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E' lui! Braccialarghe fra il pubblico di Club to Club |
Adesso lo sa anche
Franco Battiato:
Club to Club è un'altra di quelle
cose che si fanno a Torino e per le quali Torino è famosa in ogni dove tranne che a Torino. Battiato ha raccontato quello che gli è successo ieri sull'aereo che lo portava da Catania a Torino, per suonare a Club to Club: insomma, capita che sul suo stesso aereo c'è un gruppo di ragazzi di Catania che vengono a Torino. I ragazzi riconoscono Battiato e gli dicono che saranno felici di ascoltarlo a Torino; e Battiato un po' si schermisce, e dice che non era il caso che venissero fino a Torino per ascoltarlo, dato che presto farà lo stesso concerto a Catania. I ragazzi, un po' imbarazzati, gli rispondono che sì, saranno felici di ascoltarlo a Torino; però loro a Torino ci vanno per Club to Club. Perché a Club to Club bisogna esserci. Questo ormai è un dato di fatto.
Di conseguenza, anch'io stasera sono passato dal Lingotto dove c'era (anzi, mentre sto scrivendo c'è, e continua ancora per almeno 5 ore) la seratona di Club to Club. A dire il vero, la seratona-ona è domani, anzi oggi, insomma sabato 8, con tre padiglioni del Lingotto pieni di musica elettronica dalle nove di sera alle 6 del mattino di domenica; gente tipo
Apparat,
Clark,
Marcel Dettmann eccetera eccetera, e chi non ci sarà domani è perché c'era stanotte: proprio adesso sta suonando
Caribou,
Pantha du Prince comincia alle 3. Io sono già a casa, perché sono uno aperto all'elettronica, ma alle tre conterei di dormire, visto che domattina ho un impegno.
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Joe Patti/Battiato fa saltare il Lingotto: la groova è dalla sua parte |
Però al Lingotto ci sono andato: per vedere l'aria che tira, e per ascoltare
Franco Battiato in versione elettronica. Battiato ha ripreso in mano la sua vocazione sperimentale degli Anni Settanta, quella dei suoni distorti di
"Fetus" e "
Pollution", e ha manipolato anche certi suoi classiconi; e insomma, con il suo Joe Patti's Experimental Group in una situazione come Club to Club ci sta alla grande. Poi lui suonava alle nove e mezza - beh, pure Battiato c'ha una certa, e alle tre del mattino presumo dorma anche lui - e insomma, mi sono sentito il Battiato elettronico e vi assicuro che valeva la pena. Cioé, io non sono un esperto di musica elettronica: ma quello che ho sentito era eccitante, ti faceva ballare, e non soltanto "Voglio vederti danzare", che fin lì bene o male ci era arrivato persino Prezioso, ma anche "E ti vengo a cercare", che non è così scontato. E quando l'anziano attacca il brano-sigla
"Proprietà proibita", il Lingotto salta in aria, e non c'è proprio motivo di fare ora per aspettare Caribou: l'anziano cantautore c'ha una groova da paura. Che poi se ve lo dico io potete anche pensare che capisco una mazza: ma fuori incontro Dj Pisti, quello dei Motel Connection, che mi conferma che l'anziano fa certi giochetti che tanti diggei alla moda se li sognano. Dj Pisti ha l'aria sinceramente ammirata.
Ha l'aria ammirata anche un inatteso spettatore, il mio assessore favorito Maurizio Braccialarghe che avvisto, accompagnato dalla moglie, in zona mixer, attento e plaudente. Un piccolo passo per un assessore, ma un balzo immane per una Torino più Contemporary. Sergio Ricciardone, che con Giorgio Valletta 14 anni fa immaginò Club to Club è quasi commosso dalla presenza braccialarghica. "Lo considero un riconoscimento per il nostro lavoro", mi dice. Ricciardone e Valletta, per loro fortuna, in questi giorni incassano anche riconoscimenti più concreti: il pubblico della quattordicesima edizione arriva davvero da mezza Europa, le presenze saranno da record, e la sponsorizzazione Mito tira da matti (avete visto il nuovo spot? E' molto Club to Club, no?).
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