Passa ai contenuti principali

OGGI A SOTTODICIOTTO

 Ricevo e volentieri pubblico:

Gli appuntamenti della giornata di Sottodiciotto prendono il via nel pomeriggio con la proiezione dell’ultimo titolo in lizza per il Premio Gianni Volpi, riservato al miglior lungometraggio italiano d’esordio dell’anno. A chiudere la selezione è Re Granchio (ore 16:00, Cinema Massimo 2) degli italo-americani Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, vincitore della 39a edizione di Annecy Cinéma Italien.

Sempre nel pomeriggio, il Festival propone Dischi non volanti. Ovvero: il cinema contro le leggi della fisica (ore 16:00, Cinema Massimo 3), dedicato agli elementi fondamentali, ma in fondo poco analizzati, di tanti film di fantascienza e dell’immaginario collettivo degli anni ’50. Partecipano il critico cinematografico Steve Della Casa e la docente di Intelligenza artificiale alla Royal Holloway dell’Università di Londra Sara Bernardini, che al NASA Ames Research Center ha lavorato allo sviluppo delle capacità di ragionamento di Spirit e Opportunity, i due rover utilizzati nella missione esplorativa di Marte. 

Nel secondo pomeriggio, la retrospettiva “Ritorno al futuro” propone il film di Andrew Stanton WALL·E (ore 18:00, Cinema Massimo 3). Sempre nel secondo pomeriggio, nell’ambito del ciclo di appuntamenti di Wikicampus, il Festival dedica un incontro – moderato da Nicoletta Vallorani, dell’Università degli Studi di Milano Statale – a Cyberpunk tra letteratura e fumetti (ore 18:00, Blah Blah), a cui interverranno Francesco Guglieri, editor Einaudi, e Andrea Zingoni, fondatore di Giovanotti Mondani Meccanici

L’incontro è anche d’introduzione alla proiezione serale della retrospettiva dedicata ai Giovanotti Mondani Meccanici (ore 22:30, Cinema Massimo 2), i pionieri italiani del cyberpunk. Il Festival presenta una selezione dei lavori del gruppo realizzati nell’arco di 15 anni: dal primo computer comics nella storia del fumetto (realizzato con un primordiale Apple II e uscito nel 1984 sullo storico “Frigidaire”), fino agli E-Movies della fine degli anni 90, come Mother Galaktika Vs Tremal Nike, passando per i video di Gino The Chicken, il pollo perso nella rete, la serie tv Le avventure di Marionetti e molto altro ancora. Le proiezioni saranno introdotte da Andrea Zingoni, fondatore di Giovanotti Mondani Meccanici

Nel tardo pomeriggio il Festival riserva uno spazio a due proiezioni speciali, organizzate in collaborazione con il main partner Missioni Don Bosco, proponendo due film diretti dal regista spagnolo Raúl De La Fuente,denunce delle condizioni di quei minori che si ritrovano a vivere gli effetti della prigionia nelle realtà drammatiche di alcuni Paesi: Alto el fuego (ore 18:00, Cinema Massimo 2) e Libertad (ore 18:25, Cinema Massimo 2), girato nel penitenziario di Pademba, a Freetown, in Sierra Leone, dove molti minori condividono con gli adulti condizioni inumane di detenzione. Le proiezioni verranno introdotte da Marco Faggioli, direttore di Missioni Don Bosco.

In serata, vengono presentati due film della sezione riservata agli inediti e alle anteprime: l'esordio alla regia dei francesi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, Gagarine (ore 20:00, Cinema Massimo 2) e Any Day Now (ore 22:30, Cinema Massimo 2), opera prima del regista finlandese-iraniano Hamy Ramezan.


Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la