Ripubblico qui l'articolo uscito ieri sul Corriere ma non disponibile on line: E alla fine della gran festa, con tutta calma, anche la politica comincia a porsi qualche interrogativo sull'effettiva utilità di scialare i soldi nostri per un sedicente «concertone» – quello del 31 dicembre in piazza Castello – che non soltanto è costato carissimo, ma non è manco piaciuto più di tanto al popolo in teoria destinatario del pubblico intrattenimento. Già alla vigilia dello spettacolo, su questo giornale avevo evidenziato lo squilibrio economico di una manifestazione pagata dal Comune 848 mila euro Iva compresa (altri 61 mila euro si sono inoltre spesi per il concerto di classica del 1° gennaio, che perlomeno un senso culturale ce l'aveva); manifestazione alla quale avrebbero potuto assistere al massimo 13 mila spettatori; il che – calcolavo nel mio articolo - dava un costo di 65,23 euro a spettatore. E scrivevo, allora, che “facevano prima a scegliere tredicimila cittadini - i pi...
L'ANSiA della cultura torinese