Michele Coppola di Intesa San Paolo osserva la posa disinvolta di una pseudo-Lady D. nella foto di Alison Jackson in mostra a Camera |
Nuove collaborazioni per Camera
Oggi, per esempio, alla presentazione di "Arrivano i Paparazzi!" c'erano i rappresentati della Rai, che ha contribuito con i materiali delle sue "teche", e della Reggia di Venaria. Anche la Reggia punta assai sulla fotografia: ha in corso la mostra - alquanto paparazzesca, a mio avviso - su Lady D, e a ottobre aprirà quella di Peter Lindbergh, e nelle prossime settimane condividerà con Camera alcuni incontri con gli artisti, e quindi il fil rouge ci sta.
E finalmente incontro la presidente Milani
La presidente del Museo del Cinema (a sin.) e l'artista inglese Alison Jackson paparazzate da Gabo alla presentazione delle mostra "Arrivano i Paparazzi!" |
Pure il Museo del Cinema contribuisce alla mostra sui Paparazzi, con un ciclo di film a tema (vuoi che mancasse "La dolce vita"?) e quindi stamattina alla presentazione c'era nientepopodimeno che la nuova presidente del Museo, quella Laura Milani che è stata nominata a giugno e che finora non avevo ancora avuto il bene di incontrare. Io, che sono un giovanotto educato, approfitto dell'occasione e mi presento.
Figuratevi voi se - considerata la situazione al Museo del Cinema - non ho la mente rutilante di domande: ma non sono quel tipo di ragazzo che ti intervista a morte al primo appuntamento, per cui mi limito ad augurarle buon lavoro - augurio ricambiato - mentre una sorridente addetta stampa del Museo mi scongiura di "non importunare" la sua presidente. Come se io fossi un malnato che se ne va in giro ad importunare le signore.
L'unica non-notizia che deduco dell'intervento di Laura Milani in conferenza stampa è che Donata Pesenti resta "direttore pro-tempore" della Mole: ciò implicherebbe entro tempi ragionevoli la nomina di un direttore non temporaneo - che peraltro, a detta dei più, potrebbe essere la stessa Pesenti. Ma forse è tempo che il nuovo presidente del Museo del Cinema convochi i giornalisti per raccontare a che punto è la notte.
Chi c'è e chi manca
Alla presentazione stavolta c'è pure l'assessore Leon; dice qualche parola di circostanza, tipo bene bravi vi seguiamo con attenzione. Manca l'assessore Parigi, che ha mandato un saluto; però un po' di soldi la Regione li dà. I partner privati di Camera - quelli che pagano, insomma - sono Magnum, Eni e Intesa San Paolo. Un contributo arriva da Compagnia di San Paolo. Per Intesa c'è Michelino Coppola più pimpante che mai: dopo Camera, porterà la mostra sui Paparazzi a Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, una delle "Gallerie d'Italia" proprietà della banca.
Coppola: no comment sul Salone
Provo a sondare Michelino sulle future intenzioni di Intesa a proposito del Salone del Libro, ottenendo un no comment da interpretare: la faccia è tutta un poema, ma la bocca resta suggellata. Di sicuro si aprirà oggi pomeriggio durante l'assemblea dei soci della Fondazione per il Libro. Stasera sapremo, quindi perché crucciarsi?
Sorry, non mi interessano i paparazzi...
E finalmente due parole anche sulla mostra. Sarò sincero: a me dei paparazzi e delle loro fotografie non me ne potrebbe fregare di meno. Non nego l'interesse storico, sociale, artistico e tutto quel che vi pare: semplicemente a me 'sto viaggio dalla risse di via Veneto alle smutandate di Cala Volpe annoia.
Sarò sbagliato io: quando mi capita sott'occhio una rivista di gossip non la capisco perché ignoro chi siano i signori e le signore fotografati in atteggiamenti bizzarri.
Fake d'autore. Lady D e Marilyn Monroe sorprese mentre fanno shopping insieme nella paparazzata impossibile realizzata con due sosia dall'inglese Alison Jackson |
Però quelle fotografie, mi dicono, hanno segnato un'epoca, e questo lo riconosco, per cui a molti potranno interessare le affettuosità di Liz Taylor e Richard Burton e le tette vintage di Brigitte Bardot, o quelle più contemporanee di palestrati e signorine d'incerta collocazione nel mondo.
... Ma i fake d'autore sì
In compenso mi ha letteralmente affascinato la sala dove sono esposti i lavori di alcuni autori contemporanei che si sono ispirati allo "stile paparazzi" per creare immagini ben più interessanti, perché dichiaratamente false: in particolare mi entusiasma il lavoro dell'inglese Alison Jackson che, servendosi di sosia, crea geniali photo-fake, le fotografie impossibili che tutti i gossipari avrebbero voluto vedere e tutti i paparazzi scattare: tipo Marilyn Monroe e Lady D che se ve vanno insieme a fare shopping, o la stessa Marilyn che amoreggia con JFK alla Casa Bianca.
Così sono uscito contento e interessato da una mostra che non mi interessa. Quindi andate a vederla anche voi: siate o non siate lettori di "Chi".
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