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COPPOLA A GUBITOSI: PAR CONDICIO PER IL TFF



Il d.g. Rai Luigi Gubitosi
Dopo il mio articolo "Ci sono festival e festival", l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, mi gira la lettera che ha scritto al direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, sollecitando un concreto appoggio della tivù di Stato al Torino Film Festival. 
L'assessore alla Cultura Michele Coppola
Considerata l'ossessiva attenzione che tutti i canali Rai, radiofonici e televisivi, hanno riservato al Festival del Film di Roma, c'è da augurarsi che Gubitosi provveda affinché un analogo trattamento sia riservato anche al Tff che è davvero - al netto delle ciance di certi conduttori Rai romanocentrici quanto ignoranti - il secondo festival cinematografico italiano per importanza, anzianità e valore culturale. Se ciò non dovesse accadere, spero che Coppola e il suo partito (quale che sia: fino a ieri l'assessore aderiva al Pdl, ora leggo che starà con Alfano), e in senso più lato tutte le istituzioni e i parlamentari piemontesi scatenino l'inferno per richiamare la Rai ai suoi doveri. 
Paolo Virzì e Emanuela Martini, direttore e vice del Tff31
Non c'è da scandalizzarsi per le miserie alla Pif, quel tizio strampalato che prima promette il suo "film" in anteprima a Torino e poi lo proietta a Roma: è povera gente, e soprattutto sono povere cose, e in realtà la vera domanda da porre al direttore Virzì sarebbe per quale accidente di motivo ha voluto Pif a un festival che ha sempre ospitato registi veri.
Tutt'altra storia sarebbe se la Rai, finanziata con il denaro di tutti gli italiani, dopo aver fatto i fuochi d'artificio per Roma, riservasse un trattamento diverso a Torino: allora sì che sarebbe brutta, roba da spedire il Gubitosi diritto filato a dirigere TeleCiociaria.
Ma siamo tutti certi che ciò non accadrà, e che la Rai parlerà del Tff persino nei bollettini per i naviganti. Ad ogni modo, e a futura memoria, ecco il testo della lettera di Coppola a Gubitosi:
"Gentile Direttore, Lei conosce bene la nostra realtà, la FilmCommission piemontese che fa scuola in tutta Italia, il fondo FIP per le coproduzioni, il Museo Nazionale del Cinema che con i suoi seicentomila visitatori, è sempre più riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, di recente anche da Martin Scorsese in occasione del tributo a lui dedicato.
Non le nascondo il mio personale apprezzamento, ripreso anche da La Stampa, quando ho letto le sue parole, durante l'audizione in commissione di vigilanza Rai del 30 ottobre, con le quali ha dichiarato che Torino e il Piemonte “sono certamente esempi virtuosi per l'audiovisivo, e non solo per quanto riguarda la Rai”.
Tra una settimana, venerdì 22 novembre, partirà la trentunesima edizione del Torino Film Festival, diretto per la prima volta dal regista Paolo Virzì.
La rassegna nasce nel 1982 come Festival Internazionale “Cinema Giovani”, per promuovere la cinematografia giovanile, la ricerca di nuovi linguaggi, confrontandosi con emergenti filmmaker e facendo fin da subito nascere un legame forte con il proprio pubblico, non soltanto torinese.
Con la fine degli anni Novanta il festival cambia nome e grazie alla sua nuova dimensione consolidata diventa "Torino Film Festival".  Negli ultimi anni il prestigio internazionale è confermato dalla partecipazione di maestri del Cinema come Francis Ford Coppola, Wim Wenders, Roman Polanski, Oliver Stone ed Emir Kusturica.
In questi giorni la Rai è impegnata alla promozione del Festival di Roma con collegamenti, trasmissioni, approfondimenti e anche attraverso un originale spot. Un lavoro straordinario che dimostra l’attenzione del servizio pubblico per la cultura e per il cinema, asset strategici del nostro Paese.
Il TFF31 sarà il festival capace di esaltare novità, talenti e creatività. Sarà un festival autentico, pop e connesso con tutto il sistema cinema.
Queste sono le nostre aspettative.
La Rai deve essere al nostro fianco. Sono certo che Lei saprà interpretare le mie parole al meglio e valorizzare il festival con Torino che per una settimana sarà indiscutibilmente la capitale italiana del Cinema.
Inauguri insieme a noi la trentunesima edizione del Torino Film Festival".

Egregio Gubitosi, capito? La aspettiamo a Torino. E porti la troupe.
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