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CONNESSIONI: TPE E POLO DEL 900 RACCONTANO IL SESSANTOTTO

Domando scusa. Avrei voluto scrivere un post sulla "joint venture" che vede la collaborazione fra il Polo del Novecento e il Tpe-Teatro Piemonte Europa, con varie considerazioni sulle connessioni che stanno sviluppandosi concretamente tra istituzioni culturali cittadine, in genere alla colpevole insaputa di chi dagli scranni istituzionali auspica e pretende connessioni fra le istituzioni culturali cittadine. Ma in questi giorni sono piuttosto impegnato, così non ho trovato il tempo per scrivere e mi limito a un modesto "ricevo e volentieri pubblico" per informarvi almeno di una iniziativa che reputo interessante. Di tutto il resto non mancherà occasione di riparlare.
Ecco il cominicato:

«L’immaginazione al potere!», «Non è che un inizio!», «La bellezza è per strada!», «Diamo l’assalto al cielo!», «Prendete i vostri desideri per realtà!». Sono alcuni fra i più celebri slogan che hanno invaso le città d’Europa e del mondo nel Sessantotto. Proprio da una riflessione sui cinquant’anni dall’inizio di quella stagione di utopie e disillusioni prende il via a Torino "Vogliamo tutto!", un progetto condiviso fra il Polo del ‘900 e TPE - Teatro Piemonte Europa.
Il progetto "Vogliamo tutto!" è stato presentato al Polo del ‘900 dal direttore del Polo Alessandro Bollo, dal direttore di TPE Valter Malosti, da Matteo Bagnasco della Compagnia di San Paolo e dai due drammaturghi della compagnia ErosAntEros, Davide Sacco e Agata Tomšič.
L’obiettivo è mettere in comune l’esperienza di un luogo di memoria e produzione culturale come il Polo del ‘900, custode di grandi patrimoni storici che possono diventare uno straordinario giacimento da cui trarre ispirazione per la scrittura di nuovi testi, e la forza espressiva di un teatro come il TPE, con la sua vocazione a coniugare grandi temi e attenzione alla nuova drammaturgia.
Una partnership che il direttore del Polo del ‘900 Alessandro Bollo spiega così: «Questa collaborazione nasce con un duplice obiettivo: aprire sempre più gli archivi riuniti nel Polo del ‘900 e renderne accessibili i contenuti a un pubblico ancora più vasto, e capire come una somma di preziosi patrimoni archivistici possa diventare motore di nuove narrazioni e produttrice di nuovi significati. Questa co-produzione è stata una scommessa che nasce dall’evidenza che i materiali documentali custoditi dal Polo possano diventare strumento di narrazione per il teatro, come per altre forme di arte. In questo caso, siamo riusciti a dimostrare come sia possibile dar vita a una nuova e vivace produzione drammaturgica di impegno civile o legata alla storia del Novecento partendo proprio dalle fonti cartacee, iconografiche e audiovisive. L’idea iniziale di lavorare sul Novecento e l’impegno civile ha preso così forma in un progetto dal titolo “Dall’immaginazione al potere – 1968-69” coordinato dal Centro Piero Gobetti, che avrà portata biennale».
E il direttore di TPE, Valter Malosti: «La mia idea è di aprire il Teatro Astra al presente, perché il presente coinvolge la memoria delle proprie radici espressive. In un momento storico come questo è importante rapportarsi con un passato anche recente per avere la giusta consapevolezza del momento che stiamo vivendo. Con “Vogliamo tutto!” abbiamo voluto che due giovani creatori si confrontassero con quei materiali e con l’oggi. Ai temi del teatro civile dedichiamo anche gli spettacoli “Avevo un bel pallone rosso” con la storia della brigatista Mara Cagol letta come rapporto tra una figlia e il padre; “Terror”, un testo molto intenso ispirato a un ipotetico episodio di terrorismo politico contemporaneo; e il progetto “Primo Levi a Teatro” che chiuderà la stagione con numerose iniziative. Credo molto nell’importanza di dare visibilità agli archivi. Per questo intendo esporre e rendere visibile agli spettatori dell’Astra il ricchissimo archivio di Edoardo Fadini».
Primo frutto di questa collaborazione è la coproduzione dello spettacolo "Vogliamo tutto!" della compagnia ErosAntEros in scena da martedì 6 a domenica 11 novembre alla Sala ‘900 del Polo del ‘900 (via del Carmine 14). Gli emiliani ErosAntEros (Davide Sacco e Agata Tomšič) ne hanno messo a punto testi e contributi visuali consultando anche gli archivi cartacei, iconografici e audiovisivi conservati presso il Polo del ‘900.
Biglietti: intero 22 €, ridotto 15 €, under 26 10 € e in abbonamento TPE. Online su VivaTicket, alla biglietteria del Teatro Astra, presso InfoPiemonte e un’ora prima dello spettacolo al Polo del ‘900. Info e prenotazioni: www.fondazionetpe.it.
Mercoledì 7 novembre, al termine dello spettacolo (ore 20.15), è in programma "1968-2018 Non è che un inizio, la lotta continua!", conversazione con Davide Sacco e Agata Tomšič e Guido Viale, protagonista dei movimenti del Sessantotto a Torino e militante del gruppo Lotta Continua fino al 1976. L’ingresso è libero.
Altri appuntamenti sono pensati per arricchire il contesto di lettura e di interpretazione degli spettacoli in programma.

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