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RISPETTO PER LE LUCI D'ARTISTA

"Piccoli spiriti blu" di Rebecca Horn: l'opera ai Cappuccini viene riallestita nella versione originale

Non c'è molto da aggiungere a quanto si legge ovunque, sui giornali e sui siti, a proposito delle Luci d'Artista che si accendono stasera per il venticinquesimo anno (furono ideate nel 1998 dal compianto assessore Alfieri)

Due punti vorrei però richiamarli anche qui. Intanto, la questione dei costi energetici. Oggi le Luci utilizzano i led, si spengono alle 22 (a mezzanotte il venerdì e il sabato) e comunque - dato fornito da Lo Russo - pesano per 88 mila euro sulla bolletta del Comune che in totale ammonta, in un anno, a 80 milioni di euro. Certo, si potrebbe anche rinunciare ad accenderle, 88 mila euro sono pur sempre 88 mila euro: ma vi pare il caso? Non siamo già abbastanza depressi? Rinunciare a esporre un'attrazione anche turistica, come la nostra collezione d'arte luminosa, più che risparmio sarebbe micragna autolesionistica.

E a proposito di collezione d'arte: alcuni segnali - l'acquisizione delle tre opere nuove di Griffa, Leotta e Toderi; l'avvio di interventi di restauro su alcune delle installazioni più malandate; il ripristino filologico di altre, ad esempio "Piccoli spiriti blu" di Rebecca Horn ai Cappuccini finalmente riportata alla versione originale - questi segnali, dicevo, autorizzano a sperare che si stia riaffermando l'autentico significato delle Luci d'Artista. Che non sono banali addobbi natalizi, bensì opere d'arte a tutti gli effetti, e in quanto tali meritevoli di studio, tutela e rispetto. Su questo punto insiste il commento che potete leggere oggi sul Corriere (oppure a questo link).

Commenti

  1. Mi permetto una precisazione. Non vi è stata alcuna acquisizione dal Comune. Le opere sono state donate dagli artisti e una finanziata dalla Consulta. Tradotto: nemmeno un euro agli artisti ma opere incamerate a costo zero.

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    1. Mi permetto una controprecisazione. Il verbo "acquisire" non è sinonimo di "acquistare": una collezione "acquisisce" una nuova opera quando tale opera entra a far parte di detta collezione a qualsiasi titolo, venale o liberale. Se io regalo/dono un quadro alla Gam, la Gam "acquisisce" quel quadro. Nella "traduzione", invece, è corretto l'uso del più generico verbo "incamerare" che nel contesto è sinonimo di "acquisire", non di "acquistare". Che gli artisti abbiano generosamente donato le opere è fatto noto. Così com'è noto che il Comune si fa carico del costo di realizzazione e installazione delle opere stesse.

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