All blacks: Max Casacci, Emanuele Cisi e Vaghe Stelle |
Così, dopo i salamelecchi della conferenza stampa del Tjf, ho mangiato un boccone con Max Casacci,
Vaghe Stelle e Emanuele Cisi, che mi hanno raccontato com'è nato
“Pulse!”.
“Pulse! (Jazz and the city)” è un progetto pensato per il Torino Jazz Festival, e comincia con un
viaggio in treno, l'estate scorsa, di ritorno da Umbria Jazz. Sul
treno ci sono i Subsonica e Cisi. I Subsonica li conoscete, e se non
conoscete Cisi vi perdete qualcosa, perché è uno dei migliori
sassofonisti del jazz europeo, ed è torinese.
Max Casacci ed Emanuele Cisi chiacchierano, e chiacchierando nasce la suggestione di fare qualcosa insieme. Max in quel periodo lavora con il musicista elettronico torinese Daniele Mana, in arte
Vaghe Stelle, a “Glasstress”, un album in cui rielaborano i suoni della lavorazione del vetro trasformandoli in musica. Ed ecco l'idea di "Pulse!", che Casacci e Cisi concepiscono sul treno che li riporta a Torino: registrare i suoni della città e farne la base ritmica per un jazz molto "aperto".
Max Casacci e le macchine: al lavoro su un brano di "Pulse!" |
Da quel dì Max e Vaghe Stelle hanno trascorso mesi e mesi a registrare Torino: i motori dei bus e i cassonetti che sbattono, lo scampanellìo dei tram e gli avvisi ai viaggiatori; persino la rotativa della Stampa e gli ultras del Toro, hanno registrato. Poi hanno campionato quei suoni metropolitani trasformandoli nel battito di un contrabbasso, nel rullato di un tamburo, insomma in musica: il tappeto sonoro di una città. Cisi ci ha sovrapposto le note del suo sax. E dopo Cisi, tanti altri: sulle tracce, ancora in lavorazione, che Max mi ha fatto ascoltare nel suo studio ho ascoltato gli assoli di Enrico Rava e Flavio Boltro, e la voce di Ensi che rappa in un pezzo, "Quando parlo di lei", che è una hit naturale. Altra voce del futuro album (comunque strumentale al 95 per cento) è quella di Petra Magoni di MusicaNuda. Ci sono pure la batteria del Ninja e il contrabbasso di Furio Di Castri; però la base ritmica di "Pulse!" la dà Torino con il rumore delle sue strade.
Detta così, può sembrare strampalata: ma io ho ascoltato tre-quattro pezzi degli undici che finiranno nel disco, e vi giuro che non volevo più andare via. Il tappeto sonoro creato da Max e Vaghe Stelle è l'ambiente perfetto per gli assoli dei jazzisti, e c'è un brano dove il sax di Cisi mi ha commosso come quello sublime di Mel Collins in "Islands".
Insomma, è stato un gran bel pomeriggio. E adesso segnatevelo: "Pulse! (Jazz and the city)" è Il Progetto (con le maiuscole) del Torino Jazz Festival. Neppure io (ho detto tutto) avrò il coraggio di perdermi il live che ci sarà in piazza Castello il 25 aprile, anche perché Casacci, Vaghe Stelle e Cisi avranno sul palco i fuoriclasse che hanno suonato con loro in sala di registrazione: ci saranno Enrico Rava e Flavio Boltro, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Furio Di Castri, e Gianluca Petrella al trombone; alla batteria, assente Ninja, ci sarà la supergaranzia di Enzo Zirilli. Non perdetevi quel concerto, vi ripeto, perché un dream team simile o ve lo godete quel giorno, o sarà ben difficile poterlo riascoltare al gran completo.
Segnalo una piccola integrazione: Ci sarò anche io sul palco, al pianoforte. Così come sono presente nel disco. Saluti!
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