Passa ai contenuti principali

LA SETTIMANA ENIGMISTICA: UNITE I PUNTINI E AVRETE LA RISPOSTA

Gabriele Vacis in Commissione cultura (ahilui)
I recenti fattacci che hanno visto protagonisti giovani sbandati delle periferie torinesi impegnati a far danno in trasferta a Nichelino e a Milano (sempre a farci conoscere...) hanno suscitato la pronta e corale reazione dell'augusto Consiglio comunale che lunedì scorso s'è speso in fiumi di parole per esaminare, delibare, condannare, analizzare, sezionare, prognosticare, esorcizzare e affrontare l'allarmante fenomeno. Non ho capito cos'hanno concluso, ma qui c'è un resoconto della seduta, se vi va di leggerlo vi auguro di avere più fortuna e più comprendonio di me. 

Ieri, per una fortuita coincidenza, in Commissione cultura sono stati ascoltati il direttore del Teatro Ragazzi e Giovani Emiliano Bronzino, e il regista e agit prop teatrale Gabriele Vacis che, messo cortesemente alla porta dalla Scuola per attori del Teatro Stabile, ha deciso di coinvolgere i suoi ex allievi freschi di diploma in una nuova impresa, "Potenziali Evocati Multimediali", con la quale prosegue - privatamente e senza alcun sostegno pubblico - la straordinaria esperienza dell'Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona, il dipartimento dello Stabile che dal 2017 al 2019 si è dedicato a un teatro di comunità rivolto a "pratiche", per l'appunto, utili al recupero e all'inclusione di persone, giovani in particolare, comunque svantaggiate o in difficoltà. Quell'esperienza si era bruscamente interrotta nel 2019, per decisione dello Stabile perché, si disse all'epoca, "erano venuti a mancare i finanziamenti".

Vacis è un tipo cocciuto, e con una visione che lo porta a intercettare le necessità del momento: e quando, se non in questo momento, c'è bisogno di un teatro che passi dall'intrattenimento all'inclusione, di uno strumento per tessere rapporti fra le persone, per creare partecipazione e coinvolgimento? Potenziali Evocati Multimediali è la risposta di Vacis e dei suoi ragazzi, che ieri l'hanno raccontata ai consiglieri-commissari. Hanno raccontato storie, storie dei primi, piccoli ma enormi successi, storie di gente perduta che ritrova una ragion per vivere, storie di un teatro che torna ad essere, come nell'antica Grecia, igiene mentale, cura del disagio, via d'uscita dal male oscuro della depressione e della solitudine.

E quando Vacis e i suoi ragazzi hanno finito di raccontare, i consiglieri-commissari si sono profusi in lodi e apprezzamenti, e hanno detto che certo, questa è un'esperienza importante e deve essere incoraggiata, e per incoraggiarla hanno suggerito a Vacis e ai suoi ragazzi di partecipare a qualche bando, casomai gli riuscisse di strappare un contributo. Suggerimento prezioso e originale, degno senz'altro delle menti creative che siedono in Commissione cultura.

Ma c'è sempre, per fortuna, chi ha intuito e sensibilità per le cose belle. E così un commissario-consigliere, tale Liardo, domanda "quali sono ricadute sul territorio" di simili iniziative. 

Gioco della Settimana Enigmistica (edizione semplificata per consiglieri comunali): unite i puntini fra le vostre chiacchiere in Consiglio e Commissione, e ciò che accade in città, e quello che può dare la Cultura in risposta a ciò che accade in città. E magicamente apparirà la "ricaduta sul territorio".


Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la