Vera Schiavazzi |
Trovo molto bello, e giusto, che si faccia qualcosa per ricordarla. Ringrazio pertanti quei suoi amici e colleghi che hanno deciso di creare un premio a lei intitolato. E considero un mio dovere morale dar loro una mano, per il poco che posso. Pubblico quindi il loro appello. Chi vorrà e potrà sostenere il progetto, non soltanto renderà omaggio alla memoria di Vera, ma aiuterà concretamente la crescita di un giornalismo migliore, mai come oggi necessario in un mondo pieno di notizie, e sempre più povero di informazione.
Nasce il premio giornalistico dedicato a Vera Schiavazzi. Giornalista, fondatrice – con Nicola Tranfaglia e Mario Berardi – oltre 12 anni fa del Master in Giornalismo di Torino, collaboratrice delle più autorevoli testate italiane (ma la sua casa fu sempre Repubblica), sindacalista attenta e ascoltata, Vera ha lavorato sempre perché i diritti fossero uguali per tutti, non virtuosismo da editoriale ma opportunità concreta.
Al tema dei diritti dunque si ispira la prima edizione del premio aperto ai giovani giornalisti (fino a 35 anni) pubblicisti, praticanti e professionisti, iscritti all’Ordine Regionale del Piemonte, o che esercitino la professione in testate giornalistiche piemontesi. L'iniziativa intende stimolare la riflessione su che cosa significhi oggi occuparsi di diritti, su cosa e come sia giusto raccontare, su quale sia il ruolo del giornalista in questa realtà.
Il Premio Vera Schiavazzi nasce in seno all’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca”, e sarà regolato da un bando, di prossima pubblicazione (https://exstudentimastergiornalismotorino.wordpress.com/), e sarà alimentato anche dalle donazioni di quanti vorranno contribuire a mantenere vivo e forte il ricordo di Vera e dell’impegno che l’ha sostenuta sempre.
Per offrire il proprio contributo: Associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca, via Roero di Cortanze 5, iban IT 40 N 03599 01899 050188529716.
Il Premio Vera Schiavazzi nasce con l’intenzione di ricordare una giornalista che è stata capace di segnare profondamente il giornalismo piemontese, che è sempre stata vicina ai colleghi in difficoltà, che ha cercato di sviluppare una visione generosa e alta della professione giornalistica e che, a un certo punto della sua carriera, ha condiviso la sua passione e la sua competenza con i giovani, attraverso la Scuola di giornalismo di Torino.
Il Comitato promotore che organizza il Premio è composto da Giorgio Ardito, Marco Bobbio, Caterina Corbascio, Maurizio Mancini, Rosaria Pagani, Carla Piro Mander, Sabrina Roglio, Anna Rossomando. Il Comitato nominerà la Giuria che valuterà gli elaborati.
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