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PATRIZIONA ALLA RISCOSSA: COMUNICAZIONE A CAPPELLATE E CAPPELLE COMUNICATIVE

Patriziona Asproni vuole più comunicazione
A proposito di Fondazione Torino Musei: la presidente Patrizia Asproni preme l'acceleratore sulla comunicazione. C'è un bel via vai, da quelle parti. Le due storiche responsabili dell'ufficio stampa, Daniela Matteu e Tanja Gentilini, si sono ritrovate tra il lusco e il brusco piuttosto "ridimensionate": la Mattheu si occuperà solo della Gam (e in futuro anche del Castello di Rivoli) mentre la Gentilini è stata spostata a Palazzo Madama, con competenza anche sul Borgo Medievale. A quanto risulta, lavoreranno con la stampa locale. Finora le due girls  gestivano tutta la comunicazione dei singoli musei e della Fondazione nel suo complesso. Pare però che Patriziona non fosse soddisfatta dei risultati a livello nazionale e internazionale. Men che meno, sospetto, di come veniva fuori la sua immagine (e lì temo di avere qualche colpa...). 
Quindi la scontenta Patriziona ha creato la figura di una "super responsabile", nella persona di Barbara Papuzzi, che con un contratto di consulenza seguirà la comunicazione "corporate", per dirla all'ammerikana come piace a Patriziona. Ovvero terrà i rapporti della Fondazione con i media nazionali e internazionali, sia per la normale attività dei musei, sia per le grandi mostre. A occhio, ha l'aria di un incarico da capo ufficio stampa. A contratto. Ma la "mission" più vitale di Barbara Papuzzi (vitale soprattutto per Barbara Papuzzi) sarà curare l'immagine della presidente. In altre parole, toglierle da sotto le suole i merdoni che a Patriziona nostra capita di pestare, or qua e or là. In bocca al lupo, querida.

Descansate, niño: scendono in campo i guru

Non è finita qui. Patriziona, come i bravi allenatori di calcio, crede nel raddoppio delle marcature. E ha pensato bene di rivolgersi ai grandi guru delle relazioni pubbliche. Così or non è guari a molti giornalisti (a me no, ma io sono nella lista speciale dei merdoni da scansare...) è arrivata una mail di Sec, agenzia con base a Milano, che tra i suoi prestigiosi clienti ha anche MiTo. Nella mail Sec si presenta come nuovo ufficio stampa "esterno" della Fondazione Torino Musei, accampando competenze che vanno a sovrapporsi a quelle della Papuzzi. La cosa ha creato un certo scompiglio. Non tanto ai giornalisti, che non capiscono più con chi devono parlare ma in fondo se ne sbattono, quanto alla Papuzzi. S'è poi scoperto che la mail non era concordata con la Fondazione, ed è partita a causa - come dire? - di un lieve eccesso d'entusiasmo di Sec.
Come esordio comunicativo non c'è male. Se il buon giorno si vede dal mattino, ci attendono tanti momenti di sano spasso. A spese nostre, vabbè. Ma anche al cabaret si paga il biglietto.

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