Ok, mancano due giorni al concerto in piazza Castello, e a questo punto mi pare scontato che le mie tre domande di Capodanno non otterranno risposte da chi sarebbe tenuto a darle. Nel frattempo abbiamo assistito alla gigantesca figura di emme del Comune di Roma che prima dà l'ok al Capodanno con Tony Effe e subito dopo se lo rimangia, dimostrando così di fare le cose alla membro di segugio senza manco sapere chi si mette in casa. Torino e Roma affratellate da incompetenza e faciloneria, insomma: ovvero - deandreianamente parlando - non solo nella capitale nascono i fiori del male. Per felice combinazione apprendo pure che a Milano da ben cinque anni il Comune non organizza Capodanni in piazza, e non mi sembra che i milanesi ne soffrano granché. Al che la domanda (un'altra domanda di Capodanno, e con questa fanno quattro...) mi è sorta spontanea: ma dove diavolo sta scritto che tra i doveri di una giunta comunale rientra pure l'organizzazione di pubbliche bisbocce capodannesche? Qualcuno ha calcolato qual è il costo per spettatore (soldi pubblici, neh) del concerto di San Silvestro? Come dicono gli acchiappaclik, la risposta vi sorprenderà. Così ho scritto l'articolo che potete leggere sul Corriere di oggi, oppure a questo link.
Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare. Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.
Come mai 900mila euro per fare festa in piazza si trovano subito, ma i soldi per rifare le strisce pedonali e tappare le buche nelle strade non si trovano mai? Misteri del bilancio comunale......
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