In cabina di regia: Massimo Bray, Sergio Chiamparino e Mario Montalcini |
Le decisioni erano nell'aria.
Intanto, il bilancio: con la svalutazione del marchio, il passivo è inevitabile. La cifra esatta sarà comunicata il 19, all'Assemblea dei Soci. Ma è intuitivo che s'aggiri sul milione e mezzo. A quel punto, i soci superstiti dovranno decidere se ricapitalizzare o meno. Tutto considerato, è quasi certo che non ricapitalizzeranno. Quindi la Fondazione sarà messa in liquidazione. Ciò accadrà ai primi di novembre.
Secondo procedura, il liquidatore dovrà recuperare i crediti e pagare i debiti.
I crediti maggiori la Fondazione li vanta nei confronti degli enti locali, per via dei contributi arretrati e delle commesse mai pagate: considerate le condizioni economiche degli enti locali, riscuotere quei crediti sarà una bella impresa.
Il debito più gravoso della Fondazione è verso Gl, per gli arretrati dell'affitto del Lingotto. Se il debito non sarà pagato, 'sto par di ciuffole che Gl si sobbarca le spese per allestire l'Oval.
Il liquidatore dovrà inoltre bandire una call pubblica per l'affidamento del ramo d'azienda, ovvero l'organizzazione tecnica e commerciale del Salone. Ammesso che qualcuno si faccia avanti, andrà per le lunghe. Il Salone sarà quindi organizzato, ben che vada, in fretta e furia. E se nessun privato risponderà alla call, toccherà al liquidatore di prendersi la bella briga di fare il Salone. A proposito: è stato deciso che anche nel 2018 le tariffe per gli espositori resteranno molto basse: in fondo, è così che si è vinta la battaglia con Milano.
La parte editoriale del Salone - per intenderci, il cartellone culturale, gli incontri, gli eventi - resterà invece nelle mani della famosa Cabina di Regia di prossima costituzione. Di tale Cabina faranno parte il presidente della liquidanda Fondazione Massimo Bray e il vicepresidente Mario Montalcini, il direttore del Salone Nicola Lagioia e i rappresentanti delle due fondazioni bancarie; a questi componenti "naturali" si sono aggiunti il sindaco e il presidente della Regione, c'est à dire Chiarabella e Chiampa, che non mancheranno di illuminare l'impresa con il loro solido contributo di fini intellettuali; più gli editori amici del Salone del Libro, ovvero i sostenitori senza se e senza ma che hanno tutto il diritto di esserci. Non entreranno invece nella Cabina gli editori piemontesi che aderiscono alla sezione regionale dell'Aie, contrariamente alle voci circolate ieri e male interpretate da alcuni giornali: ci sarà però una collaborazione con il Salone su singoli progetti.
In concreto, però, la Cabina di Regia per mettere insieme il palinsesto del Salone si avvarrà della Fondazione Cultura e del Circolo dei Lettori. Non ci sarà la divisione dei compiti che sembrava delinearsi: lavoreranno tutti insieme appassionatamente. Speriamo. Anche lì però ci vorrà tempo, perché quantomeno il Circolo dei Lettori per addossarsi la nuova mission dovrà modificare il proprio Statuto.
I dipendenti della Fondazione per il Libro saranno riassorbiti: alcuni negli enti locali, ma quelli più operativi saranno distribuiti fra la Fondazione Cultura e il Circolo dei Lettori. Sicché, in concreto, il Salone continueranno a farlo quelli che già lo facevano. Tenendo conto, ma ci mancherebbe!, del piano industriale presentato oggi che parla di un Salone "con vocazione nazionale e internazionale che tenga conto di logiche sociali e inclusive" e bla bla bla.
Il comunicato
Arriva or ora il comunicato della Fondazione per il Libro. Lo pubblico per completezza d'informazione:Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura si è riunito oggi a Torino presso la sede della Fondazione. Assente per impegni assunti in precedenza il PresidenteMassimo Bray, erano presenti il Vice-Presidente delegato alla gestione Mario Montalcini; i Consiglieri d’Amministrazione Luciano Conterno e Piero Gastaldo; il Segretario Generale Giuseppe Ferrari.
Il Cda ha approvato all’unanimità la proposta di bilancio consuntivo 2016, che verrà sottoposta per l’approvazione all’Assemblea dei Soci convocata per giovedì 19 ottobre.
Il Cda ha quindi esaminato - prendendone atto - il Piano Industriale, formulato dalla società Deloitte, e lo studio di valutazione del marchio realizzato dalla società Jacobacci & Partners.
Il Consiglio ha altresì approvato – al fine di garantire continuità amministrativa per l’edizione 2018 - le tariffe commerciali del 31° Salone Internazionale del Libro, salvo diverso parere dell’Alto Comitato di Coordinamento e diversa determinazione dell’Assemblea dei Soci Fondatori.
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