In vista del megatrasloco della Regione nel famoso grattacielo che dopo diciotto esasperanti anni pare infine pronto, Alberto Cirio ha già deciso - con tanto di delibera - l'assegnazione dei piani ai vari assessori. Il più alto, il quarantesimo, se lo prenderà lui, che è il presidente. A scendere, tutti gli altri. Al trentanovesimo piano andrà il vicepresidente e assessore all'Urbanistica Fabio Carosso, e quindi al trentaseisimo (ai piani intermedi ci saranno gli uffici e le direzioni) l'assessore al Bilancio Andrea Tronzano. Il trentaquattresimo toccherà a Chiara Caucino (Infanzia e Famiglia), il ventinovesimo a Fabrizio Ricca (Immigrazione e Sicurezza), il ventiquattresimo a Luigi Icardi (Sanità), il ventitresimo a Elena Chiorino (Istruzione e Lavoro), il ventiduesimo a Maurizio Marrone (Immigrazione e Sicurezza), e così via, al ventesimo l’Agricoltura di Protopapa, al diciassettesimo i Trasporti di Gabusi, sempre più lontani dal piano (e dal cuore?) del presidente. L'assegnazione dei piani in effetti offre facile spunto al giochino del "chi sale e chi scende" e molti In vista del megatrasloco della Regione nel famoso grattacielo che dopo diciotto esasperanti anni pare infine pronto, Alberto Cirio ha già deciso - con tanto di delibera di giunta - l'assegnazione dei piani ai vari assessori. Il più alto, il quarantesimo, se lo prenderà lui, che è il presidente. A scendere, tutti gli altri. Al trentanovesimo piano andrà il vicepresidente e assessore all'Urbanistica Fabio Carosso, e quindi al trentaseisimo (ai piani intermedi ci saranno gli uffici e le direzioni) l'assessore al Bilancio Andrea Tronzano. Il trentaquattresimo toccherà a Chiara Caucino (Infanzia e Famiglia), il ventinovesimo a Fabrizio Ricca (Immigrazione e Sicurezza), il ventiquattresimo a Luigi Icardi (Sanità), il ventitresimo a Elena Chiorino (Istruzione e Lavoro), il ventiduesimo a Maurizio Marrone (Immigrazione e Sicurezza), e così via, al ventesimo l’Agricoltura di Protopapa, al diciassettesimo i Trasporti di Gabusi, sempre più lontani dal piano (e dal cuore?) del presidente. L'assegnazione dei piani in effetti presta facile appiglio al giochino del "chi sale e chi scende", e in Regione la interpretano come una classifica delle priorità programmatiche della giunta Cirio, oppure del peso politico degli assessori, se non delle preferenze personali del presidente. Lettura quest'ultima senz'altro maliziosa: ma a pensar male a volte ci si azzecca: sarebbe lecito, per dire, sospettare che Cirio preferisca tenersi alla distanza di sicurezza di diciotto piani il turbolento Marrone. Tuttavia l'ipotesi delle priorità di programma sembra più solida, suffragata com'è da un indicatore sintomatico: indovinate un po' a quale assessorato toccherà il nono piano, il più basso fra quelli destinati agli assessorati, preceduto persino dall'Ambiente di Marnati, che starà al dodicesimo? Ma naturalmente al povero (in tutti i sensi) assessorato Cultura e Turismo di Vittoriona Poggio.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
Commenti
Posta un commento