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ZENNI SI BULLA: "UMBRIA JAZZ CI COPIA"

Zenni in Commissione con Angela Larotella
Show dell'orgoglio jazzistico torinese, stamattina durante l'audizione in Commissione cultura del direttore del Torino Jazz Festival Stefano Zenni.
Senz'altro soddisfatto del proprio lavoro, Zenni si è concesso un paio di frecciatine/one contro quello che evidentemente considera ormai l'unico competitor del Tjf a livello nazionale, il "monumento" Umbria Jazz. "Siamo il secondo festival italiano", ha infatti dichiarato senza esitare. Secondi sì, però più innovativi. Perché, rivela il direttore, "Umbria Jazz adesso ci copia: stanno introducendo anche loro i concerti nei musei e le proiezioni cinematografiche, due cose che noi facciamo da sempre".
E non solo. Secondo Zenni, giù a Perugia Pagnotta e compagni rosicano anche per un altro motivo: "Noi siamo diventati un modello gestionale - ha detto Zenni. - E quelli di Umbria Jazz si domandano com'è possibile che Torino faccia un festival così grande mantenendo la gratuità per circa il 95 per cento dei concerti".

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