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LETTERE A GABO: NOTTI MAGICHE IN RIVA AL PO

Sono in vacanza, e ci resto. Ma se ricevo una lettera che ritengo interessante, non mi costa fatica pubblicarla. Ecco dunque cosa mi scrive la gentile amica Paola.

Coglionate mai viste
Credo tu possa capire questa situazione surreale e il mio sfogo! Questa sera e per tutto il we, noi abitanti di lungopò Machiavelli siamo assediati da coglionate di "iniziative estive" (vale a dire la nuova vita dei Murazzi!!!!) che non ho mai visto neanche alla Douja d'or di Asti per cui ho lavorato - dove sfilavano tutte le sacrosante pro loco -. Sotto casa trovo bancarelle di cibi vari, cagate assurde, churrascherie  e relative puzze con musiche pseudo latine. Una merda mai vista nemmeno tra le tante iniziative da vergogna di piazza Vittorio che tu descrivi perfettamente! Ma che palle, dove se le inventano i nostri assessori? Gli abitanti sono furibondi e giá ci sono state liti molto decise oggi. È come se non bastasse, ogni we si scatenano quelli dell'Ippopotamo con serate a decibel ultrasonici - però tematiche ne'! Ibiza (stasera) il sabato Over 30 - che da mezzanotte alle 3 unzano come dei maledetti. Ma che cavolo di cittá é diventata Torino con queste notti volgari, dove basta che se magna e si urli in gruppo? Che nostalgia di Traffic, e dei Punti Verdi, altro che 'ste minchiate, ToDays incluso, altra pensata "cool". Oltretutto gli organizzatori ti sbeffeggiano pure: noi abbiamo l'autorizzazione dal Comune, si vantano. In sintesi, un inferno!
Paola
P.s ora sta iniziando uno pseudo concerto nella zona ex Giancarlo: una merda che fa tremare i pavimenti delle case fino quasi al ponte di corso Regina... Boh (non vorrei sembrare la Chierici di lungo Po, ma mi sa che ha ragione..)

Commenti

  1. Vergognoso... Vorrei conoscere il nome di chi ha firmato l'autorizzazione a questo baraccone indegno. Questo signore che probabilmente sta trascorrendo il fine settimana al mare, se si fosse degnato di fare prima quattro passi sul lungo Po, ad un attento esame forse avrebbe notato che esistono dei condominii i cui abitanti dovrebbero avere la libertà in questa torrida estate di respirare aria e non fumi di porchetta e schifezze varie per tre giorni e tre notti di seguito. Per non parlare della pseudo musica sparata a palla oltretutto a pochi passi da un ospedale. Veramente c'è da chiedersi che città sta diventando Torino e in che mani siamo.

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    1. L'autorizzazione a questo scempio è stato autorizzato dal Comune di Torino nella figura di assessori come Ilda Curti e Domenico (Mimmo) Mangone, spacciato come evento CULTURALE E ARTISTICO E FORSE ANCHE FINANZIATO DAL COMUNE CON I SOLDI DEI CITTADINI, in ogni caso SPONSORIZZATO DAL COMUNE DI TORINO E DALLA CIRCOSCRIZIONE 7...siamo nelle mani di questi amministratori...NO COMMENT

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  2. Da ormai un mese oltre all'irresistibile puzza di urina ,vomito e deiezioni umane di ogni altro genere, che caratterizza il nostro lungo fiume e zone circostanti, tutti elementi che con la canicola vengono enormemente aggravati, -tanto da scappare a casa e farsi una doccia con l'amuchina, o chiamare l'ufficio d'igiene per un'ispezione-, la giunta comunale, per fare cassa, ha pensato bene di allietare i suoi concittadini residenti sulle rive del Po affittando a federazioni sportive,lo spazio pubblico dei murazzi per far provare una volta il golf , una volta la pallacanestro, una volta le poltrone automassaggianti ( nobile intento) con l'unico e non indifferente problema che come sempre gli occupatori di suolo pubblico sono anche occupatori di audio pubblico e quindi dalle 11 di mattina amplificatori rivolti verso l'alto sono accesi a tutto volume per attirare pubblico a provare lo sport del giorno o la merce del giorno.
    Ovvio che gli altoparlanti sono ricompresi nel pacchetto affitto suolo pubblico e questo è' gravissimo perché siamo veramente arrivati alla tortura fisica.
    Quindi come dice Tropea se qualcuno non ha l'aria condizionata oltre all'olezzo è' obbligato ad ascoltare musica fortissima per tutte e 4 le domeniche di luglio, in una condizione di caldo terribile e di reale difficoltà privando le persone di riposo anche diurno oltre che' il ben noto impossibile sonno notturno.
    Come sempre l'intento di far provare sport nuovi potrebbe anche essere positivo ma perché bisogna torturare e non mi viene di nuovo altra parola gli abitanti della zona, che magari non solo non hanno l'aria condizionata ma per tanti motivi non possono rifugiarsi e ripeto rifugiarsi in altri luoghi se non a casa loro.
    Credo si siano raggiunte delle vette mai raggiunte prima di mancanza di rispetto per i cittadini che abitano vicino ai murazzi.

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  3. E per fortuna visto che non c'è proprio più trippa per gatti come a ogni piè sospinto ci ricorda il Gianguido Passoni

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  4. Riscossioni per l'uso del suolo pubblico come in piazza Vittorio. Non finanziamenti ad hoc naturalmente. Sono le federazioni a pagare.

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  5. Però mettiamoci d'accordo sul piano terminologico: con le riscossioni il Comune prende, con i finanziamenti dà. Comunque direi che il concetto è chiaro: non l'avete presa bene.

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    1. E' così, d'altra parte quando per mesi centinaia di persone ( la propagazione delle onde sonore è micidiale)non dormono la notte causa fracasso infernale vedi anche locale L'Ippopotamo lungo Po, (spacciato per centro ricreativo anziani pagava al Comune due soldi di affitto e in realtà era locale notte gestito da portaborse di un assessore), vedi locale Il Patio (fracasso bestiale fino all'alba), vedi quanto citato prima dalla signora Levi Sacerdotti, vedi manifestazioni Murazzi citate da Paola, bèh, quando è così come si fa a prenderla bene?

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  6. Precisazione: ospito opinioni, non sfoghi da bar e berci da lumpenfrustrati. Se i vostri commenti non sono pubblicati, decidete pure liberamente a quale categoria iscrivervi. Il mio è il blog privato di un gentiluomo, non la parete del cesso di una stazione. E non ho remore democratiche, quando si tratta di decidere come comportarmi a casa mia.

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  7. esatto, io parlo di riscossioni non di finanziamenti in questo caso preciso. Il comune concede suolo pubblico per far cassa, come per la findus ecc. Solo che nel pacchetto non c'è solo lo sport ma anche l'audio. Non finanzia nulla.

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  8. Sarei il lumpenfrustrato di prima. Nella lettera della gentile amica ci ho letto uno sfogo nimby difficilmente giustificabile alla luce di quello che erano prima i Murazzi. O all'ex-Giancarlo si suonava musica classica e soltanto all'ora del tè? Mi va benissimo, anzi trovo giusto che ci si lamenti se viene commesso qualche illecito... trovo meno giusto che lo si faccia appellandosi ai punti verdi (basti pensare alle tante proteste per il Gold estivo al parco Ruffini, per il festival latino-americano parenne al Lingotto, al Parco Dora) o a situazioni precedenti palesemente problematiche. Coglionate mai viste è il titolo della mial. Ecco.

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  9. Stare in questo blog è impegnativo poiché pretendo - così come garantisco - precisione terminologica. Punti verdi è un marchio che si riferisce a un'esperienza storica ben precisa, con nulla da spartire con certi "festival latin". Definire le barriere torinesi "banlieue che puzzano dì povertà e malnutrizione" è ridicolo e irriguardoso per i veri luoghi dì povertà e malnutrizione. "Coglionate" è un termine appropriato per molte delle iniziative oggetto del presente dibattito.

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  10. Preciso che ho usato "banlieue che puzzano di povertà e malnutrizione" con tono polemico rispetto al tono che ho letto nella mail della gentile amica proprio perchè ci abito, non certo con intento denigratorio. Se l'equivoco c'è stato me ne scuso. In Lungopò Machiavelli hanno fatto una manifestazione fastidiosa per il vicinato? Welcome to Torino, a casa mia questa è la norma. Poche settimane fa al Parco Dora hanno fatto l'International Street Food Parade, stessa identica solfa ma più lunga, ma con la differenza che è stato paradossalmente un weekend meno rumoroso di altri. Il quasi contemporaneo Kappa Futurfestival per gli amanti dell'elettronica è fighissimo e gli riconosco molti meriti ma è decisamente peggio della Douja d'Or. Contiamo nella stessa mesata la celebrazione finale del Ramadan e non so quante feste etniche (più o meno illecite ma tollerate dal Comune). Sono consapevole che vivere in una città talvolta vivace anzichè in un complesso di villette a schiera su terreni ex-agricoli comporta alcuni effetti collaterali. Mi ha dato fastidio (niente di grave, se ne faranno tutti una ragione) l'aspetto nimby della faccenda, evidentemente il punto verde del vicino è sempre più verde.

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