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DUE GIORNI DI MUSICA


I Bluebeaters in sala prove: da sinistra Parpaglione, Patrick, Zorro (coperto) e Ferdi
Giorgio Faletti: concerto one-to-one
Eccomi qua. Scusate l'assenza, mi sono preso un paio di giorni di vacanza. Domenica me ne sono andato a Nizza Monferrato a mangiare la finanziera di mia madre con Giorgio Faletti e Massimo Cotto. Giorgio Faletti si è talmente commosso per la finanziera di mia madre che a fine pranzo le ha detto: "Signora, sto così bene che se ci fosse un pianoforte le farei ascoltare due canzoni nuove". Lo sventurato non poteva immaginare che in una vecchia casa di campagna ci fosse un pianoforte. Il pianoforte era un po' scordato, ma le canzoni nuove sono molto belle. In particolare, Giorgio ha scritto una straordinaria "Ave Maria". Molto laica. Commovente. Come la finanziera.
Ieri sera invece sono andato a trovare il mio amico Renzo Arbore all'Alfieri, dove teneva il primo dei suoi due concerti torinesi (il secondo è stasera). Tutto esaurito, come al solito. E anche se la canzone napoletana e i classici del vechcio swing non sono esattamente il mio pane, devo riconoscere che lo spettacolo è eccellente, l'Orchestra Italiana è una macchina musicale perfetta, e la gente giustamente si diverte e ritorna. Ce ne fossero. Renzo, poi, è lo showman di sempre. Ho smesso di chiedermi quanti anni ha. Inossidabile. Davvero un monumento. Senza neppure le cacche dei piccioni sopra.
Però in questo post voglio raccontarvi soprattutto ciò che ho fatto ieri pomeriggio. Mi chiama Gigi, il boss del Blumusica. Blumusica è uno studio storico per la musica torinese. Insomma, Gigi mi chiama e mi domanda se voglio fare un salto da lui: ci sono i Bluebeaters che provano per il nuovo tour. Bella storia. I Bluebeaters sono un capitolo fondamentale della storia del raggae e dello ska italiano. Una superband naqta vent'anni fa, mettendo insieme alcuni musicisti di spicco dei principali gruppi dell'epoca. Tra questi c'era Giuliano Palma dei Casino Royale, che un po' alla volta, in quanto cantante e frontman, è diventato leader e alla fine ha deciso che la sua carriera era da solista, e nona aveva più necessità di spartire il nome in cartellone con i Bluebeaters.
Davanti, Parpaglione; dietro, da destra Maya, Cato e Sheldon
Però i musicisti dei Bluebeaters non ci stanno, a buttare via tutta quella storia. Così hanno scelto di continuare come band. E adesso ritornano. Sono in tour per un mesetto, la sera del 25 dicembre suonano a Torino, allo Spazio 211. Io il 25 non posso andare ad ascoltarli, così sono andato ieri. Intanto, ragazzi, che formazione di lusso. Entro in studio e ci trovo Mr TBone (voce e trombone) e Paolo Parpaglione, il sax per eccellenza degli Africa Unite, con un altro Africa Unite, Cato Senatore, alla chitarra; al basso c'è Sheldon Gregg (l'americano, quello che viene dal New York Ska Jazz Ensemble), alla tastiere è tornato Patrick Benifei, alla batteria inamovibile c'è Ferdi from Casino Royale, e all'altra chitarra rivedo con un piacere immenso Zorro, il Fratello di Soledad che temevo si fosse ritirato. Dopo un po' arriva una new entry, Lady Soul Maya, la cantante della Soulful Orchestra: e credetemi, il soprannome non è usurpato, Maya vale tanto soul quanto pesa (e non è esattamente denutrita). Altro guest d'eccezione sarà Bunna: girerà con i Bluebeaters tutte le volte che non avrà impegni con gli Africa Unite. Allo Spazio dovrebbe esserci. Beh, per farvela breve: i ragazzi tirano come dieci treni. Mi hanno detto di non rivelarvi la scaletta, ma qualcosa devo assolutamente dirvela: non perdetevi per nulla al mondo la versione ska di "Glad" dei Traffic, o quella di "The Model" dei Kraftwerk. Un altro pezzo che mi ha fatto andare fuori di testa è "Wrong 'Em Boyo", un classicone dei Clash. Ma insomma, il concerto è tutto bello, e senza l'assillo di assecondare il cantante con le sue cover pop, è molto più credibile nelle scelte musicali. Vero raggae, vero ska, vero soul. Roba per palati fini, ma anche roba per chi vuole divertirsi. Chi non balla, è certamente malato. A me sono talmente piaciuti che li ho invitati seduta stante per una videointervista a lastampa.it, giovedì pomeriggio

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