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LE SALE DEL SALONE: UN GIORNO DI SOLITUDINE

Ore 17,30, Sala Gialla, comincia l'incontro "Europa, politica e passione", con l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
So benissimo che il ritornello del primo giorno di Salone, il giovedì, è da sempre "mi sembra che ci sia poca gente".
So inoltre che il Salone ha rinunciato a diffondere i dati giornalieri delle presenze, e pour cause.
Ore 16,45, Sala Azzurra, "Letteratura araba come patria"
E so anche che la statistica da un tanto al chilo, a occhio e pressapoco, è la scienza dei minchioni. 
Quindi non ci casco.
Però oggi (cioé ieri, voglio dire giovedì, detesto quando scrivo di notte e comincio che è un giorno e finisco che è già l'altro, e mi sento marzullissimo), insomma nel primo giorno del Salone, ho girellato per le sale del Lingotto, e francamente un po' sono rimasto sorpreso. Magari porto sfiga io e altrove era diverso, ma...
Passi per l'Azzurra semideserta alle 16,45 durante l'incontro "Letteratura araba come patria", che non schierava delle superstar nazionalpopolari. Da questo mondo non puoi pretendere...
Sala Gialla, ore 15, in trepida attesa di Albano Carrisi
Ma la Gialla? Alle 15 non è neppure piena a metà per l'epifania di Albano, invitato dalla Regione Puglia a magnificare i suoi successi in Russia. E lì, ancora, uno può raccontarsi la cucca che il pubblico del Salone è troppo chic per emozionarsi all'apparire del cantore di Cellino. Si può prevedere ben maggiore mobilitazione per il nuovo maestro pugliese Checco Zalone.
Però alle 17,30, con viva e vibrante soddisfazione, uno scommetterebbe sul pienone almeno per il presidente emerito Napolitano. In effetti, fuori dalla Gialla alle 17 c'è un po' di coda: tant'è che mi trovo a incoraggiare il Chiampa a farsi avanti e prendere il posto che gli tocca nel comitato d'accoglienza. Lo convinco che non c'è nulla di male se passa dal backstage, dopo tutto pure lui è parte dello show.
Ad ogni modo: smaltita la coda entro anch'io, e trovo una sala sì affollata, ma non  sold out, come ben vedete nella foto. Boh, per Napolitano mi aspettavo di più.
In compenso, mi segnalano masse adolescenti all'Arena Bookstock per gli imprescindibili Benji e Fede seguiti da due altrettanto imprescindibili youtubers. E masse intergenerazionali agli show-cooking. Le robe dei cuochi, insomma.
Io, se organizzassi un Salone del Libro, a questo punto mi farei una domanda e mi darei anche una risposta.
Ma a questo punto io, se organizzassi un Salone del Libro, probabilmente avrei già lasciato perdere, tanto non ne vale la pena.
Per mia fortuna non organizzo Saloni del Libro. Io faccio il cronista.
E entriamo nel secondo giorno del Salone.
Sarà durissima.

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