Anche quest'anno Artissima si farà all'Oval (foto Giorgio Perottino) |
La novità vera è però quella non detta, e peraltro già nota: la scomparsa del progetto curatoriale One Torino, ovvero la "mostra della Fiera" che la direttrice Sara Cosulich ha sempre considerato il suo fiore all'occhiello. Insomma, quest'anno non ci sarà un'altra "Shit and Die": il progetto "Tutttovero" di Francesco Bonami era stato inizialmente pensato per Artissima, ma poi la Fera ne èstata estromessa senza tanti complimenti.
Ad Artissima 2015 ci sarà "In Mostra", certo: e la definiscono "un'esposizione museale in fiera". Ma non è la stessa cosa.
La "proprietà" (Artissima dipende dalla Fondazione Torino Musei) ha deciso di concentrare gli sforzi sull'aspetto commerciale della Fiera, come si può dedurre anche dalla lettura del comunicato, che enfatizza l'attenzione verso i collezionisti internazionali, i veri obiettivi della manifestazione, perché sono quelli che comprano e rendono felici i galleristi espositori.
C'è da chiedersi se la nuova strategia non implichi una "sfiducia" implicita alla direttrice, il cui mandato triennale nel 2014 è stato prorogato di un anno.
Ma non facciamo troppe dietrologie. Eccovi il comunicato.
Il comunicato di Artissima
Collezionisti
italiani di primo piano affiancheranno critici e curatori in ognuna
delle giurie dei premi attribuiti dalla fiera. Nel 2015 saranno sei: ai cinque delle edizioni passate (Premio illy Present
Future, Premio Sardi per l'Arte Back to the Future, Premio New Entries,
Premio Fondazione Ettore Fico e Prix K-Way Per4m) si aggiungerà il
premio Reda-Artissima, assegnato a un giovane
artista che esplori con la sua ricerca il linguaggio della fotografia.
I
collezionisti italiani e internazionali saranno anche al centro del
programma di Walkie Talkies, le chiacchierate itineranti fra le opere in
fiera
che hanno riscosso un grande successo negli ultimi anni.
Per
sottolineare l'attenzione riservata ai suoi ospiti, Artissima 2015
ripenserà completamente la Vip Lounge che da anni li accoglie nella
balconata
a picco sull'Oval. Un vero e proprio progetto curatoriale, il primo nel
suo genere per una fiera d'arte, la trasformerà in un “Opium Den”:
un'esperienza estetica immersiva e sfarzosa, un saggio visivo d’artista,
un racconto che intreccia suggestioni, collezioni,
immagini e sguardi.
Oltre
a incoraggiare un'ampia partecipazione dei collezionisti, Artissima
2015 coinvolgerà più di cinquanta curatori e direttori di museo da tutto
il mondo nel suo programma, confermando la sua vocazione di crocevia
dell'arte nel nostro Paese. Il coordinamento delle sezioni curate della
fiera sarà invece affidato a quattro giovani curatori italiani, a
sottolineare che Artissima non è solo una vetrina
d'eccellenza, ma un vero e proprio generatore di scambi e di dialogo
fra l'Italia e la scena internazionale.
L'edizione 2015 di Artissima è affidata per il quarto anno consecutivo alla direzione artistica di Sarah Cosulich Canarutto.
Artissima è un marchio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino. L’organizzazione è curata da Artissima srl, società costituita nel 2007 per gestire i rapporti artistici e commerciali della fiera e interamente partecipata dalla Fondazione Torino Musei, che cura, gestisce e valorizza il patrimonio artistico e museale della Città. La ventiduesima edizione è realizzata con il sostegno degli Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Compagnia di San Paolo, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt e Camera di commercio di Torino.
Artissima è un marchio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino. L’organizzazione è curata da Artissima srl, società costituita nel 2007 per gestire i rapporti artistici e commerciali della fiera e interamente partecipata dalla Fondazione Torino Musei, che cura, gestisce e valorizza il patrimonio artistico e museale della Città. La ventiduesima edizione è realizzata con il sostegno degli Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Compagnia di San Paolo, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt e Camera di commercio di Torino.
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