Inchiodati. Dopo il Museo Egizio, anche la Reggia di Venaria comunica il suo risultato nel 2018; e come il Museo Egizio, anche la Reggia non cresce più. Anzi, perde. Gli ingressi totali (paganti) nell'anno appena terminato sono stati 957.070: "in linea con i dati del 2017" si affretta a precisare la direzione, che giustamente ricorda anche che "quest'anno mancano le numerose presenze del Villaggio di Babbo Natale".
Già: la vicenda amministrativa innescata dal Comune di Venaria che ha portato alla cacciata del Villaggio dalla Reggia resta un modello di tafazzismo inarrivabile, persino nella città dei Tafazzi. Ma attenzione: gli ingressi totali alla Reggia dichiarati per il 2017 erano stati 1.039.657 (furono 984.899 nel 2016, senza contare gli ingressi agli spettacoli ospitati) e bisogna ricordare che, se nel 2018 è mancato il Villaggio di Babbo Natale, nel 2017 la Reggia aveva scontato due settimane extra di chiusura per ospitare il G7.
Vi ricordo ancora una volta che il dato della Venaria si basa sui biglietti staccati, non sulle persone fisiche dei visitatori: ogni singolo visitatore infatti stacca anche più di un biglietto a seconda delle mostre (o delle parti della Reggia) che intende vedere. Secondo stime attendibili un milione di biglietti corrisponderebbe a circa 400 mila visitatori fisici entrati nell'area della Reggia.
Ad ogni modo: anche basandoci sui biglietti staccati, dobbiamo tristemente constatare che la Reggia nel 2018 (senza il Villaggio di Babbo Natale) ha perso 82.587 biglietti rispetto al 2017 (quando ci fu il Villaggio ma ci furono anche le due settimane di chiusura extra); e ha fatto pure peggio del 2016, con ben 27.829 biglietti in meno rispetto a due anni fa (quando comunque il Villaggio di Babbo Natale non c'era).
In pratica, la Reggia di Venaria ripiomba indietro di sette anni: nel 2011, infatti, toccò un suo primo "record" storico vendendo 951.617 biglietti.
L'aspetto più inquietante della faccenda è che a quanto pare a nessuno di lorsignori gliene fotte una benamata minchia. Belli freschi, come se perdere visitatori, per un museo, fosse la cosa più normale del mondo.
Ora, liberissimi lorsignori di venirci a raccontare che va tutto benissimo, anzi meglio, anzi così bene che di più si muore. Ma che il Museo Egizio e la Reggia di Venaria, due musei-simbolo di Torino, due locomotive del turismo, smettano di crescere, e addirittura retrocedano - foss'anche di pochissimo - beh, andate a raccontarlo a vostra sorella, che è normale e va tutto bene, anzi meglio, anzi così bene che di più si muore.
Cioé. Magari si muore. Sul resto, chi ci governa abbia almeno il buon senso di sprecare due minuti di riflessione. Se i neuroni ce la fanno.
Continua con "I musei, la frenata e l'agnolotto del plin"
Vedendo la gestione imbarazzante della Reggia, mi pare normale eccome! Dare la colpa della perdita di visitatori ad un terribile quanto misero villaggio di Babbo Natale è perfettamente in linea con la mentalità che da un po' regna a Venaria. Questo posto sta fallendo. Perchè offre un servizio non all'altezza dell'eccellenza che millanta di essere, nella convinzione di poter vivere della fama dei tempi passati. Non mi pare, però, che i visitatori e i turisti in generale a Torino siano diminuiti, anzi! Quindi pensare che la gente si dirotti non più sui grandi colossi ma su altri musei, quelli che di solito vengono sempre tagliati fuori dalle statistiche, quelli a cui frega qualcosa se hanno anche un solo visitatore in più o in meno dell'anno precedente, perchè di questi visitatori ci vivono, è solo un bene per la nostra città.
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