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CHATRIAN E LA SQUADRA: IL MUSEO CHE VERRÀ

Ieri, prima che ci piombasse addosso la triste notizia della scomparsa di Luca Beatrice, ero andato al Museo del Cinema per assistere alla "presentazione collettiva" della squadra che affianca il direttore Carlo Chatrian (foto), nonché dei progetti per il 2025. Poi è successo quel che è successo, ho dovuto scrivere con l'anima in spalle l'addio al mio amico, e francamente proprio non me la sono sentita di mettermi anche a riferire quanto è stato detto nel corso dell'incontro del Museo. Però un po' mi dispiaceva, più che altro per Chatrian che a quell'iniziativa ci teneva tanto: quindi stamattina ho deciso che - a beneficio di quanti fossero interessati - non mi costava niente almeno pubblicare sul blog il testo (o gli abstacts) degli interventi. Eccoli qui:

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha deciso di presentarsi in una maniera inedita, mettendo  per una volta al centro dei riflettori non una singola iniziativa o un insieme di proposte ma se stesso.  Pensiamo che nell’affrontare le sfide del presente e del prossimo futuro sia importante partire da un  assunto tanto semplice quanto spesso trascurato: un museo, prima di essere un luogo in cui vengono  preservati, esposti e raccontati oggetti, è un insieme di persone. Sono queste persone, con le  competenze che hanno maturato nel corso degli anni, a fornire la base su cui poi si innestano gli  eventi e le attività. Se il 2025, come speriamo, sarà un anno in cui il “Museo” incomincerà un  percorso di rinnovamento, il primo passo non può che essere una presentazione della struttura e dei  suoi molteplici settori di competenza.  

A chi è stato affidato il compito di dirigere questa struttura pare importante - molto più che  sorprendere con annunci ad effetto - dare modo a chi ha dato continuità al Museo nelle sue varie  epoche di presentarsi e di presentare il proprio ambito di azione. Questo viaggio dietro le quinte ha il  compito non solo di mostrare la complessità della fondazione – che rappresenta un caso unico al  mondo per varietà e ricchezza delle attività – ma anche di invertire le prospettive. Quanto è di norma  nascosto viene alla luce e quanto invece è spesso messo in primo piano per una volta non sarà al  centro della comunicazione. Siamo consapevoli che certe aree hanno poco da comunicare in termini  di appeal ma senza di queste l’istituzione non esisterebbe; allo stesso modo nell’ottica di una  comunicazione trasparente ci sembra importante includere non solo le iniziative ma anche gli  obiettivi, sapendo che essi guidano il nostro operare ma non posso essere dati per acquisiti. 

Si discute spesso di quale sia il senso ultimo del fare cultura: pensiamo che questo evento di  restituzione, un evento in cui il museo apre le sue porte come mai prima d’ora fatto, sia il segno,  anche simbolico, di una volontà precisa. Siamo un’istituzione che si sente parte di una comunità e  non una torre d’avorio che attira turisti a suon di colpi d’artificio. Non abbiamo la pretesa di avere  inventato una formula rivoluzionaria così come non siamo sicuri del risultato di questa presentazione;  tuttavia, nell’apprestarci a celebrare i 25 anni nell’edificio simbolo della città riteniamo che  presentarci come un collettivo che, nelle diverse competenze e rispettivi background, lavora nella  stessa direzione sia un punto di partenza imprescindibile.

Carlo Chatrian

Direttore Museo Nazionale del Cinema

GLI APPUNTAMENTI DA NON MANCARE NEI PROSSIMI MESI 

The Art of James Cameron 

Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al genio creativo di James Cameron con una suggestiva e coinvolgente mostra alla Mole Antonelliana (26 febbraio – 16 giugno 2025) e una  retrospettiva completa al Cinema Massimo (21-28 febbraio). 

The Art of James Cameron è un viaggio attraverso sei decenni di espressione creativa di Cameron,  grazie a una straordinaria e ampia selezione di opere rare e mai viste prima, tratte dall'archivio privato  del celebre regista, e grazie a un bellissimo allestimento adattato alla particolare struttura verticale  della Mole Antonelliana. 

Il restauro del film “Esterina” di Carlo Lizzani 

Frutto di un restauro realizzato congiuntamente dal CSC – Cineteca Nazionale e dal Museo Nazionale  del Cinema di Torino, partendo dai negativi originali conservati dall’avente diritto Compass Film srl,  Esterina è un film diretto da Carlo Lizzani che ha come protagonisti Carla Gravina e Domenico  Modugno, girato negli Stabilimenti Ponti–De Laurentiis (FERT) di Torino e presentato in concorso alla  Mostra di Venezia del 1959. 

Il film è un melodramma sociale che fotografa con grande attenzione il boom economico ed il volto di  Torino, città dell’immigrazione e di un’espansione edilizia senza precedenti.  

Il restauro digitale 4K di Esterina sarà presentato il prossimo 3 maggio alla Cinémathèque française  nel corso di una rassegna dedicata al regista italiano. 

L’acquisizione del manifesto “La corazzata Potemkin” 

Alla vendita di Aste Bolaffi del 24 ottobre 2024 il Museo si è aggiudicato alla cifra di 37.500 euro il  rarissimo manifesto del film “La corazzata Potëmkin”. L’affisso è di assoluta importanza, sia per il film  che pubblicizza - passato alla storia come il film sovietico per antonomasia - sia per l’artista che lo ha  realizzato, Aleksandr Rodčenko, pittore, fotografo, grafico, fra i principali artisti dell’avanguardia russa  e fra i fondatori del Costruttivismo. Il Museo valorizzerà questa significativa acquisizione nell’ambito  di un evento espositivo programmato nel corso del 2025, che segna i cent’anni del capolavoro di  Sergej Ėjzenštejn. 

Una carovana per Io capitano 

All’Ecomuseo di Settimo, a partire dal 27 marzo 2025, sarà visitabile la mostra fotografica “Una  carovana per Io capitano” dedicata al tour che l’ultimo film di Matteo Garrone ha fatto in Senegal, nei  luoghi dove il film è stato girato. La mostra è organizzata da Cinemovel in collaborazione con il Museo  Nazionale del Cinema di Torino e il Comune di Settimo. 

Visite guidate con il direttore 

Prossimamente prenderanno il via le visite guidate condotte da Carlo Chatrian, direttore del Museo  Nazionale del Cinema. Ogni mese ci sarà l’occasione di fare un’esperienza fuori dal comune in  compagnia del direttore, grande esperto di cinema, che racconterà in modo diverso a turno una delle  sezioni del museo o la mostra temporanea, arricchendo la visita con aneddoti e curiosità.  

La mia città (in un minuto) 

Il Museo Nazionale del Cinema lancia un concorso video aperto a tutti, dedicato agli spazi pubblici di  Torino che non siano la Mole Antonelliana e il Museo Nazionale del Cinema. L’intento è di  capovolgere i ruoli: invece di osservare la Mole, l’idea è di ricevere immagini dalla città che la ospita.  Un minuto trascorso in una strada di periferia, davanti al bar di quartiere, al mercato di Porta Palazzo,  lungo il Po o la Dora, o tra i viali del Valentino: ogni angolo è prezioso e unico. In un’epoca in cui la  creazione di immagini è diventata semplice e accessibile, vogliamo stimolare una narrazione  collettiva e autentica della città, attraverso un mosaico di racconti dal basso.

ABSTRACT 

COORDINAMENTO GENERALE – DANIELE TINTI 

Costituito nel 1991, il Museo Nazionale del Cinema è una Fondazione di diritto privato. I suoi Soci  fondatori sono Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione  CRT, GTT S.p.a. e Associazione Museo Nazionale del Cinema. 

Solitamente il pubblico associa la Fondazione alla Mole Antonelliana, dove nel 2000 ha trovato sede  la parte espositiva del Museo, ma questa prestigiosa location è solo uno dei luoghi dove si esplicano  le sue molteplici attività. Proprio per la sua configurazione unica – un museo che ospita collezioni  permanenti e mostre temporanee, ma che ha anche una propria cineteca con un laboratorio di  restauro digitale, una bibliomediateca e un cinema multisala – la Fondazione necessita un’attività di  raccordo di tipo organizzativo, giuridico-amministrativo e logistico-funzionale. 

A questa funzione presiede l’Ufficio Coordinamento generale, composto da 6 dipendenti. Oltre a  fornire il necessario coordinamento tra le varie sedi e attività, l’ufficio cura la stesura dei contratti, le  procedure di acquisizione di beni e servizi, incluse le procedure d’appalto, e assicura l’erogazione dei  servizi generali della Fondazione (IT, servizi manutentivi, sicurezza). Il responsabile, il Coordinatore  generale, cura in prima persona la segreteria degli Organi statutari del Museo e supporta il Presidente  nella conduzione e verbalizzazione delle sedute di questi e nella tenuta degli atti istituzionali. 

Nel prossimo futuro l’Ufficio Coordinamento generale, che conta 6 dipendenti, sarà chiamato a  supportare il Direttore nel processo di ricollocazione degli uffici, segmentati in 4 diverse sedi  dislocate nel territorio metropolitano, e delle sedi di deposito. Tra queste ultime quella maggiormente  critica è la sede della manifestoteca, sita nel caveau ex Unicredit di via Nizza 150, in cui le peculiari  esigenze del Museo si sono rivelate particolarmente complesse, in rapporto alle caratteristiche  dell’immobile. 

Oltre a una nuova location per gli uffici della Fondazione, l’Ente si è dato l’obiettivo di ricercare una  sede più vicina al centro per la Bibliomediateca “Mario Gromo”, in modo che questa sia più  agevolmente fruibile dai visitatori del Museo, dagli spettatori del Cinema Massimo e dagli studenti  universitari. 

Infine, segnaliamo che nell’ambito del progetto “nuovo Museo” sono stati intrapresi sopralluoghi e  indagini tecniche per un progetto di videomapping che riguarderà gli spazi interni dell’Aula del Tempio,  con particolare riferimento alla cupola.  

Qui di seguito l’elenco di uffici e depositi della Fondazione: 

1) Mole Antonelliana (via Montebello 20) 

2) Uffici direzionali (via Montebello 22) 

3) Uffici Mole (via Montebello 15) 

4) Cinema Massimo (via Verdi 18) 

5) Bibliomediateca “Mario Gromo” (via Serao 8/A) 

6) Cineteca e Laboratorio digitale (via Sospello 195/A) 

7) Deposito apparecchi e archeologia (via Sospello 199) 

8) Uffici Festival e TorinoFilmLab (via Cagliari 34/C) 

9) Caveau (via Nizza 150) 

10) Depositi di risulta (Trofarello/Moncalieri) 

AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ – GIULIA FIORIO 

L’area “amministrazione e contabilità” comprende 7 dipendenti. Si occupa dei conti delle varie  attività dell’ente, sia quelle ordinarie (gestione struttura, personale…) sia quelle straordinarie (mostre  temporanee, festival, singoli eventi), ma anche degli adempimenti fiscali, della gestione della  tesoreria e di supporto alla direzione e dei responsabili di area nella realizzazione del bilancio 

previsionale. La presentazione dei dati economici è fatta in termini di tipologie di spese e di ricavi - dunque vedrete accorpate spese effettuate in aree diverse. I dati che vi presentiamo sono quelli  all’ultimo esercizio approvato, ovvero il 2023. 

La Fondazione ha un budget annuale di circa 18 milioni di euro. I costi e i ricavi sono in equilibrio,  grazie ad una gestione attenta delle spese ma anche ad entrate che, a fronte di contributi pubblici e  privati stabili, hanno visto un aumento dei ricavi per biglietti. Questo ha permesso al museo una  politica di investimenti ma anche di migliore retribuzione dei suoi dipendenti. 

Per quanto riguarda i costi, come si evince dal grafico, i capitoli di spesa più cospicui sono le spese  relative al personale dipendente, per il 23%, e quelle per prestazioni di servizi (Servizio di Presidio  Diurno e Vigilanza della Mole, Contratti di Manutenzioni e Assistenza, Energia Elettrica, ecc.) pari al  19%, mentre la voce “Iniziative diverse” è relativa principalmente ai costi relativi alla realizzazione di  mostre ed eventi. I costi di workshop e training sono in larga parte quelli relativi al TFL. Sul versante  dei ricavi ci di preme di far notare come la voce più cospicua sia quella fornita dagli ingressi (Mole  soprattutto ma anche il cinema massimo e i festival); ugualmente rilevanti sono le voci relativi a  contributi soci e anche quelle dei contributi del Ministero e della Comunità Europea che sostiene il  TFL. Per quanto riguarda la voce altri proventi (pari al 15% dei ricavi) essa è determinata  principalmente dall’organizzazione di workshop nell’ambito del TFL, dalle sponsorizzazioni, dagli  affitti dei nostri spazi a terzi (in particolare la Mole) e dalle royalties del bookshop. 

MOLE ANTONELLIANA – CLAUDIA GIANETTO 

L’Area Mole comprende 12 dipendenti. È composta da tre ambiti e concentra le proprie attività nei  progetti relativi agli spazi espositivi alla Mole o in altre sedi, e nei progetti relativi alle iniziative  didattiche.  

L’ambito ‘Servizi educativi’ opera in modo trasversale con le altre Aree del Museo (Cinema, Festival,  Patrimonio) per i progetti rivolti alle scuole e al pubblico non scolastico. Le attività per insegnanti e  studentesse/studenti si svolgeranno al Cinema Massimo (proiezioni e cine-lezioni), alla Mole (lezioni,  corsi, visite tematiche) e nelle scuole. Il Museo è capofila del progetto nazionale “La Scuola in Prima  Fila - Viaggio in Italia”, finanziato da MIM e MiC per l’a. s. 2024/25. Nel 2024 72.394 studenti sono stati  accolti al Museo alla Mole; per un totale di 1.942 visite guidate e 1.527 autonome; in aula Paideia  sono stati organizzati 454 laboratori e lezioni. Considerato l’aumentare delle richieste, la sfida per il  futuro è trovare spazi adeguati ad accogliere tutte le iniziative.  

L’ambito ‘Servizi tecnici’ gestisce le attività degli allestimenti di mostre realizzate alla Mole  Antonelliana, dove nel 2025 è prevista la realizzazione di otto distinti progetti. Proseguono gli  interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria mirati a far dialogare l’architettura storica con  l’allestimento museale, migliorare il percorso di visita, rinnovare spazi e attrezzature, facilitare la  fruibilità e l’accessibilità dei percorsi di visita.  

L’ambito ‘Organizzazione mostre’ gestisce le attività relative alla realizzazione delle mostre  temporanee in sede e fuori sede. Nell’Aula del Tempio è in corso l’allestimento dell’attesissima “The  Art of James Cameron” (26 febbraio-16 giugno 2025). Al piano accoglienza la mostra #Serialmania è  prolungata fino al 23 marzo. A questa farà seguito una personale dedicata a Donato Sansone (dal 7  aprile). Sulla cancellata saranno allestite quattro esposizioni dedicate ai progetti didattici, a ospiti del  Museo e al patrimonio. Infine, la Fondazione ha intrapreso un percorso di intensificazione degli  scambi con altre realtà a livello locale. A tal riguardo, all’Ecomuseo di Settimo, a partire dal 27 marzo  sarà visitabile la mostra “Una carovana per Io capitano” dedicata al tour che l’ultimo film di Matteo  Garrone ha fatto in Senegal, nei luoghi dove il film è stato girato. Saranno organizzate mostre anche a  Bergolo e a Vercelli.

RISORSE UMANE – SERENA SANTORO 

Negli ultimi anni il Museo Nazionale del Cinema ha attuato un piano d’investimento nell’ambito del  personale, partendo dalla costituzione nel 2022 dell’Ufficio Risorse Umane, che oggi è formato da 2  dipendenti.  

Il personale del Museo è attualmente composto da 80 risorse di cui 71 a tempo indeterminato e 9 a  tempo determinato. Una buona parte del personale vanta una lunga esperienza all’interno  dell’istituzione, anche se negli ultimi due anni sono state fatte circa una decina di assunzioni. Il 74%  dei dipendenti sono donne e delle 9 aree organizzative 6 vedono donne come capi area.  

Gli ambiti di intervento a cui si è dato maggior rilievo in questi anni hanno riguardato soprattutto una  revisione organizzativa, normativa e retributiva finalizzata a migliorare le condizioni e il benessere dei  dipendenti. In quest’ottica il Museo ha siglato alla fine del 2024 un nuovo Contratto Integrativo  Aziendale di Secondo Livello che è entrato in vigore ad inizio anno. Uno degli elementi più significativi  di questo accordo riguarda la diminuzione dell’orario di lavoro. L’orario full time passa infatti da 40 ore  a 37 ore e 30 minuti, con una diminuzione di 2 ore e 30 minuti a settimana a parità di stipendio.  

Il Museo, inoltre, conferma e trasforma a tempo indeterminato l’accordo relativo al lavoro agile, che  prevede fino a un massimo di 2 giorni a settimana di lavoro da remoto, e assicura anche per  quest’anno il welfare aziendale il cui valore verrà stabilito di anno in anno. 

AREA PATRIMONIO – STEFANO BONI 

L’Area Patrimonio comprende 20 dipendenti coinvolti nella preservazione, restauro e valorizzazione di tutte le collezioni del Museo. La collezione della fondatrice, Maria Adriana Prolo, arricchita nel corso  degli anni da lasciti e acquisizioni è di oltre tre milioni di opere, divise in fototeca, manifestoteca,  raccolte di apparecchi di cinema e precinema, memorabilia, bibliomediateca, l’archivio storico e la  cineteca con annesso il laboratorio digitale. 

Il museo ha recentemente acquisito un nuovo software di catalogazione che consente di avere un  unico strumento di ricerca per le varie collezioni. Inizialmente sarà disponibile solo per la  consultazione interna ma l’obiettivo finale è la sua implementazione sul sito web del Museo,  consentendo dunque una fruizione esterna. 

Come detto dal Coordinatore i nostri depositi sono dislocati in varie sedi, il che rende il nostro lavoro  a volte più laborioso. La recente locazione di due nuovi depositi per la cineteca e il settore apparecchi  risolverà solo in parte il problema ma permetterà un maggiore agio nello stoccaggio e messa a  disposizione per ricercatori delle nostre collezioni. L’obiettivo è quello di sviluppare percorsi di visita e  laboratori attivabili a richiesta.  

Sul fronte restauri, nel 2025 in vista di una personale dedicata a Carlo Lizzani alla Cinémathèque  française, è prevista la digitalizzazione di Esterina in collaborazione con la Cineteca Nazionale.  Il museo acquisisce regolarmente nuovi fondi o nuovi pezzi: a tal riguardo segnaliamo l’acquisto  all’asta di un raro manifesto della Corazzata Potemkin disegnato da Aleksandr Rodcenko – uno dei  massimi esponenti dell’avanguardia russa – e un grande manifesto originale di Cabiria, film che  progettiamo di rendere presto disponibile in blu-ray in versione restaurata e con le musiche originali  sincronizzate. 

Infine, è previsto nel 2025 un percorso di valorizzazione del patrimonio della Fondazione attraverso  mostre in Mole antonelliana (vedi la personale a Donato Sansone) e in altre sedi, eventi al Cinema  Massimo e la partecipazione a manifestazioni di rilevanza nazionale e internazionale.

AREA CINEMA – GRAZIA PAGANELLI 

L’Area Cinema comprende la progettazione della programmazione del Cinema Massimo, in termini di  contenuti, e la gestione della sala in tutti i suoi aspetti strategici, contenutistici e pratici. 

Nell’area Cinema lavorano 9 dipendenti, inclusi gli operatori e le cassiere della multisala Cinema  Massimo e un più ristretto gruppo che si occupa della programmazione, che vuol dire un lavoro  creativo e un lavoro organizzativo. Il personale dell’Area Cinema si occupa anche della  programmazione della sala VR che ha una scansione mensile di contenuti. 

La multisala Cinema Massimo è, al pari della Mole Antonelliana, il luogo deputato a veicolare i  contenuti delle collezioni del museo ma anche a preservare e rendere viva e dinamica la storia del  cinema in tutte le sue sfaccettature e le sue dimensioni. Delle tre sale della multisala, la sala 3 è  quella che esplicita il lavoro di programmazione dell’area che riguarda film classici restaurati, omaggi  a registi, rassegne tematiche e collaborazioni con altre associazioni o realtà locali. 

Nello specifico, il lavoro che ci vedrà coinvolti nel 2025 riguarda una migliore e maggiore  strutturazione della proposta con nuovi cicli, frutto di prestigiose collaborazioni (vedi la rassegna I  Leoni di Venezia), ma anche un programma più regolare di personali e incontri con testimoni  d’eccezione. Intendiamo ogni mese avere un ospite, che per noi riveste un ruolo importante nel  raccontare il presente della settima arte. Abbiamo iniziato con Amir Naderi e proseguiremo con Radu  Jude, Mohammad Rasoulof, Joanna Hogg. Vogliamo in questo modo rafforzare ancora di più l’identità  di questa sala che si gioca nello snodo tra passato e presente, tra riconoscimento e riscoperta della  storia del cinema, tra esplorazione di un presente che annuncia tendenze future.  

Il Cinema Massimo è infine la sede dei tre festival che il Museo organizza ma anche di altri festival e  rassegne, di cicli e proiezioni organizzate dall’Università, iniziative queste che contribuiscono a  vitalizzare il panorama culturale torinese. A tal riguardo la sala vuole restare la casa del cinema di  Torino ma ha intrapreso anche un percorso di valutazione delle stesse nell’ottica di rendere più chiara  e leggibile la proposta culturale, che ad oggi appare un po’ troppo spezzettata.  

Tra i molti progetti, in linea con la volontà di creare sinergie con i diversi comparti del Museo  Nazionale del Cinema, c’è l’idea di una sonorizzazione con l’armonica originale usata per la colonna  sonora di C’era una volta il West di Sergio Leone, che è stata da poco acquisita nel patrimonio  museale.  

Chiudiamo fornendo le cifre della frequentazione sale. In tempi in cui si afferma che le sale si  svuotano, abbiamo deciso di mettere in relazione i dati del 2023 con quelli del 2024 evidenziando  come invece il trend sia – almeno da noi – di segno opposto.  

AREA FESTIVAL – PIERO VALETTO 

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha la gestione finanziaria ed organizzativa dei Festival Lovers,  Cinemambiente e Torino Film Festival dal 2006. L’area festival conta 9 dipendenti. Nel 2025 i 3 festival si svolgeranno: la 40° edizione del Lovers Film Festival dal 10 al 17 aprile, la 28°  edizione di CinemAmbiente dal 5 al 10 giugno, la 43° edizione del Torino Film Festival dal 21 al 29  novembre.  

Lovers Film Festival, il più antico festival sui temi LGBTQI+ d’Europa e terzo nel mondo, diretto per il  sesto anno da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, nel 2025 amplia il  programma del Festival, in termini di durata e contenuti, con un’attenzione sempre maggiore alle  tematiche sociali, ai diritti della comunità LGBTQI+ e al respiro internazionale della manifestazione. 

Il Festival CinemAmbiente, fondato da Gaetano Capizzi e diretto per il secondo anno consecutivo da  Lia Furxhi, in continuità con la precedente edizione, che ha presentato 76 film, provenienti da 27  paesi, in rappresentanza di 4 continenti, perseguirà l’obiettivo di mostrare i molteplici aspetti e  soprattutto gli effetti della crisi ambientale. L’impegno del Festival verso la sensibilizzazione dei 

giovanissimi avrà, come da tradizione, massima rappresentazione nel programma di proiezioni per le  scuole di CinemAmbiente Junior. 

La 43° edizione del Torino Film Festival, per il secondo anno sotto la direzione artistica di Giulio Base,  tra le più importanti manifestazioni cinematografiche italiane e senza dubbio uno dei principali  festival metropolitani europei, si collocherà sempre di più in una posizione di sintesi tra passato e  istanze delle nuove generazioni, partendo dalle linee originarie del Cinema Giovani. Il lavoro di  selezione e programmazione avrà l’obiettivo di proporre al pubblico numerosi titoli in anteprima  mondiale o internazionale e costruire, intorno alle proiezioni, momenti di approfondimento e di  riflessione critica, riaffermando e accrescendo, in continuità con la 42° edizione, la centralità della  sala cinematografica. 

TORINOFILMLAB – MERCEDES FERNANDEZ 

Il TFL, che conta 5 dipendenti, è un laboratorio per talenti e professionisti del settore audiovisivo  internazionale che include 13 attività di formazione e sviluppo sia per film che per serie tv, 2 fondi per  la coproduzione e la distribuzione, 2 eventi di networking e svariate iniziative dedicate alla sua  community composta da oltre 2.400 membri da 101 paesi diversi. 

Il TFL organizza in media 12 workshop l’anno in località europee o internazionali, grazie a un network  di circa 130 partner che supportano dal punto di vista finanziario o organizzativo o a livello  pedagogico o di scouting. 

In 17 anni il TFL ha supportato lo sviluppo di oltre 800 progetti di cui 220 già realizzati e ha assegnato  6.907.000 euro, a cui si aggiungono fondi per altri 496.000 euro stanziati da realtà partner. 

In questi anni i successi e i premi sono stati tanti e prestigiosi. I più recenti, Vermiglio di Maura  Delpero che ha trionfato al Concorso VENEZIA 81 vincendo il Leone d’Argento - Gran Premio della  Giuria ed è nella shortlist come rappresentante italiano agli Oscar® 2025, nella categoria Miglior  Lungometraggio Internazionale. La regista italiana - già premiata dal TFL con l’Audience Design Fund  per l’opera prima Maternal - ha sviluppato questo secondo lungometraggio nel 2021, partecipando al  programma annuale dedicato a progetti di sceneggiature in fase embrionale ScriptLab e ha ricevuto  anche il premio ArteKino International di 6.000 euro. E Albatros di Wannes Destoop è stata sviluppata  nel 2018, grazie al programma annuale per serie tv SeriesLab, poi lanciata nel 2020 e distribuita a  livello internazionale da Wild Bunch TV. Oltre ad aver ricevuto recensioni eccellenti, nel 2021 la serie  vince il Prix Europa come Miglior Fiction TV Series Europea. Il regista belga ha partecipato al  TorinoFilmLab anche nel 2020, lavorando alla sceneggiatura del suo primo lungometraggio, Holy  Rosita - Miglior film del Torino Film Festival 2024, grazie al workshop online TFL Next. 

COMUNICAZIONE – FRANCESCA GOBBO 

L’ufficio conta 7 dipendenti e le linee strategiche di comunicazione e marketing per il 2025 mirano a  consolidare e potenziare il percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni dal Museo. L’obiettivo  principale sarà rafforzare il posizionamento del Museo, non solo come centro culturale di eccellenza  internazionale, ma anche come punto di riferimento capace di connettere e coinvolgere un pubblico  eterogeneo. 

La strategia prevede il rinnovamento dell’identità visiva dell’ente, con l’aggiornamento del logo e la  realizzazione di un nuovo brand book. Questo strumento garantirà uniformità grafica e coerenza  stilistica in tutte le comunicazioni, rafforzando l’immagine del Museo. 

Un progetto chiave per il 2025 sarà il completo rifacimento dei siti web del Museo Nazionale del  Cinema e del Cinema Massimo, attualmente obsoleti dal punto di vista tecnico. Il nuovo design sarà  accompagnato da una strategia SEO avanzata, essenziale per migliorare la visibilità online, e da  un’ottimizzazione dell’esperienza utente (UX), volta a rendere i contenuti più accessibili e le  informazioni su programmi e attività più facili da consultare.

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