C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico: mi giunge notizia che ieri al Circolo dei Lettori hanno presentato "un nuovo festival di cinema e arti visive dedicato allo sguardo delle donne". Prosegue il comunicato: "Nasce a Torino, si chiama Contemporanea International Film Festival ed è in programma tra martedì 4 e domenica 9 ottobre. Il progetto è realizzato da Distretto Cinema, con la collaborazione di Film Commission, Circolo dei Lettori, Archivio Nazionale Cinema di Impresa, Rai Teche, Università di Bologna, Associazione Amleta, Associazione Donne 4.0, Women In Film, Television and Media Italia, Museo Nazionale del Cinema, Festival CinemAmbiente, Lovers Film Festival, Dams e Cinema Ambrosio. Una solida rete di realtà torinesi e nazionali nata partendo da una riflessione: le ricerche degli ultimi anni sul divario di genere nel cinema ci consegnano un quadro ancora segnato da un profondo squilibrio".
In effetti, lo squilibrio esiste. Prova ne sia che l'ideatore e direttore artistico di questo "festival di cinema e arti visive dedicato allo sguardo delle donne" è un uomo, Fulvio Paganin (ma c'è anche una condirettrice, Giulia Magno). Paganin, regista e fondatore di Distretto Cinema, dichiara: "Attraverso il cinema, la videoarte, gli incontri, le ricerche nei vasti repertori di archivio proviamo a ripercorrere i cambiamenti dell’immaginario legato all’universo femminile. 'Contemporanea' però nasce anche per contribuire a dare voce al cambiamento culturale necessario per poter esplorare nuove prospettive e fornire uno spazio di affermazione per lungo tempo reso inaccessibile alle registe".
Trattasi comunque di nobili propositi e vasti programmi. Al momento, purtroppo, ancora fragilini sul piano finanziario. Distretto Cinema ha vinto un bando del Ministero della Cultura, qualche migliaio di euro; e ha partecipato ai bandi della Regione e della Fondazione Crt, i cui risultati si sapranno a novembre. Il festival di per sé non è molto costoso - tutti gli ospiti partecipano a titolo gratuito, quindi restano le spese vive, viaggi, ospitalità, Siae e cose così, totalone 20-30 mila euro all'incirca - ma certo c'è poco da scialare. Sono tempi difficili.Proprio a questo mi riferivo all'inizio citando Pascoli: un "Festival del Cinema delle Donne" Torino lo ha già avuto. Nato nel 1994 per iniziativa dell'associazione Mo-Viola, durò per una dozzina d'anni, estinguendosi poi tristemente, vittima - fra tante - della morìa culturale seguita al progressivo calo dei contributi pubblici.
Gli investimenti in cultura di Comune e Regione negli anni Novanta avevano infatti generato un fiorire impetuoso (fin troppo...) di manifestazioni, rassegne, festival che poggiavano quasi esclusivamente su finanziamenti a pioggia che si esaurirono quando passò il tempo delle vacche grasse, e la città non fu più in grado di sostenere un sistema surdimensionato rispetto alle nuove condizioni economiche.
Gli investimenti in cultura di Comune e Regione negli anni Novanta avevano infatti generato un fiorire impetuoso (fin troppo...) di manifestazioni, rassegne, festival che poggiavano quasi esclusivamente su finanziamenti a pioggia che si esaurirono quando passò il tempo delle vacche grasse, e la città non fu più in grado di sostenere un sistema surdimensionato rispetto alle nuove condizioni economiche.
Come si può partecipare? Aperto a tutti??
RispondiEliminaCome si partecipa? Si va all'Ambrosio o al Circolo dei Lettori e si entra. E' un normale festival aperto al pubblico.
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