Bocephus King durante il secret show al Folk Club. Stasera il concerto ufficiale |
Jamie è un tipo simpaticissimo, molto divertente. Presenta le canzoni raccontando mille storielle spassose: tipo la storia di Dylan che, ai tempi del divorzio dalla moglie Sarah si dava da fare con la baby sitter dei figli nella speranza di poterli vedere di più, ma andò a finire che la baby sitter rimase incinta e Dylan, per uscire dalla faccenda che cominciava a conplicarsi, pensò bene di andarsene in tournée. A proposito: Jamie fa anche un'eccellente imitazione di Bob Dylan, come potete constatare nel video che ho pubblicato sulla mia pagina Fb. Storielle e imitazioni a parte, Bocephus King è un talento stratosferico, e chiunque abbia già assistito a uno dei suoi concerti torinesi (l'ultimo quest'estate al Cortile della Farmacia) può confermarlo. Io vi consiglio caldamente di andarlo ad ascoltare stasera al Folk Club. Costa 20 euro, e li vale tutti. Inizio alle 21,30. Il programma è diverso da quello di ieri: Bocephus King presenterà il suo nuovo e monumentale album (27 brani, con molte cover dei suoi riferimenti musicali: Neil Young, John Prine, Rev. Gary Davis, Bob Marley, Beach Boys, Townes Van Zandt, Joe Walsh e naturalmente Nina Simone) intitolato "Love letter to Nina Simone".
Già che ne parliamo, vi segnalo anche il programma di domani, in via Perrone: in calendario c'era un concerto di Roberto Ciotti, il grande bluesman italiano scomparso il 31 dicembre. Quelli del Folk Club hanno così deciso di trasformare la serata di sabato 18 gennaio in un memorial, al quale parteciparà uno scelto manipolo di musicisti blues: Dario Lombardo con i fidi Massimo Pavin, Massimo Bertagna e Andrea Scagliarini, Paolo Bonfanti, Slep, Filippo Bellavia, Simone Bellavia e Ruben Bellavia.
Ieri, al Folk Club, ho parlato con Davide Valfré della situazione economica del circolo. Buone notizie dalla Regione, che per il 2013 ha aumentato il contributo da 20 a 30 mila euro. Dal Comune di Torino, neanche una lira. Comunque, dice Davide che l'aiuto della Regione è importante. E contano molto anche sull'autofinanziamento tramite la raccolta di fondi "Sostieni Folk Club" che hanno lanciato on line. In ultimo, Davide mi ha anche anticipato che il Folk Club ha "girato" al Jazz Festival un concerto di Uri Caine che gli era stato offerto ma che esulava dalle loro possibilità. Non da quelle del Jazz Festival. Ovviamente.
Più complicata la situazione di Maison Musique: lì c'è un contributo regionale di 50 mila euro (è molto calata: erano 120 mila solo tre anni fa) ma la convenzione decennale con il Comune di Rivoli (che si limita a dare le strutture con un affitto ridotto) è in scadenza, e per tenere in piedi la baracca, piuttosto impegnativa, occorrerrebbe una ridiscussione dell'accordo. Se ne sta parlando.
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