Due cose almeno devo riconoscere a Marina Chiarelli, assessore regionale (anche) alla Cultura oltreché a Turismo e Sport: a differenza di altri non si sottrae al confronto; e si presenta preparata. La cerco per l'intervista e il giorno dopo è pronta, armata di un malloppo d'appunti. Ma anch'io ho studiato, e le rubo la risposta alla domanda più prevedibile, quella sui tagli alla Cultura nel bilancio di previsione per il 2025, denunciati dalle opposizioni: «Assessore, le faccio risparmiare tempo: ho visto le carte», la anticipo. E le espongo la questione così come l'ho capita. E cioè che è vero, come dicono Cirio e Tronzano, che il bilancio previsionale per il 2025 destinerà «al sistema delle iniziative culturali 107,7 milioni, quasi 8 milioni in più» rispetto al 2024. Ma è anche vero, come dice l'opposizione, che di quei 107,7 milioni circa 43 sono fondi Pnrr destinati a interventi strutturali: nel 2024 le stesse voci cubavano complessivamente 15,7 milioni, sempre di fondi Pnrr. Al netto di quei soldi extra, i tagli si vedono: ad esempio, i contributi agli enti partecipati – le grandi istituzioni, Museo del Cinema, Venaria, Regio e simili – quest'anno scenderebbero a 21 milioni, dai 22,7 del 2024. E per le iniziative delle associazioni culturali lo stanziamento cala da 5 milioni e 531 mila euro nel 2024 a 5 milioni e 298 mila euro nel 2025. Sono solo due delle “sforbiciate” che s'annidano nel bilancio di previsione: niente di tremendo, ma per realtà piccole o piccolissime fanno la differenza. Con l'aggravante dei ritardi con cui vengono liquidati i contributi: nell'attesa i beneficiari sono costretti a farsi anticipare i soldi dalle banche, e gli interessi si mangiano una bella fetta del contributo che arriverà quando arriverà. «Fin qui come sono andato, assessore?», concludo.
Ovviamente l'assessore puntualizza: «Quando si confrontano due bilanci, se paragoni consuntivo e preventivo stai paragonando mele con patate. Per dire, nell'assestamento del '24 sul comparto cultura furono aggiunti 7 milioni di euro. Vanno valutati gli assestamenti in corso d'anno, i bandi che devono partire, gli acconti alle partecipate che il saldo lo prendono a fine anno, le risorse stanziate a cavallo di due anni... Questo non è un bilancio che può preoccupare per carenza di risorse o mancanza di attenzione verso certi settori».
Le vuol dire che nel corso dell'anno si troveranno risorse aggiuntive... Boh, speriamo. Restano i ritardi dei pagamenti.
«Abbiamo già discusso con le fondazioni bancarie sul tema dell'anticipo dei pagamenti. L'idea è che le fondazioni intervengano».
Scusi, “intervengano” come? I soldi della Regione li anticipano le fondazioni?
«In buona sostanza, sì. Si è al lavoro sia sotto questo profilo, sia per ridurre i ritardi dei pagamenti».
Ottima notizia, l'ho già sentita tante volte da tanti assessori…
«Ma io le do anche la tempistica. Stiamo terminando il lavoro di ricognizione per capire quanti sono gli interessati, e quali i costi. Costi sostenibili, non parliamo di cifre stratosferiche».
E quando passerete dalle ricognizioni ai fatti?
«Entro la primavera».
La prendo in parola. Veniamo al Circolo dei Lettori. Il 3 febbraio scade il mandato della direttrice Elena Loewenthal, e ancora non sappiamo cosa accadrà. Per come l'ho capita io, Cirio vorrebbe confermare Loewenthal mentre l'assessore al Welfare Marrone punta su Culicchia. Lei da che parte sta?...
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