Passa ai contenuti principali

ARRIVA CARTOONS ON THE BAY. NEI GIORNI DI SOTTODICIOTTO

Il logo di Cartoons on the Bay, il festival della Rai che si farà in aprile a Torino
Sto cercando di recuperare la voglia di scrivere. Intanto ricevo e volentieri pubblico. Sull'arrivo a Torino di Cartoons on the Bay devo però premettere due e tre cose.
Intanto non vorrei che fosse un risarcimento preventivo per la perdita definitiva del Prix Italia: oh, ragazzi, s'era detto che nel 2017 il Prix Italia sarebbe tornato quiadesso non cambiamo le carte in tavola.

A Torino non c'è il mare. Ma c'è Gianduja

L'aspetto più buffo è che Cartoons on the Bay, come dice il nome stesso, finora si è sempre tenuto in località sul mare: Amalfi, Positano, Salerno, Rapallo, Venezia... Inoltre, i premi di Cartoons on the Bay si chiamano "Pulcinella Awards". Non è noto se in occasione della trasferta torinese diventeranno "Gianduja Awards".
Vabbé. Stranezze, direte voi. Stranezze, dico io. Ma in questo paese c'è spesso un metodo nelle stranezze.

L'abbraccio (soffocante?) con Sottodiciotto

La notizia vera, che un po' preoccupa, è che Cartoons on the Bay si terrà negli stessi giorni di Sottodiciotto. Il comunicato ufficiale afferma che ci sarà una "collaborazione" fra le due rassegne, e il direttore di Sottodiciotto, Steve Della Casa, mi conferma di essere stato contattato: hanno trovato un accordo e realizzeranno alcune iniziative in comune. Un'alleanza, dunque.
Peccato che, se gli alleati non hanno pari forze, talora alleanze  si trasformino in annessioni. O peggio.
Comunque io mi fingo rassicurato. 
Sottodiciotto, organizzato dall'Aiace, è l'unico importante festival torinese che ancora non ricade sotto l'amministrazione - di 'sti tempi inquietante - del Museo del Cinema.
Cartoons on the Bay a Torino è frutto di un accordo fra Rai, Regione e Film Commission. 
Timeo Danaos et dona ferentes. Ma chi vivrà vedrà. 
Intanto beccatevi il comunicato.

Il comunicato

Sarà ospitata per la prima volta a Torino la 21° edizione di “Cartoons on the Bay”, il festival internazionale dell’animazione cross-mediale e della tv dei ragazzi, promosso da Rai, organizzato da Rai Com e diretto da Roberto Genovesi. L’iniziativa, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 6 all’8 aprile, nasce nel 1996 come vetrina dell’animazione italiana, ed è poi divenuta un’importante realtà internazionale per il mondo dell’animazione e dell’audiovisivo.
Nei giorni della manifestazione saranno presenti le più importanti società di produzione e broadcaster internazionali e si prevede la partecipazione di mille professionisti da tutto il mondo. L’iniziativa include inoltre una programmazione specifica per le scuole, che interesserà più di 900 bambini delle scuole elementari e medie.

(Questa è la notizia. Seguono nel comunicato i consueti salamelecchi, NdG).
"La Regione Piemonte è orgogliosa di ospitare a Torino la prossima edizione di Cartoons on the Bay
- dichiara l’assessore Antonella Parigi. - L’evento, di indubbio prestigio internazionale, è organizzato con la collaborazione sul territorio di Film Commission e Fip-Film Investimenti Piemonte e consentirà di rafforzare l’offerta culturale cittadina e regionale e di attrarre, oltre ai consueti flussi turistici, l’importante target specializzato del mondo dell’audiovisivo, in particolare dell’animazione e del cross mediale, consentendo alla città di avere un ruolo sempre più protagonista in un settore, quale quello del cinema di animazione, che già vede una importante presenza di operatori e imprese sul territorio”.
“Siamo molto contenti che la prossima edizione di Cartoons si svolgerà a Torino e ringrazio la Regione e la Film Commission che hanno scelto di essere al nostro fianco nell’organizzazione – dichiara il presidente di RaiCom Gian Paolo Tagliavia. - Sarà una straordinaria occasione per raccontare e fotografare cosa sta accadendo nel mondo dell’animazione. Non sarà soltanto una vetrina per tutte le novità del settore, un laboratorio attento all’evoluzione tecnologica, stilistica e tematica, ma un momento di confronto, anche generazionale, tra opere di paesi e culture diverse, ideate per intrattenere i nostri bambini, i nostri ragazzi, in modo divertente, coinvolgente e sempre più interattivo. E quest’anno come Paese ospite avremo il Giappone, la cui creatività nel campo dell’animazione, della fiction, del cinema per bambini e ragazzi si è imposta in ambito internazionale grazie al dinamismo e ad una costante vivacità produttiva. Grandi produzioni che per contenuti, originalità, linguaggio e valori hanno cambiato il mondo dell’animazione”.
“Avere la possibilità di collaborare ad un'iniziativa come Cartoons on the Bay è davvero un'importante occasione di visibilità e di business per il comparto cinematografico piemontese, e non possiamo che accogliere con entusiasmo la proposta offertaci da Rai Com e sostenuta dalla Regione – commenta Paolo Tenna, ad di Fip. - L'arrivo a Torino di uno dei più noti festival d'animazione a livello mondiale, che si svolgerà in contemporanea e in collaborazione con la nuova edizione di Sottodiciotto
, conferma inoltre le possibili sinergie che il nostro sistema cinema sa attuare. L’impegno di Film Commission e Fip, ovvero quello di coordinamento e raccordo tra il festival, il territorio e il solido comparto locale, si inserisce in un più ampio progetto strategico rivolto allo sviluppo del settore dell’animazione, fortemente voluto dall’assessore Parigi e dal presidente di Film Commissione Paolo Damilano”.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la