Sono 186.814 le persone che, dal 5 marzo, giorno dell’apertura, hanno visitato la mostra “Il Nilo a Pompei”. Il grande successo della mostra, la prima temporanea dell’Egizio, inaugurata a meno di un anno dall’apertura del rinnovato Museo - che solo nelle ultime due settimane di agosto ha registrato oltre 28 mila presenze, ha spinto il Museo Egizio a prorogare l’esposizione fino al 2 ottobre.La mostra, prima tappa del grande progetto espositivo “Egitto Pompei”, nata dalla collaborazione tra il Museo Egizio, la Soprintendenza Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, aveva infatti dato segnali positivi sin da subito, registrando a soli 2 mesi dall’inaugurazione oltre 78 mila visitatori.“Siamo molto soddisfatti - dichiara Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio - di questo risultato che sottolinea non solo l’apprezzamento del pubblico per il tema indagato, ma anche la bontà della scelta di produrre mostre temporanee che, oltre a contribuire alla sostenibilità del Museo, ci aiutano ad affermarci come ente di ricerca a livello internazionale.”L’esposizione - composta da oltre 330 pezzi provenienti da musei italiani e stranieri - la cui chiusura era prevista per il 4 settembre, è un’affascinante testimonianza di “globalizzazione ante litteram” che indaga le fitte relazioni tra la cultura egizia e quella greco romana.
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
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