Sarà che sono diventato malfidente, ma quando ho letto del "ritocchino" che l'assessore al Bilancio Pichetto ha dato al bilancio regionale, dopo la bocciatura dei revisori dei conti, mi sono subito preoccupato. So che a pensar male si fa peccato, però di questi tempi, quando mancano i soldi, finisce che li tolgono alla cultura. Così ho chiamato l'assessore Coppola, per sapere di che morte si muore. Ho ricevuto ampie rassicurazioni: non solo la dotazione dell'assessorato alla Cultura non subirà nuovi tagli, dice Coppola, ma addirittura potrebbero saltare fuori, di risparmi che si dovranno contabilizzare fra due o tre mesi, 500 mila euro in più. Un extra niente male: non è sicuro, si affretta a precisare Coppola, ma lui ci proverà.
In questi giorni Coppola è a Roma, al ministero, per discutere di varie questioni, prima fra tutte l'accorpamento in un unico ente delle regge di Venaria e Stupinigi, progetto che gli sta assai a cuore. E intanto a Torino si fa un gran parlare del futuro politico dell'assessore, in vista delle elezioni regionali. Coppola è passato dal pdl al Nuovo centrodestra, ma molti hanno avuto l'impressione che la "lista per il Piemonte" - vagheggiata dal Chiampa per coprirsi a destra coinvolgendo nomi d'area moderata - fosse un progetto su misura per chi come Coppola (e un altro potrebbe essere Leo) nelle file del centrodestra si è conquistato in questi anni la fama di "figura non divisiva". Non è un segreto che pian piano Coppola s'è conquistato l'apprezzamento - o almeno la non ostilità - di parecchi esponenti del mondo culturale torinese in teoria schierati con il centrosinistra. Magari in pubblico non lo dicono, ma mi capita sempre più spesso di ascoltare in giro considerazioni benevole sul conto del giovanotto, un tempo considerato un disastro con una bella capigliatura, e oggi alquanto rivalutato per alcuni risultati ottenuti lavorando in condizioni (e compagnie) tutt'altro che propizie. Indipendentemente dalle reali intenzioni del diretto interessato (che non sono mai riuscito a capire), il brusco altolà al progetto che è arrivato dal pd ai "transfughi del centrodestra" ha però fatto tramontare, almeno per il momento, l'ipotesi di un Coppola sotto le bandiere chiamparinesche. Ipotesi che comunque non entusiasmerebbe la base elettorale dell'assessore, che di sicuro non stravede per il Chiampa. E' invece più attuale, seppure come semplice esercizio di scuola, l'altra strategia circolata in setitmana: un "ticket" Coppola-Porchietto per rappresentare il Nuovo centrodestra in eventuali primarie di coalizione. Che tra i due ci sia un buon rapporto è cosa nota. Al momento tuttavia neppure questa eventualità è stata presa concretamente in esame.
In questi giorni Coppola è a Roma, al ministero, per discutere di varie questioni, prima fra tutte l'accorpamento in un unico ente delle regge di Venaria e Stupinigi, progetto che gli sta assai a cuore. E intanto a Torino si fa un gran parlare del futuro politico dell'assessore, in vista delle elezioni regionali. Coppola è passato dal pdl al Nuovo centrodestra, ma molti hanno avuto l'impressione che la "lista per il Piemonte" - vagheggiata dal Chiampa per coprirsi a destra coinvolgendo nomi d'area moderata - fosse un progetto su misura per chi come Coppola (e un altro potrebbe essere Leo) nelle file del centrodestra si è conquistato in questi anni la fama di "figura non divisiva". Non è un segreto che pian piano Coppola s'è conquistato l'apprezzamento - o almeno la non ostilità - di parecchi esponenti del mondo culturale torinese in teoria schierati con il centrosinistra. Magari in pubblico non lo dicono, ma mi capita sempre più spesso di ascoltare in giro considerazioni benevole sul conto del giovanotto, un tempo considerato un disastro con una bella capigliatura, e oggi alquanto rivalutato per alcuni risultati ottenuti lavorando in condizioni (e compagnie) tutt'altro che propizie. Indipendentemente dalle reali intenzioni del diretto interessato (che non sono mai riuscito a capire), il brusco altolà al progetto che è arrivato dal pd ai "transfughi del centrodestra" ha però fatto tramontare, almeno per il momento, l'ipotesi di un Coppola sotto le bandiere chiamparinesche. Ipotesi che comunque non entusiasmerebbe la base elettorale dell'assessore, che di sicuro non stravede per il Chiampa. E' invece più attuale, seppure come semplice esercizio di scuola, l'altra strategia circolata in setitmana: un "ticket" Coppola-Porchietto per rappresentare il Nuovo centrodestra in eventuali primarie di coalizione. Che tra i due ci sia un buon rapporto è cosa nota. Al momento tuttavia neppure questa eventualità è stata presa concretamente in esame.
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