Passa ai contenuti principali

PIAN PIANO MIGLIORANO: QUEST'ANNO EXILLES RIAPRE A METÀ LUGLIO


E daje e daje, alla fine ci sono riusciti, ad aprire il Forte di Exilles in tempo per l'estate (beh, quasi in tempo: diciamo un po' meno in ritardo...). L'anno scorso avevano inaugurato solo il 3 agosto una brevissima stagione: stavolta  si parte il 14 luglio. Di questo passo, fra una decina d'anni il Forte potrà aprire da aprile a ottobre, così da diventare davvero quel "volano turistico" per la zona che il sindaco di Exilles invoca e la Regione millanta, senza riuscire a dare una smossa alla propria burocrazia. La buona notizia è che adesso la convenzione con la Regione è biennale, per cui nel 2024 non si dovrà ripetere la penosa pantomima che, dopo il 2020 covidico, nel 2021 aveva fatto sfumare l'agognata apertura estiva del Forte, dal 2018 patrimonio regionale. Quella degli spettacoli al Forte di Exilles è un a storia lunga e travagliata, ma quella delle non riaperture è ancor più grottesca. Ancora quest'anno, sebbene spacciata per trionfo dell'amministrazione regionale, l'apertura da metà luglio a tutto settembre è largamente al di sotto delle reali potenzialità turistiche della struttura. Ad ogni modo, sempre meglio che un calcio nei denti. Per il futuro, se l'assessorato al Patrimonio smetterà di mettersi di traverso, la Poggio assicura che il periodo di apertura verrà prolungato. Bontà loro.
Ecco il comunicato completo.


Il Forte di Exilles riapre le porte dal 14 luglio al 30 settembre 2023. Più giorni, più spettacoli e attività, più visite guidate: dopo il successo dell’estate 2022, la fortezza incrementa la propria ricettività turistica e si prepara a diventare un punto di riferimento per il turismo in alta valle di Susa, con capacità di richiamo su entrambi i versanti alpini.
Il Comune di Exilles ha rinnovato l’affidamento alla cordata che vede come capofila l’associazione Revejo, organizzatrice del festival Borgate dal Vivo, che coordina le attività e che cura la programmazione artistica in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo. Accanto a loro l’Associazione Amici del Forte, cui sono invece affidate l’accoglienza dei turisti e le visite guidate, oltre ad attività collaterali di animazione rivolte al pubblico, e Tangram Teatro, che porterà alcuni dei suoi spettacoli. Completano il gruppo lo stesso Comune di Exilles, che partecipa attivamente al progetto, con il maggiore sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e il sostegno di Intesa Sanpaolo e Fondazione Sviluppo e Crescita Crt + Risorse.
I numeri raccolti lo scorso anno parlano chiaro: in poco più di un mese di apertura sono stati quasi ottomila i visitatori, tra turisti e pubblico degli spettacoli, con una media sempre superiore alle 100 presenze giornaliere, cresciuta a oltre 200 nell’ultima settimana di agosto. Le previsioni per il 2023 puntano quindi a incrementare le cifre, a partire da un periodo di apertura di due mesi e da una crescita delle attività, con nove eventi dal vivo tra teatro, musica, circo contemporaneo e spettacoli per famiglie, inclusi nomi di richiamo nazionale come Luca Ward, Raphael Gualazzi e Simona Molinari, la Bandakadabra, Massimo Popolizio e Fabrizio Bosso.
Si aggiunge, inoltre, un maggiore intervento sugli spazi museali con due allestimenti. Dal 14 luglio a fine agosto sarà visitabile la mostra fotografica “Va’ Sentiero | Uno sguardo lungo 8.000 km”, racconto del “trekking più lungo del mondo” lungo il Sentiero Italia, che attraversa tutto lo Stivale percorrendo le montagne italiane per 7.850 km, venti regioni e 364 tappe. Per tutto il periodo di apertura sarà invece fruibile all’interno della cappella del Forte la mostra “Best friends” dell’artista Riccardo Ten Colombo, una serie di ritratti di animali in stile geometrico che, attraverso gli sguardi, vuole rappresentare la possibilità di stringere legami empatici con le specie non umane, la forza comunicativa di alcuni animali e le loro specificità caratteriali.
Il Forte di Exilles sarà anche tappa della “Festa del Piemonte” voluta dal Consiglio Regionale del Piemonte, con alcuni appuntamenti immediatamente successivi all’apertura. Il 14 luglio, in parallelo con l’inaugurazione, tornerà infatti visitabile la mostra “Resti di storia, memorie militari in Alta Valle di Susa”, curata dallo storico Eugenio Garoglio. A seguire, lo stesso Garoglio terrà un intervento dal titolo “Dal Forte di Exilles alla battaglia dell’Assietta: storia di un anniversario”. Le celebrazioni si chiuderanno il 16 luglio con il concerto della fanfara della Brigata Alpina “Taurinense”.
L’esperienza del 2022, dunque, si amplia confermando la collaborazione tra istituzioni pubbliche e associazioni, unite dall’obiettivo di restituire alla spettacolare struttura architettonica una visibilità e una ricchezza di proposte degne del suo importante passato e delle suggestioni e leggende che vi sono collegate. Una crescita di attività e impegno significa anche una maggiore esigenza economica. Se infatti gli investimenti per il 2022 sono stati di 80mila euro, quelli per il 2023 ammontano a 110mila euro, mentre l’affidamento biennale permette ai partner di lavorare su una progettazione che possa valorizzare il Forte nel lungo periodo. Allo stesso tempo l’intenzione è quella di non gravare sui visitatori. L’accesso e la visita della struttura restano liberi negli orari di apertura diurni. Sono a pagamento, oltre agli spettacoli, le visite guidate, che permettono di accedere a un ventaglio più ampio di settori, avvalendosi delle spiegazioni precise e appassionate di guide locali, e che sono previste in alcuni casi anche in suggestivi orari notturni. Una modalità che vuole valorizzare e accompagnare tutte le forme di accesso, da quella più leggera e autogestita a quella più strutturata, e che punta a incentivare un turismo con ricadute su tutta la zona, dalla ricettività e ristorazione locale alla possibilità di trascorrere un’intera giornata al Forte affiancando alla visita anche gli spettacoli serali.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la