Rai, e togliamo alla malcapitata le ultime illusioni sulla sanità mentale dei torinesi; intanto esploro il buffet - le burratine non mi hanno saziato - ma le tartine sono minuscole e per nutrirmi decentemente dovrei piantarmi lì per dieci minuti a ingozzarmi: non mi pare elegante. Preferisco scambiare due ciance con Lamberto Vallarino Gancia e signora: il presidente dello Stabile mi rimprovera amabilmente la mia scarsa frequenza a teatro, e io gli confesso di averlo tradito con i Moschettieri dell'Astra. La prende con sportività e conviene sulla bontà del progetto.
Poi incrocio Angela Larotella che mi domanda quali sono a parer mio gli aspiranti all'assessorato alla Cultura. Le rispondo che la notte è troppo breve per elencarli tutti. In quella arriva Evelina Christillin e subito dopo compare Luca Beatrice, e quella è davvero la tempesta perfetta per un granata: difatti Della Casa circumnaviga il pericoloso duo lanciando espliciti anatemi e scongiuri antigobbi. Sono le dieci e mezza, ho fame e il tasso d'affollamento delle sale è quello di un barile d'aringhe, per cui sgattaiolo verso l'uscita. Saluto Paolo Giordano (ovviamente in maglione, in quanto scrittore) e dabbasso m'imbatto nelle girls del Circolo dei Lettori guidate dalla direttrice Rebola in visita pastorale; il loro tentativo di riportarmi dentro fallisce. Per giustificarmi forse accenno anche a un'improbabile intenzione di trasferirmi alla festa di Minimum Fax all'Esperia. Ma fossi matto: l'ultima volta c'erano tre strati di gente e non sono riuscito a vedere un gin fizz nemmeno da lontano. Saluto le belle del Circolo e m'affretto verso casa: sono ancora in tempo per vedere "The Avengers" su Raidue. Almeno la battaglia finale.
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