Passa ai contenuti principali

GUERRA DEI SALONI: BRAY PASSA IN RASSEGNA LE TRUPPE

Il forse sì forse no presidente Massimo Bray
Eppur si muove. Oggi i dipendenti della Fondazione per il Libro sono convocati dal non-ancora-e-forse-mai-presidente Massimo Bray nella sede di via Santa Teresa, per un incontro “informale”. I dipendenti ignorano quali siano i temi dell'incontro. E' probabile che Bray, mentre sfoglia la margherita presidente-sì presidente-no, voglia conoscere il personale e il lavoro che svolge, quantomeno per capire che cosa lo aspetterebbe qualora accettasse davvero la presidenza del Salone.
Intanto Bray è molto ricercato dagli aspiranti-direttori. A questo proposito suscita curiosità un post sulla pagina Fb dello scrittore Gianluigi Ricuperati, aspirante-direttore di lungo corso. Ricuperati non fa mistero di avere idee molto personali sul futuro della manifestazione torinese; idee che ha esposto in un lungo e elaborato articolo sul Sole 24 Ore intitolato “Reazionari, giù le mani dal Salone”.  Il 31 agosto Ricuperati ha pubblicato su Fb una fotografia della sede dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana (ovvero la Treccani, di cui Bray è presidente) con un commento sibillino: “Treccani. Un bellissimo incontro”. Ieri, altro post allusivo. Non so se c'è sotto qualcosa; certo Ricuperati fa del suo meglio per farlo credere. Però i politici dicono di non saperne nulla, e in questi giorni in rete pullulano gli interventi di intellettuali che spiegano come dovrebbe essere il Salone del Libro; per cui l'intera faccenda potrebbe essere soltanto un gioco di società.
E attenzione: tutto questo strepito e affanno potrebbero essere vani, la storia forse è già scritta, e porta a Roma. Tra i due litiganti - Torino e Milano - l'inserimento del governo non è di semplice mediazione. Il 12 settembre Franceschini vedrà le parti in causa. Si aprono le trattative. Secondo me, dopo tante liti e tante beghe, le politiche di promozione della lettura finiranno direttamente nelle mani del MiBACT; a Milano andrà il business fieristico dei grandi editori; e a Torino, nel migliore dei casi, toccherà un generico "coordinamento" dei festival letterari e magari una specializzazione che non suoni, se possibile, troppo sfigata.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la