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BIGLIETTI, OMAGGI, PASS, PRESENZE: I NUMERI DEL SALONE

Mi ero preso l'impegno, e lo mantengo. Non per altro: per tigna. Sui biglietti del Salone volevo il quadro completo, ho aspettato una settimana e alla fine mi sono messo di buzzo buono e me lo sono ricostruito. Nulla di sconvolgente, per carità. Neppure grande giornalismo investigativo. Soltanto il gusto di non accontentarsi e cercare di smontare il giocattolo. Non è più un argomento d'attualità. Non so se interesserà a tanti, o a qualcuno. E francamente non mi importa. Interessa a me. Perché voglio capire bene. 
Se qualche ardimentoso masochista vuole leggere il post, è benvenuto, ma si metta comodo. Il post è lungo, lento, pignolo e noioso. Ma volevo che lo capissero tutti, anche quelli come me che con i numeri non ci azzeccano mai.

Allora: una settimana fa si chiude il Salone del Libro, edizione numero 29. Dopo la figuraccia delle presenze "gonfiate", la nuova presidente Milella promette trasparenza. In concreto, a Salone chiuso viene fornito il dato finale dei "biglietti venduti": 127.596
Certo, può bastare. Io però ho del tempo libero, e così mi tolgo lo sfizio di ricostruire un quadro più completo. Per il presente, e anche per il passato.

I veri dati del passato

Cominciamo dal passato. Tutti sanno com'era davvero andata l'anno scorso. Ma prima? Mi sono cercato qualche informazione in più,
Ho visto un prospetto dei biglietti delle edizioni 2012 e 2013 (quella del 2014 mi manca).
Risulta che nel 2012 furono staccati in totale 132.817 biglietti, di cui 32.306 interi, 25.832 ridotti generici, 5886 abbonamenti di varia natura, 56.625 ridotti specifici (scuole, junior, professionali, espositori, Iva in fattura, ecc.) e 12.750 per convenzioni bancarie. E attenzione: sono compresi nella cifra totale di 132.817 anche 2.361 omaggi,
Nel 2013 i biglietti furono 138.749, di cui 33.850 interi, 26.315 ridotti generici, 3165 abbonamenti, 520 per gruppi, 61.711 ridotti specifici e 12 mila per convenzioni bancarie. Qui i biglietti omaggio risultano essere 1.188.
Ricordo che - come emerso dal bando pubblicato dalla stessa Fondazione per il Libro - nel 2015 i biglietti venduti in totale furono 106.008, di cui 26.197 interi, 21.101 ridotti generici, 2.097 abbonamenti, 37.171 ridotti specifici e 10.892 per convenzioni bancarie. C'è una differenza notevole nei ridotti rispetto ai dati del 2012 e 2013, dove però compare la voce "ridotti Iva in fattura" - 16.644 nel 2012 e 18.350 nel 2013 - che ho semplicisticamente ricompreso nella somma dei "ridotti specifici". Ho verificato che cosa significa: è il termine tecnico per indicare gli omaggi. Altri omaggi rispetto a quelli che compaiono nel rendiconto alla voce "omaggi". Appuntatevi questo dato, è importante.

Prima domanda delle cento pistole: quanti omaggi nel 2015?

Andiamo avanti. Giovanna Milella ha comunicato in chiusura del Salone 2016 un totale di 127.596 biglietti staccati (per la precisione, nella conferenza stampa delle 18 di lunedì 16 maggio fornì una stima di 126.406, poi rettificata sulla base dei dati reali al termine effettivo della manifestazione, alle ore 22). Per cui parla di "un incremento del 4,05% rispetto ai 122.638 del 2015".
Ma qui si impone una precisazione.
Dal bando succitato emerge che i biglietti staccati a pagamento (interi o ridotti o abbonamenti) nel 2015 furono 106.008: nel prospetto del bando non sono conteggiati gli omaggi.
In un'intervista a La Stampa dello scorso ottobre, la presidente Milella aveva dichiarato che nel 2015 i biglietti a pagamento furono 122.638. Lunedì scorso li ha invece definiti "biglietti staccati".
Ammettiamo che la dichiarazione di Milella dell'ottobre scorso sia stata travisata dall'estensore dell'articolo (succede), e che in realtà la presidente si riferisse alla totalità dei biglietti staccati, omaggi compresi. Dobbiamo quindi dedurre che nel 2015 gli omaggi furono 16.630.

Riassumiamo: nel 2015 furono venduti 106.008 biglietti (e questa è l'unica cifra certa, perché dichiarata in un bando pubblico).
Milella in ottobre ha detto ai giornali che nel 2015 in tutto i biglietti furono 122.638, e ha confermato questa cifra in conferenza stampa una settimana fa. Nell'articolo di ottobre era scritto "biglietti a pagamento", ma "a pagamento" è un fraintendimento perché sappiamo dal bando che i biglietti a pagamento nel 2015 furono 106.008.

Dunque, abbiamo queste cifre:

Nel 2012 staccati 132.817 biglietti, di cui 19.025 omaggi in totale (16.644+2.361); quindi, venduti effettivi al netto degli omaggi 113.792.
Nel 2013 staccati 138.749 biglietti, di cui 19.538 omaggi in totale (18.350+1.188); quindi, venduti effettivi al netto degli omaggi 119.211.
Nel 2015 staccati 122.638 biglietti (dichiarazione di Milella), venduti al netto degli omaggi 106.008 biglietti (è il dato indicato del bando, che non presenta le voci "omaggi" e "ridotti Iva in fattura"), quindi - deduco - 16.630 omaggi.

Veniamo al 2016: la differenza fra omaggi e pass

Ho letto su un giornale che quest'anno gli accreditati erano 8 mila, e dunque, partendo dal totale di 127.596 biglietti staccati, i paganti al Salone sarebbero stati 119.596.
Temo che le cose non stiano così. Intanto la cifra degli 8 mila accrediti è largamente sottostimata: una fonte interna al Salone mi conferma che gli accreditati sono di più: tra giornalisti, personale degli stand, relatori, ospiti e "pass d'onore" per le autorità, la cifra, mi dicono, "è molto superiore". Un'altra fonte informata dei fatti mi dice che potrebbe oscillare attorno ai 15 mila.
Ma al momento importa di più un altro dato: i pass non rientrano nella categoria dei "biglietti": infatti il biglietto consente un solo ingresso, i pass di più. In pratica, si entra e si esce ogni giorno, più volte al giorno.
Inoltre i pass degli accreditati non rientrano in nessuno dei conteggi dei biglietti di cui ci stiamo occupando. Per il momento, quindi, lasciamoli da parte.

Quanti omaggi nel 2016, e quanti biglietti venduti?

Adesso la domanda è: quanti sono stati davvero gli omaggi nel 2016? E di conseguenza quanti i biglietti venduti?

Per capire quanti biglietti del Salone 2016 siano stati effettivamente venduti, occorre detrarre dal dato di 127.596 biglietti staccati, il numero totale degli omaggi. E qui mi aiuta una fonte informata, che mi conferma quanto era facile immaginare: quest'anno gli omaggi sono stati suppergiù quelli  dell'anno scorso. Diciamo circa 16  mila. Se li sottraggo ai complessivi 127.569 staccati, ottengo 111.596 biglietti venduti: circa 5.600 più di quelli del 2015. Il risultato resta positivo. 

E finalmente, la stima delle presenze

L'altro dato mancante, quest'anno, sono le "presenze" ovvero il numero totale degli ingressi, che tiene conto dei biglietti singoli, degli abbonamenti e di ogni singolo passaggio ai cancelli di tutti gli accreditati. Ritengo che questa cifra sia conosciuta dalla Fondazione, o almeno da Gl Events, dato che all'ingresso viene sempre letto il codice a barre; anche quello dei pass. Però la Fondazione non lo ha reso noto (è un dato ipotetico e quindi, come si è visto, suscettibile di essere "arrangiato"), e francamente io non ho tanta voglia di chiederlo a Gl Events. Credo che non mi amino.
Allora tenterò un calcolo.
Con ordine:
Ci sono gli abbonamenti. Sono conteggiati tra i "biglietti staccati", ma calcolarli come un ingresso è errato. Logica vuole che chi si abbona vada al Salone tutti i giorni, o almeno quattro giorni su cinque. Non è dato di sapere quanti abbonamenti siano stati venduti quest'anno, ma presumo non siano inferiori a quelli del 2015. Diciamo allora duemila abbonamenti, e ipotizziamo una media di quattro ingressi per ogni abbonamento (non è detto che l'abbonato vada al Salone tutti e cinque i giormni). Un ingresso è già compreso nel totale di 127.569 (seguo l'ipotesi che i biglietti venduti siano contabilizzati come gli anni precedenti). Gli altri tre ingressi, moltiplicati per 2000, fanno 6000. Seimila "presenze".
Poi ci sono i pass, e qui è un puro gioco d'azzardo. Sulla scorta delle mie esperienze personali, ipotizzo che un accreditato esca dal Lingotto per poi rientrarvi almeno una volta al giorno. Ripeto: è un'ipotesi, però realistica. Di sicuro, molti degli accreditati - i giornalisti e il personale degli stand - vanno al Salone tutti e cinque i giorni. Non sappiamo esattamente quanti fossero gli accrediti quest'anno: scelgo la media di 15 mila, per non spararla grossa. Dunque, 15 mila accreditati che entrano una volta al giorno per cinque giorni: e fa 75 mila presenze nei cinque giorni del Salone.
Poi ci sono gli accreditati che nella giornata escono e rientrano: qui è un azzardo, ma da quello che mi è capitato di vedere in tanti anni di Salone direi che se immagino che in media poco meno della metà degli accreditati esca e rientri una volta, posso avere una stima credibile. Quindi, facciamo 7 mila "rientri" per cinque giorni di Salone: otteniamo altre 35 mila presenze.
Mi si obietterà che gli ospiti e i relatori al Salone ci vanno un giorno solo: è vero, ma questo si compensa con quanti, tra gli accreditati, entrano ed escono ben più di due volte. E sono molti, per i più svariati motivi. C'è chi ha un incontro al mattino e uno in serata, e non è tanto masochista da trascorrere l'intera giornata al Lingotto; e c'è chi, semplicemente, sa che al ristorante dell'NH Hotel si mangia molto meglio che alle mense interne del Salone.
Riassumendo: duemila abbonamenti e 15 mila pass (cifra presunta al ribasso) possono generare 116 mila presenze. Se si sommano le presenze così calcolate (con una certa prudenza) ai 127.596 biglietti staccati, possiamo concludere che quest'anno, senza "make up", il Salone ha superato le 237mila presenze. Questo è il mio calcolo, che probabilmente pecca per difetto.
L'anno scorso le presenze "certificate" ufficialmente furono 276.169: dato, presumo, frutto della lettura dei codici a barre, diffuso dopo la scoperta delle "presenze gonfiate".

E' tutto. Che cosa significano queste cifre? Non lo so. Credo però che importino poco. La qualità del Salone non si misura in visitatori un tanto al chilo. Però sono cifre che volevo sapere. E quindi me le sono andate a cercare. Così, perché è mio diritto.


Commenti

  1. Intanto desidero fare una doverosa premessa: non credo che si prenda un impegno per "tigna", ma per capire, per giungere ad una veritiera conclusione.
    Non sono una "ardimentosa masochista", ma le vicende del Salone mi interessano.E molto.
    La lettura del post è indubbiamente difficoltosa: è difficile districarsi tra biglietti staccati, biglietti venduti, biglietti omaggio, biglietti con l'IVA ridotta (e dunque, credo, venduti), pass, accrediti,...
    Non penso che le cifre importino poco: se le presenze certificate nel 2015 furono 276.169 e se nel 2016 si sono superate, magari abbondantemente, le 237.000 dove è finito l'incremento del 4,05% ?
    Il Salone rimane comunque un'eccellenza torinese, al di là delle presenze.
    Ma mi sorge un dubbio: una operazione di marketing ( peraltro immediatamente dichiarata) è stata sostituita con un'operazione di "lifting"al termine trasparenza?

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