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"Metamorphosis" di Michele Fasano oggi pomeriggio al cinema Massimo |
Ricevo e volentieri pubblico:
Ultimi giorni del Sottodiciotto Film Festival & Campus. Oggi pomeriggio si comincia con la premiazione dei film vincitori del Concorso nazionale Sotto18 OFF (ore 16:00, Cinema Massimo 3), riservato ai cortometraggi realizzati in ambito extrascolastico da giovani under18.
Sempre nel pomeriggio di scena un’altra sezione competitiva, That's Animato, il concorso internazionale per cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di animazione come film di diploma, di cui viene presentata la terza tranche, That’s Animato! for Kids (ore 16:00, Cinema Massimo 2), selezione di 15 titoli adatti al pubblico dei più piccoli. La proiezione sarà seguita dalla premiazione dei film vincitori, scelti, oltre che da una giuria di professionisti del settore, anche da una giuria di bambini, gli allievi della classe 5a A dell’I.C. “Niccolò Tommaseo” di Torino, coordinati dalla dirigente scolastica Lorenza Patriarca.
Nel secondo pomeriggio, un altro appuntamento con la sezione di animazione, che presenta Metamorphosis (ore 18:00, Cinema Massimo 2) di Michele Fasano. Favola filosofica sui mille volti del sacro, il film, realizzato con tecniche di avanguardia e ispirato a La conferenza degli Uccelli di Farid al-Din 'Attar, poema persiano del XII secolo, si ricollega al tema delle periferie, centrale in quest’edizione del Festival, affrontando in modo delicato il tema delle differenze culturali e dei conflitti. La proiezione sarà introdotta dal regista Michele Fasano e da Giampiero Leo, portavoce di “Noi siamo con voi”.
Sempre nel secondo pomeriggio, il Festival dedica un omaggio al Prix Jeunesse, che promuove a livello mondiale i prodotti televisivi d’eccellenza rivolti al pubblico dei più giovani, proponendo quattro episodi – The Day I Became a Big Brother, Dodged!, Lessons Learnt from the Sea e The Day I Became a Man – di “Strong Stories for Strong Children” (ore 18:00, Cinema Massimo 3). Di coproduzione internazionale, la serie televisiva è nata da un progetto formativo diretto a insegnare ai tvmaker a entrare in contatto con il loro sé infantile per capire come raccontare storie in grado di rendere più forti i bambini. Le proiezioni saranno introdotte da Daniel Brenner, coordinator di Media Literacy Projects di Prix Jeunesse Foundation.
In serata, viene presentato l’ultimo titolo della sezione competitiva internazionale Generazione Futura, riservata ai lungometraggi che affrontano specificamente il tema dell’universo giovanile. In Goy (ore 20:00, Cinema Massimo 3), del regista messicano Santiago Salinas Sacre, la protagonista è un’adolescente ebrea che si innamora di un ragazzo goy (non ebreo). Il film sarà introdotto dal regista Santiago Salinas Sacre. La proiezione sarà seguita dalla premiazione del film vincitore.
È un’adolescente anche la protagonista di Hawa (ore 20:00, Cinema Massimo 2), film proposto nell’ambito del focus dedicato alle periferie – tema centrale del Festival 2022 – e diretto dalla regista franco-senegalese Maïmouna Doucouré, al suo secondo lungometraggio dopo l’esordio con il controverso, e premiato, Donne ai primi passi.
Domani, lunedì 19 dicembre, la giornata conclusiva del Festival si apre con la sezione Wikicampus, la serie di incontri destinati ad approfondire il tema delle periferie a cui è stata dedicata l’edizione 2022. L’ultimo appuntamento, “Ai margini di Milano” (ore 17:00, Cinema Massimo 3), si focalizza su una città al centro di numerosi prodotti di grande successo della nuova serialità televisiva, ma quasi sempre frequentata dal cinema solo nelle sue vie più centrali e nelle sue zone più note. Soltanto poche produzioni si sono addentrate nelle realtà marginali di Milano. Tra le eccezioni, la nuova serie televisiva di Sky Original “Blocco 181”, di cui parleranno, nel corso dell’incontro, il regista Ciro Visco e gli attori protagonisti Andrea Dodero e Alessandro Piavani. Modera Mariapaola Pierini, docente di Storia e Teoria della recitazione all’Università degli Studi di Torino. A seguire (ore 18:00), verranno proposti due episodi della serie, diretta, oltre che da Ciro Visco, da Giuseppe Capotondi e Matteo Bonifazio, con la partecipazione straordinaria di Salmo come attore, produttore e supervisore musicale.
Sempre nel pomeriggio, un altro incontro abbinato a una proiezione speciale sarà occasione per parlare di “guerra e pace”. Lo spunto sarà offerto dal film Il naso o la cospirazione degli anticonformisti (ore 18:00, Cinema Massimo 3), firmato da uno dei maestri dell’animazione sovietica e russa, Andrey Khrzhanovsky, e dedicato agli artisti e intellettuali “non allineati” dell’epoca staliniana e, più in generale, al tema universale del rapporto tra arte e potere. La proiezione, introdotta da Eugenia Gaglianone, esperta di cinema sovietico e russo, sarà seguita da una tavola rotonda organizzata dal Festival in collaborazione con ANCCI - Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani, con la rivista Filmcronache e con ACEC – Associazione Cattolica Esercenti Cinema, diretta ad approfondire il tema del nuovo conflitto europeo e della situazione geopolitica contemporanea attraverso la lente del cinema. All’incontro, interverranno il critico cinematografico e dissidente Anton Dolin, che dal 2021 ha aperto il canale YouTube “Radio Dolin”, dedicato al cinema e alla cultura contemporanei, Paolo Perrone, direttore della rivista Filmcronache, e lo storico Marco Buttino.
Le periferie tornano al centro delle proiezioni serali con i documentari di Luca Gasparini Orizzonti di gloria (diretto insieme a Luca Pastore) e Tempi moderni (ore 20:00, Cinema Massimo 3). Testimonianze d’epoca, i due film ci riportano ai fermenti degli anni ’70 e ’80 e all’allora “nuovo rock italiano”, che ripartiva dalla provincia e, soprattutto, dalla scoperta del punk. Nascevano gruppi e collettivi, ci si lasciava alle spalle il pop e si abbracciavano nuovi generi e nuovi stili, ispirati dall’Inghilterra ma anche dagli Stati Uniti, o da Berlino: da Torino a Reggio Emilia, un percorso tra le periferie della musica che si prendono la scena perché – come dicevano i CCCP – «noi siamo al centro del mondo come chiunque altro, perché il centro del mondo non esiste più, se non nella testa della gente». La proiezione è organizzata in collaborazione con «Phony Beatlemania has bitten the dust», seminario dedicato al punk a vent’anni dalla morte del cantante dei Clash Joe Strummer, organizzato all’interno dei corsi di Laurea in DAMS dell’Università degli Studi di Torino (Popular music e Moda e costume). Introducono Alberto Campo, cronista musicale, e Jacopo Tomatis, docente di Popular music all’Università degli Studi di Torino.
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