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DAL MIBACT UN MILIONE E MEZZO PER IL PIEMONTE

Ricevo e pubblico integralmente

MiBACT, investimenti per oltre 1,5 milioni di euro nel patrimonio culturale del Piemonte nel 2015

E’ stato adottato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo il Programma ordinario dei lavori pubblici per il 2015. Il piano è frutto del lavoro di programmazione di tutti gli Istituti ministeriali presenti sul territorio.
“Le risorse del Piano Ordinario dei Lavori Pubblici – ha dichiarato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini - permettono una prima, importante serie di interventi capillari e diffusi su tutto il territorio nazionale per la tutela del patrimonio culturale. Un Piano che presto verrà arricchito e integrato con altri interventi per la tutela resi possibili da ulteriori risorse disponibili” (vabbé, la dichiarazione del ministro per caso l'ho lasciata giusto per rallegrarvi la calda serata... Nota di Gabo).
Nel 2015 per il Piemonte il MiBACT ha stanziato 1.613.681,24 € per un totale di 27 interventi di manutenzione, restauro, messa in sicurezza, valorizzazione di aree archeologiche, musei, monumenti e opere d’arte. In particolare:
- 700.000 € per 1 intervento di restauro, riallestimento, manutenzione, climatizzazione e messa in sicurezza nei Poli Museali;
- 255.000 € per 4 interventi di verifica sismica, ripristino, manutenzione, messa in sicurezza nel settore Belle Arti e Paesaggio;  
- 290.000 € per 11 interventi di scavo, indagine, catalogazione, messa in sicurezza e restauro nel settore Archeologia;
- 160.000 € per 2 interventi di impiantistica, ristrutturazione, restauro del patrimonio librario e digitalizzazione delle collezioni nelle Biblioteche;
- 208.681,24 € per 9 interventi di catalogazione, conservazione dei fondi, impiantistica nel settore degli Archivi; 
Questi alcuni dei principali interventi sul patrimonio culturale dell’intero territorio piemontese:
-         nella provincia di Torino Palazzo Chiablese, il Museo del Risorgimento, la città romana di Industria, l’anfiteatro romano di Eporedia a Ivrea, la badia di Santa Maria di Carpice a Moncalieri, la biblioteca nazionale universitaria, il castello e il parco di Agliè, la sede dell’archivio di Stato e della soprintendenza archivistica;

-         nella provincia di Alessandria la sede dell’archivio di Stato;

-         nella provincia di Asti l’area archeologica del museo diocesano la sede dell’archivio di Stato;

-         nella provincia di Biella la sede dell’archivio di Stato

-         nella provincia di Cuneo la cappella di San Gottardo nel cimitero comunale di Lagnasco;

-         in provincia di Verbano-Cusio-Ossola la sede dell’archivio di Stato di Verbania

-         in provincia di Vercelli la sede dell’archivio di Stato.
Per l’elenco dettagliato degli interventi consultare il link

Commenti

  1. Da notare che nel 2015 la sede della Soprintendenza a Palazzo Chiablese assorbe 70.000 dei 290.000 euro destinati ai beni archeologici (va bene che l'Italia è un paese gerontocratico ma addirittura considerare i dirigenti statali un bene archeologico?) e addirittura 200.000 dei 255.000 euro dei fondi destinati alla tutela delle belle arti e del paesaggio. Ecco, in questo campo le restanti noccioline sono invece andate alla salvaguardia di due chiesette a Moncalieri e a Lagnasco che stavano letteralmente cadendo a pezzi. Pensare che l'ente incaricato alla tutela della conservazione dei nostri beni spenda buona parte delle sue risorse per la conservazione di se stesso mi sembra molto triste. Ed è un'analisi che faccio da ignorante in materia, spero di aver frainteso quei dati. Cordialmente.

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