Ho una spiccata attitudine ad accettare inviti che non sono certo di poter sostenere. Stasera, per esempio, mi hanno invitato a un incontro che si tiene alle 19 alla Palazzina di Stupinigi, in occasione della mostra "Regine & Re di Cuochi", dedicata alla "cucina italiana d'autore". Pur riconoscendomi un certo talento ai fornelli, nel contesto faccio fatica a considerarmi l'uomo giusto al posto giusto. Tanto più che all'incontro partecipa un cuoco vero, e famoso, Fulvio Pierangelini. Non credo ci sia partita, sul piano culinario. In realtà ho accettato perché l'altro ospite della serata è Enrico Rava, un amico ma soprattutto un divino musicista. E insomma, io più che a parlare vado ad ascoltare. Pierangelini, certo, per migliorarmi come cuoco; e Rava perché da lui, anche se non suona, impari sempre qualcosa. Lo consiglio anche a voi. E' gratis, però bisogna prenotare sul sito.
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
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