Passa ai contenuti principali

A VENARIA PIACE IL MC CURRY, AI MUSEI REALI PIENONE DI PORTOGHESI


"Peshawar, Pakistan", 1984, copyright Steve McCurry
Vola con Steve McCurry, la Reggia di Venaria, che oggi ha avuto 2857 visitatori per la mostra del celebre fotografo americano (4126 presenze da venerdi scorso, giorno dell'apertura al pubblico). Folla (soprattutto di giovani) e coda alle casse fin dal mattino: verso le 11,30 si è sfiorata la capienza massima oraria consentita della Citroniera (circa 400 persone compresenti), e per un momento si è pensato di sospendere il flusso degli ingressi. Con Reggia, Giardini e le altre mostre in corso, oggi sono stati 7311 gli ingressi totali: livelli da Pasqua e, soprattutto a pagamento poiché la Venaria non si piega alla deriva demagogica delle domeniche gratis. Da venerdì ci sono state 11.889 presenze. Considerato l'afflusso per la mostra di McCurry, si è dovuto prolungare di mezz'ora l'orario di apertura. Al bookshop cataloghi e poster sono andati via come il pane.

Musei Reali: sale piene e casse vuote

E a proposito di domeniche gratis, il vanesio Francis ci annuncia che anche oggi ha riempito i musei statali di visitatori a sbafo: a Torino i Musei e i Giardini Reali a detta del ministero hanno totalizzato 15.797 presenze (o 7570? Circolano due versioni, com'è logico considerata la corrente sciatteria ministeriale). Comunque un bel po' di gente. Ok, a naso mi sa che il grosso sia per i Giardini. Ma è pur sempre il quarto miglior risultato in Italia, dopo Colosseo, Pompei e Reggia di Caserta. Ed è, per il botteghino dei Musei Reali, un danno da mancato incasso che si può stimare - a seconda di come si calcolano abbonamenti e riduzioni - tra gli 80 e i 150 mila euro. In una sola domenica. Dovendo ovviamente pagare dipendenti  e costi fissi.
Difatti Enrica Pagella, la direttrice dei Musei Reali, avrebbe preferita evitarla, la domenica gratuita, magari sostituendola con un giorno meno redditizio - a Palazzo Madama, per esempio, hanno scelto il martedì; ma Palazzo Madama (come anche Venaria e l'Egizio, per nostra fortuna) non è statale, non dipende dal ministero dei Beni culturali, e così è amministrato con un occhio ai bilanci e non alle trovate populiste dei politici. Invece per la povera Enrica non c'è stato verso: il ministro per caso l'ha rimessa in riga.
Bravo Francis.

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...