Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella...
La stella si chiama Assenzio
e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare. (Ap. 8,10-11)
La stella si chiama Assenzio
e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare. (Ap. 8,10-11)
L'Agis organizza per domani, venerdì 19 dicembre, dalle ore 9, 30 al cinema
Reposi, il 3° Forum dello Spettacolo, chiamando a raccolta i rappresentanti istituzionali di Regione, Provincia, Città di Torino e Comuni del Piemonte, e gli operatori dello spettacolo, imprese e lavoratori, dei vari settori (Cinema,
Teatro, Danza, Musica, Spettacolo Viaggiante, Circo, Video giochi).
Senza ulteriori commenti, vi riporto il documento diffuso dall'Agis che spiega i temi che verranno affrontati: un cahier de doléances sulle condizioni in cui versa il settore. Nulla di nuovo, sono cose dette e stradette. Ma tutte insieme fanno una certa impressione. E confermano le mie cupe previsioni.
"Nello scorso maggio si tenne un analogo Forum con numerosi politici candidati alle elezioni regionali. A loro e ai nuovi
rappresentati istituzionali che sono stati eletti o che erano già in carica,
ora vogliamo chiedere cosa è stato fatto e cosa s’intende fare per le imprese,
pubbliche e private, dello Spettacolo e per i loro lavoratori.
Porremo domande
che emergono dalla realtà, più che mai drammatica. La vogliamo rappresentare in
modo impressionista, attraverso le affermazioni dei soci, raccolte a viva voce
nel corso dei nostri periodici incontri, cui diamo una parziale
rappresentazione in cifre.
Gli anticipi del 2013 arriveranno entro gennaio…. La Regione Piemonte ha destinato allo
spettacolo dal vivo poco meno di 6 mln di € nel 2013. Dal monitoraggio sin qui
condotto tra i soci nessuno avrebbe al momento ottenuto un anticipo. Speriamo
di sbagliarci. Temiamo di no. La Città di Torino ha invece finanziato il sistema culturale parte con risorse correnti parte con immobili. In questo modo, ad
esempio all’interno del Sistema Teatro Torino,
il 50% di quanto dovuto per il 2013 è stato erogato. Il resto no.
Non si possono fare
previsioni sul saldo del 2013 e sul 2014…. Così, nel 2015, ipotizzando
che la metà dei contributi del 2013 possano essere erogati entro la fine
dell’anno, il credito dello spettacolo dal vivo nei confronti della Regione
Piemonte arriverebbe a più di 8 mln di € (l’intervento 2014 vale 5,5 mln €
circa). In ordine alla Città di Torino, per molti settori sarà necessario
aspettare il 31 dicembre per avere certezza dei fondi per il 2014
In dicembre era prevista la
riunione coi miei partner europei, per il progetto che ha ricevuto il sostegno
della Commissione Europea per la call 2013\'20…dovevamo lavorare alla prossima
call……. Non
avendo ricevuto i saldi del 2013, io non so come chiudere il bilancio europeo…
Il fatto di non sapere di quali fondi disporremo nel 2015, ci preclude
qualsiasi Call Europea, che prevede un sostegno, a patto che gli enti
locali/nazionali sostengano la quota restante. Il mondo è interconnesso e questa vale anche per lo spettacolo. Le
risorse degli enti territoriali attivano finanziamenti esterni. Citata
l’Europa, vale la pena ricordare che, solo per parlare del teatro, le imprese
piemontesi nel 2014 hanno raccolto dal Fondo Unico dello Spettacolo 3,9 mln €.
Con l'anticipo del 2013 non
copro neppure parte del fido bancario che ho aperto per affrontare il 2014… La banca mi ha tolto dal conto, dalla mattina alla sera, quanto anticipato sulla base delle lettere degli enti locali ….. Un anno di interessi bancari sui contributi del 2013 valgono 300.000 ad un tasso medio del 5%.
Quanto l’intero stanziamento alla Danza in un anno.
Le
imprese affrontano in condizioni limite il 2015. Lo affrontano le imprese con
lo spettacolo dal vivo, con risorse calate tra il 2010 e il 2014 del 50%. Lo
affrontano le imprese del settore dell’esercizio cinematografico che, pur
attive sul fronte del rinnovamento tecnologico e dell'accesso ai contributi per
gli investimenti dedicati alle PMI, combattono dal 2010 al 2014 contro la
continua contrazione delle presenze in sala, al punto di aver proclamato nel
2012 “Lo stato di crisi del comparto”.
Un dato da cui partire nel
ragionare le destinazioni di quanto sarà disponibile, a partire dai 46 mln di €
destinati sia per il 2013 che per il 2014 (ma lo spettacolo dal vivo ha patito
una ulteriore emorragia con un calo del 5%.)
Lo
affrontano avendo presente che da ben due legislature il tema di una riforma
generale dello spettacolo dal vivo, del cinema e dello spettacolo viaggiante è
stato toccato, ma non risolto. Al momento si ipotizza però unicamente una nuova
normativa in capo al settore dell’esercizio cinematografico senza inserirla in
un discorso relativo al comparto della cultura piemontese nel suo complesso;
ipotesi di legge che, oltretutto, preoccupa molto la categoria in
quanto, dalle prime indicazioni emerse, si rifarebbe a un’impostazione per la
determinazione dei criteri di apertura di nuove sale basata sul piano del
commercio che rischierebbe di mettere a serio rischio di chiusura molte delle
imprese che già operano sul territorio in gravi difficoltà e
che rendono già oggi il Piemonte una delle regioni con il maggior
numero di sale cinematografiche in Italia e Torino l’unico Capoluogo rimasto
con un ampia offerta di strutture sia commerciali che di qualità.
Dimensione
sociale ed economica dello spettacolo devono trovare un nuovo fondamento in
regole che dichiarino il valore pubblico dello spettacolo e riconoscano la sua
natura imprenditoriale.
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