Passa ai contenuti principali

LOVERS RITROVA IL SORRISO

La direttrice di Lovers Irene Dionisio in alta uniforme
per la serata d'apertura (foto courtesy Maurizio Gelatti)
Tutto è bene quel che finisce bene. Irene Dionisio chiude il triennio della sua direzione a Lovers in un clima molto diverso dal tormentato esordio nel 2017. Mi sono perso la serata inaugurale, mercoledì scorso, ma chi c'era me l'ha descritta come molto allegra, ben riuscita, affollata e divertente, nella miglior tradizione del vecchio Tglff. Un amico mi ha mandato una foto della direttrice in grande spolvero per la première: stavolta ha pure azzeccato il vestito
Ieri, finalmente, sono riuscito ad andare al Massimo per verificare di persona, e ho trovato tutte le conferme che cercavo. Mi sono goduto un film molto piacevole - "Cubby" di Mark Blane e Ben Mankoff - e a seguire la scombiccherata incursione delle drag queen per festeggiare i venticinque anni del classicone "Priscilla, la regina del deserto"; il pubblico del Festival, tornato ad essere comunità, anche ieri affollava le sale; e la soddisfazione era evidente sui volti della gente di Lovers. Già l'anno scorso il Festival aveva ritrovato una certa serenità, e oggi le vecchie ferite sembrano completamente rimarginate. Purché non se ne aprano di nuove adesso, con il cambio di direzione

Il programma di oggi

Ecco il programma di oggi, fornito dall'ufficio stampa del Festival:

Ospite speciale della giornata di venerdì 26 a Lovers Film Festival è M¥ss Keta, che sarà in sala Cabiria alle 22.30 per l’evento speciale Young Loversin dialogo con il collettivo Motel Forlanini e con la Kiki Houseof Savoia sul libro Una donna che canta. Un viaggio alla scoperta di una delle eroine queer del momento e della sua crew. A seguire, la proiezione di Skate Kitchen di Crystal Moselle (USA, 2018, 100’) dalla selezione dell’ultimo Sundance: la storia dell’introversa Camille, la cui vita si incrocia con quelle di un gruppo di skater newyorkesi.
Ma il programma offre molti altri appuntamenti. Si comincia alle 10 al Circolo dei lettori, con Da un altro pianeta: incontro in cui Carolyn Christov-BakargievViola Lo MoroVeronica RaimoLucia Tralli e Tiziana Triana, moderate da Elsa Cuter, si interrogheranno se sia utopistico immaginare un mondo in cui le differenze di genere non siano più fonte di discriminazione e violenza (in collaborazione con DAMS TorinoSylvia Scarlett Gender Media Lab e Fondazione Circolo dei lettori).
Alle 11.30 al Cinema massimo in sala Soldati Queer Picture Show: presentazione della performance multimediale e interattiva che attraverso le arti visive, performative, di scrittura e audiovisive racconterà l’onda del New Queer Cinema. Il progetto è dell’associazione Àltera e nasce da un’idea di Irene Dionisio e Antonio Pizzo.
Isala Soldati alle 14.15Portraits con Alfredo D’Aloisio in arte (e in politica) Cohen (Italia, 2018, 50’) di Andrea Meroni e Enrico Salvatori, presenti in sala, che offre il ritratto di un grande artista. Dopo il film seguirà l’incontro Alfredo Cohen: l’arte e la storia in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici - Progetto Storia dell’Omosessualità.
In sala Cabiriaalle 18, una nuova proiezione anche per il Focus Pridein collaborazione con il Coordinamento Torino PrideAt The End of the Day di Kevin O’Brien (USA, 2018, 108'), in cui un professore cristiano e conservatore si ritrova infiltrato in un gruppo di supporto gay. Interverrà Alessandro Battaglia in dialogo con l’editorialista Simone Alliva.
Due i premi protagonisti della giornata: alle 16.30, Isala Rondolino sarà consegnato il premio Milkche il Festival assegna alle personalità che si sono distinte nella lotta per i diritti, Franco Grillini con un intervento coordinato da Simone AllivaA seguire la proiezione in anteprima speciale di State of Pride (USA, 2019, 70’) di Robert Epstein eJeffrey Friedman: un viaggio antropologico e sociale negli USA, 50 anni dopo la storica rivolta avvenuta la notte fra il 27 e il 28 giugno 1969 allo Stonewall Inn di New York.Alle 20.30, invece per il Premio Fuori in Sala Soldati il regista Ivan Silvestrini dialogherà con Irene Dioniso, Nicola Lagioia, Angelo PezzanaEnzo Cucco e Enrico Salvatori in occasione della proiezione del suo Come non detto (Italia, 2012, 85’)la storia della scelta di Mattia: confessare la sua omosessualità ai genitori oppure dire al fidanzato che non è un gay “libero” come gli ha sempre fatto credere?
Quasi in contemporanea alle 20.15 in sala Rondolino proseguono gli incontri di Fronte del Corpo, il confronto sui temi della rappresentazione femminile nel mondo dello spettacolo, che avrà come protagoniste Iaia Forte e Michela Murgia. Nella stessa sala alle 22.30, per la carte blanche di Giovanni Minerba, è invece in programma Riot di Jeffrey Walker (Australia, 2018, 105'), la storia vera dell’origine del gay pride come manifestazione fatta sfilando per strada. Alle 22.30, in sala Soldati, prosegue l’omaggio a Ira Sachs, presente in sala, con la proiezione del suo Love Is Strange (USA/Grecia/Brasile, 2014, 94’): dopo quarant’anni di convivenza Ben e George possono convolare a nozze tra mille difficoltà.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da