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LE PERSONALITIES DI EVE ARNOLD IN MOSTRA A PALAZZO MADAMA

Eve Arnold sul set di "Becket e il suo re". Inghilterra, 1963. Foto Robert Penn (tutte le foto copyright Eve Arnold /Magnum Photos)


Marilyn Monroe. Hollywood, 1960
Marlene Dietrich, Columbia Records. New York, 1950
Oggi a Palazzo Madama hanno presentato la mostra retrospettiva di Eve Arnold, fotografa della Magnum morta nel 2012 all'età di 99 anni. C'erano la presidente della Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni, la direttrice di Palazzo Madama Enrica Pagella, e la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, che è stata amica della Arnold. La mostra vale davvero la pena di essere vista. Sono 83 immagini, esposte nella Corte Medievale di Palazzo Madama, e nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei, Magnum Photos e la casa editrice Silvana Editoriale, con il sostegno della Versicherungskammer Bayern di Monaco. Le fotografie, in bianco e nero e a colori, ripercorrono le tappe più importanti e significative del lavoro di Eve Arnold dal 1950 al 1984 attraverso 12 sezioni: “Sfilata di moda ad Harlem”, “Malcolm X”, “Riti Voodoo ad Haiti”, “Gli importantissimi primi 5 minuti di un neonato”, “Marlene Dietrich”, “Marilyn Monroe”, “Joan Crawford”, “Celebrità”, “Afghanistan”, “Dietro il velo”, “Cina” e “India”. La Arnold, prima fotografa donna a essere ammessa nel collettivo dell’agenzia Magnum, dapprima come freelance nel 1951, e dal 1957 come membro effettivo,fin dall’inizio della carriera entra in contatto con numerose celebrities, da lei chiamate “personalities”, che ritrae in modo inedito. In questi scatti si alternano immagini ufficiali a fotografie quasi rubate. Celebri in questo senso gli scatti fatti a Marilyn Monroe, che Eve Arnold segue per oltre un decennio, dal 1950 al 1961, nei vari set cinematografici, arrivando a conquistare l’amicizia dell’attrice, cui dedica ben cinque volumi fotografici. 
La mostra è accompagnata da un volume che raccoglie la selezione di fotografie del percorso espositivo, un contributo della giornalista e critica fotografica Angela Madesani e uno di Simonetta Agnello Hornby.
Aperta dal 15 gennaio al 27 aprile, la mostra è visitabile dal martedì al sabato dalle 11 alle 18 (ultimo ingresso alle 17), e la domenica dalle 10 alle 19. Biglietti 8 euro (con audioguida), ridotti 5 euro.
Ecco la parte iniziale del testo scritto da Simonetta Agnello Hornby in ricordo della sua amica Eve: "La conobbi per caso all’inizio degli anni ottanta, a un buffet in onore di un attore di Los Angeles, nella casa londinese di Andrea Tana, la pittrice americana. Mi presentarono a una vecchietta magrissima, con i capelli raccolti in uno chignon, e in completo pantalone nero con camicetta bianca. Mi sembrò insignificante, tanto che ne dimenticai subito il nome. La conversazione era animata, rumorosa. Lei ascoltava, intensa. I suoi occhi orientaleggianti guizzavano da un capo all’altro della stanza; mi intrigavano. Poi la vecchietta parlò: la voce bassa era lentissima. E si fece silenzio. Quella donna dominava tutti. I suoi occhi clementi eppure penetranti offrivano un continuo commento a quello che gli altri dicevano. Mi resi conto che era elegantissima – per anni è stata annoverata tra le dieci donne più eleganti d’America – e che il ciondolo vistoso della collana africana attorno al collo era il perfetto complemento della sua mise. Percepivo che possedeva una straordinaria energia. Volevo, dovevo conoscerla. Riuscii a sedermi accanto a lei, e parlammo. Fu un colpo di fulmine".

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