Stasera, con ogni probabilità, la prima della Rondine di Puccini al Regio non andrà in scena, causa sciopero. Il teatro aprirà, pro forma: ma con poche o punte speranze. Al Regio dice male, quest'anno, con gli scioperi: anche la prima di La Bohème, a ottobre, era saltata per lo stesso motivo. Ma io sono fortunato: La Rondine l'ho già vista ieri sera, approfittando del raro e prezioso privilegio di assistere, in qualità di fuori quota, alla "anteprima giovani" che il Regio riserva agli under 30, con biglietto al prezzo popolarissimo di 10 euro. Questa delle "anteprime giovani" è una genialata fantastica, che smentisce il frusto luogo comune secondo il quale "ai giovani non interessa l'opera lirica". Altro che "non interessa"! Il best show in town è vedere la sala del Regio - 1500 posti, mica storie - piena zeppa di pubblico. E che pubblico! Ragazze e ragazzi entusiasti applaudono i migliori momenti musicali con ovazioni, fischi all'americana e urla d'entusiasmo da concerto rock, e vi assicuro che non ne ho visto uno che se la filasse al primo intervallo, come regolarmente capita durante le serate dei "grandi". Macché: negli intervalli vanno nel foyer, allestito per l'occasione in stile disco con tanto di deejay e sfere a specchio per l'effetto strobo, si fanno un drink a 5 euro e accennano un ballo clandestino per sottrarsi all'occhio vigile dei pompieri di servizio, dato che "per motivi di sicurezza" alla "discoteca Regio" è proibito ballare: ed è ammirevole l'astuta nonchalance con la quale alcuni ballano sul posto, cercando di non darlo troppo a vedere.
Spettacolo nello spettacolo è la varietà degli abbigliamenti: si passa dallo scasciato andante - ottimo per proseguire la serata in un live club o in una disco dove si può ballare - al maglioncino con jeans per i maschietti, in pittoresco contrasto con le mises da mezza sera delle ragazze che ci tengono allo stile; alcune osano il lungo, così come i loro cavalieri scelgono i lcompleto total black con pantalone a sigaretta, mentre qualche ardimentoso arriva allo smoking con papillon nero, perfetto. Avvistati pure eskimo innocenti, sportiva giacche a vento e, a contrasto, seriosi cappotti blu.
Lo spettacolo sembra scelto apposta per piacere (sottolineo: "piacere", non "compiacere") a un pubblico giovane. "La Rondine" non è tra le opere più celebri di Puccini (e ringrazio personalmente Jouvin per avermela fatta scoprire) ma è bellissima e moderna, nella storia oltre che nella partitura, una storia nella quale chiunque può identificarsi: a chi non è mai capitato di essere scaricato sentendosi dire "ti lascio per il tuo bene, ti amo troppo e non ti merito"?
Poi ci sono le scenografie, da far rimanere a bocca aperta pure chi è abituato a certi allestimenti dei megaconcerti pop, mentre le scelte di regìa che suggeriscono riferimenti familiari anche agli under 30: la scena del cafè chantant, con i ballerini in guêpière, è puro Rocky Horror Show, e non a caso manda in visibilio la platea.
Insomma, dall'esperienza dell'anteprima giovani ho ricavato una decisione, e una riflessione. La decisione riguarda me: d'ora in poi, andrò sempre alle anteprime giovani (ammesso che mi lascino entrare), mi diverto molto di più e la compagnia è più simpatica. La riflessione riguarda un po' tutti: l'opera non è qualcosa "per vecchi"; non è vero che i giovani non la amano; semplicemente non la conoscono, e la considerano al di fuori delle loro possibilità economiche, oltre che dei loro interessi. Dategli un prezzo concorrenziale rispetto ai locali della notte, offritegli un ambiente friendly e non ingessato, e il pubblico del futuro è lì, già pronto. Se li conquisti adesso, ti resteranno fedeli per tutta la vita. Non saranno legioni, non dico questo: ma riempire di giovani una sala da 1500 posti è un'impresa che non riesce a parecchie presunte popstar. Vale la pena di lavorarci su.
Fantastico! finalmente una ola ai giovani! all'opera!! e all'entusiasmo!!
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