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PIÙ SOLDI E PIÙ IN FRETTA: IL PROGRAMMA DI CHIARELLI

Ricevo dall'ufficio stampa dell'assessorato regionale alla Cultura, e riporto qui - ritendolo di pubblico interesse, pur sottolineando che si tratta di informazioni provenienti da fonte non super partes - il seguente comunicato. Rimando, per un confronto informato, all'intervista all'assessore Chiarelli che potete leggere a questo link:

Nuovi fondi per la cultura, distribuzione territoriale più ampia e risoluzione delle pendenze economiche per gli operatori del settore. Questi i punti chiave annunciati oggi dall’assessore regionale al Turismo e alla Cultura durante il primo Tavolo della Cultura 2025. L’incontro ha riunito numerosi operatori del comparto culturale piemontese ed è stato l’occasione per illustrare le linee guida del Programma Triennale della Cultura 2025-2027 e per annunciare un accordo con gli istituti bancari volto a sbloccare il pagamento degli arretrati destinati alle realtà culturali della regione.

«Abbiamo ascoltato le esigenze del comparto e ci siamo mossi per trovare soluzioni concrete – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Marina Chiarelli –. Con il nuovo Piano triennale puntiamo su crescita, sostenibilità e accessibilità, mentre con questo accordo garantiamo la liquidità necessaria a chi ha subito ritardi nei pagamenti»

 

I DATI PRINCIPALI DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA CULTURA 2025-2027

 

Il nuovo Piano Triennale si fonda su alcuni principi cardine: sostenibilità, valorizzazione dei territori e crescita del comparto. Secondo i dati raccolti dalla Regione, il 2024 ha rappresentato un anno di ripresa per il settore culturale piemontese, con 7 milioni di ingressi nei musei, 15.000 eventi realizzati, una crescita nel numero di spettacoli dal vivo e un incremento del turismo culturale del +2,2% negli arrivi e del +4,2% nelle presenze nel primo semestre del 2024.

 

Uno degli aspetti più rilevanti della nuova programmazione è l’attenzione alla distribuzione delle risorse sul territorio, per garantire che i fondi non siano concentrati esclusivamente a Torino, ma possano sostenere anche le realtà culturali nelle altre province piemontesi. Il piano prevede una suddivisione mirata dei finanziamenti, con particolare attenzione ai piccoli centri e alle realtà culturali locali.

 

DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI SUL TERRITORIO

 

Durante il Tavolo della Cultura, l’assessore ha presentato i dati relativi ai progetti culturali finanziati nel 2024, che evidenziano una ripartizione più equa rispetto al passato. Ecco la distribuzione provinciale dei finanziamenti:

 

Torino Città: 189 progetti finanziati

 

Torino Provincia: 186 progetti finanziati

 

Cuneo: 111 progetti finanziati

 

Alessandria: 41 progetti finanziati

 

Novara: 37 progetti finanziati

 

Asti: 32 progetti finanziati

 

Verbano-Cusio-Ossola: 22 progetti finanziati

 

Biella: 20 progetti finanziati

 

Vercelli: 14 progetti finanziati

 

«Questi numeri dimostrano che, pur mantenendo un ruolo centrale per la cultura, Torino non è l’unica area beneficiaria delle risorse regionali. Abbiamo lavorato affinché ogni provincia potesse avere accesso a finanziamenti adeguati – ha sottolineato l’assessore –. Il nostro obiettivo è garantire una crescita omogenea della cultura piemontese, valorizzando anche le aree più periferiche»

 

LE NOVITÀ DEL TRIENNIO 2025-2027

 

Per offrire maggiore stabilità agli operatori culturali, la Regione proseguirà con la programmazione triennale dei bandi, permettendo alle realtà culturali di pianificare a lungo termine e migliorare la qualità delle iniziative. Sarà rafforzata la valorizzazione dei territori extra-metropolitani, con un’attenzione ai progetti che si sviluppano al di fuori dei capoluoghi di provincia, incentivando così una crescita capillare.

Un’attenzione particolare sarà dedicata al sostegno delle pratiche di inclusione e accessibilità, affinché la cultura possa essere fruibile da tutti, senza barriere economiche, sociali o fisiche. Infine, la Regione promuoverà eventi culturali sostenibili, incentivando le realtà che adotteranno soluzioni a basso impatto ambientale, dal risparmio energetico alla gestione sostenibile delle risorse, nell’ottica di un futuro più green per la cultura piemontese.

 

IL SOSTEGNO AGLI OPERATORI CULTURALI

 

Oltre alla programmazione futura, un tema centrale del Tavolo della Cultura è stato il sostegno immediato agli operatori culturali in difficoltà. La Regione ha attivato un’operazione di sensibilizzazione con gli istituti bancari per varare un meccanismo a salvaguardia di centinaia di realtà che rischiavano di non poter proseguire la propria attività a causa dei ritardi nei pagamenti.

«L’impegno della Regione è quello di non lasciare indietro nessuno. La cultura è un settore fondamentale per il Piemonte, non solo per il suo valore artistico e sociale, ma anche per l’impatto economico che genera. Garantire il pagamento degli arretrati significa permettere agli operatori di continuare a lavorare e investire nel futuro» ha ribadito l’assessore. «Questo è solo l’inizio di un percorso di dialogo costante – ha concluso l’assessore –. La cultura piemontese ha bisogno di stabilità, risorse e visione. Con il nuovo piano e con l’accordo raggiunto oggi, poniamo le basi per un sistema culturale più forte, inclusivo e sostenibile».

 

È stata confermata e potenziata la Misura di aiuti alla produzione cinematografica e televisiva (Piemonte Film TV Fund) che continua a dimostrare le potenzialità di ricaduta del Fondo in termini di moltiplicatore della spesa in Piemonte a favore in particolare dell’occupazione qualificata del settore e dell’indotto e mira ora a creare le condizioni per un radicamento più significativo di società di produzione sul nostro territorio.

Inizialmente attivata con una dotazione di 4 milioni all’anno per il triennio 2023/2025, la Misura passa nel 2025 a 7 milioni. Unitamente al ruolo di promozione e di servizio altamente qualificato svolto da Film Commission Torino Piemonte, questa Misura porta il Piemonte a posizionarsi fra le principali realtà italiane in ambito produttivo, attualmente seconda solo al Lazio per numero di giornate di ripresa annue.

 

MUSEI E PATRIMONIO CULTURALE

 

Uno degli assi portanti del piano è il rilancio del Sistema Museale Nazionale, che punta a garantire una governance integrata tra musei statali, regionali, comunali, diocesani e privati. In questo contesto si inserisce la riqualificazione del Museo Egizio di Torino, che nel 2024 ha avviato importanti trasformazioni sia architettoniche che espositive.

Tra gli interventi previsti, il proseguimento degli accordi pluriennali con la Conferenza Episcopale Piemontese e la Tavola Valdese per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, oltre a una convenzione dedicata alla Sacra di San Michele, monumento simbolo della Regione. Previsto anche il trasferimento e l’ampliamento dell’Accademia Albertina e del Conservatorio Giuseppe Verdi all’interno della Cavallerizza Reale di Torino.

 

RIGENERAZIONE E TUTELA DEL PATRIMONIO DIFFUSO

 

Il programma prevede specifici investimenti per la rigenerazione dei piccoli siti culturali e del patrimonio rurale, con risorse destinate alla tutela di castelli, alpeggi, mulini, percorsi storici e chiese. Tra le misure più rilevanti, il progetto di catalogazione di 400 parchi e giardini storici, realizzato in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), con una dotazione di 120.000 euro e termine fissato per il 2025.

 

DATI E IMPATTO ECONOMICO

 

Nel 2024, l’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta ha registrato oltre 1 milione di ingressi, segnando un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Il sistema ha inoltre generato rimborsi per oltre 5,4 milioni di euro, confermando il ruolo centrale della cultura nell’economia regionale.


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