Boh. Sono curioso di vedere se funziona. Non saprei proprio dire. Una mostra fotografica su Vasco Rossi? Personalmente non mi sento emozionato, ma i fans hanno ragioni loro che sfuggono alla logica, e già si annunciano arrivi da mezza Italia. Per cui io ve la segnalo: da domani al 18 gennaio, al Torino Esposizioni (orario 16-22) c'è "Vasco Fotolive", oltre 500 immagini (alcune rare o inedite) che ripercorrono la carriera di Vasco Rossi dagli esordi fino all'ultimo album e al tour Live Kom. Ci sono anche foto 3D anaglifo videoproiettate su maxi schermi,
video di interviste e live, testi autografi, spartiti, manifesti e biglietti dei concerti; un’area
interattiva con la ricostruzione in scala 1:1 di alcune copertine
permette agli spettatori di “entrare” nei set più famosi di Vasco; e
infine dischi, rarità e vari oggetti di scena. L'ingresso è a pagamento, e costa 9 euro, con riduzioni per Abbonamento Musei Torino Piemonte, universitari con tessera, ragazzi sino a 18 anni compiuti (7,50 euro), e possessori della tessera Fan Club Il Blasco (6 euro). Distribuzione e organizzazione di Teamcloud srl, società non nota a questi uffici: ma il sito precisa che si tratta di una "mostra ufficiale", ergo presumo direttamente autorizzata da Vasco.
Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare. Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.
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