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LUCI (E QUALCHE OMBRA) NEL 2024 DEI MUSEI

Arrivano i bilanci di fine anno dei musei. Per cui ricevo e volentieri pubblico:

Oltre un milione di visitatori per il Museo Egizio, nell’anno del suo bicentenario. Nel 2024 sono stato 1.036.689 i visitatori, compresi i partecipanti agli eventi istituzionali, a fronte dei 1.061.157 ingressi nel 2023. Un risultato non scontato, vista la chiusura al pubblico del Museo di un mese, a cavallo tra giugno e luglio, per poter avviare i cantieri e altri lavori di riallestimento della Galleria dei Re e del Tempio di Ellesiya. Cantieri che hanno obbligato il museo a riorganizzare i percorsi di visita, a partire dallo scorso aprile. Il mese che ha registrato un maggiore afflusso di pubblico è stato marzo 2024 (con 117.678 visitatori, +19,3% rispetto all’analogo mese del 2023). L’incremento maggiore di visitatori, rispetto all’analogo mese dell’anno scorso, lo ha registrato novembre con 105.112 (+ 24% rispetto a novembre 2023), complice anche la celebrazione del bicentenario del Museo, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Solo in occasione del Festival 200, una notte bianca e due giorni di eventi e happening gratuiti in Museo a cavallo tra il 20 e il 22 novembre hanno fatto ingresso in Museo 23.004 persone.

Il Museo Nazionale del Cinema chiude l’anno superando le 818.000 presenze alla Mole Antonelliana (furono 775 mila nel 2023, NdG) e il 2024 si conferma come il miglior anno di sempre. È un risultato importante che premia sia la politica museale intrapresa sia il pubblico nazionale e internazionale (il risultato "premia il pubblico"? Semmai sarà il pubblico che con la sua presenza premia qualcosa o qualcuno... NdG) che continua a scegliere il Museo come una delle mete culturali più importanti in Italia.

I Musei Reali dichiarano 723.050 “biglietti emessi” nel 2024 (senza chiarire se a un’unica persona possono corrispondere più biglietti per visitare le mostre temporanee oltre alle collezioni permanenti) rispetto ai 623.659 del 2023.

La Fondazione Torino Musei chiude il 2024 con un bilancio estremamente positivo di oltre 658.000 presenze (573 mila nel 2023. NdG). Numeri in significativo aumento rispetto al 2023 che confermano l’interesse del pubblico per la Gam, il Mao, Palazzo Madama e Artissima e per le offerte di grande qualità proposte.
Nel 2024 ha preso concreto avvio, insieme alla nuova Direzione, il grande progetto di riqualificazione della Gam che, nonostante un mese di chiusura, ha staccato 290.354 biglietti
(184 mila nel 2023. NdG). Palazzo Madama ha accolto 243.733 visitatori (262 mila nel 2023. NdG) e 89.795 persone hanno visitato il Mao (ne dichiararono "quasi 100 mila" nel 2023. Si nota quindi una robusta ripresa della Gam, che riesce così a controbilanciare i sensibili cali degli altri due musei della Fondazione: il fenomeno non va sottovalutato. NdG).
A queste cifre vanno aggiunte le 34.200 presenze (stabili rispetto al 2023. NdG) di Artissima, quarta linea culturale della Fondazione Torino Musei, registrate nei quattro giorni di apertura della fiera tra ospiti, visitatori e professionisti del settore.

Gli ingressi totali singoli alla Venaria Reale nel corso del 2024 sono stati 526.798, più 17% di ingressi rispetto al 2023 (comprensivi di circa 25.000 ingressi per eventi esterni e istituzionali). I giorni di apertura sono stati 312 (causa chiusure in particolare durante il Ponte del 25 Aprile per l’organizzazione concomitante del G7). Numerosi visitatori dallo scorso 26 dicembre hanno anche colto la possibilità delle visite serali con gli eventi delle Sere di Natale alla Reggia (in corso fino al 6 gennaio), ammirando gli ambienti della Residenza addobbati secondo il clima natalizio e le mostre su Blake e Tolkien ospitate alle Sale delle Arti.


Il Mauto chiude l’anno con un totale di 388.222 visitatori, in aumento del 27% rispetto al 2023 quando i visitatori totali furono 305mila (e del 62% circa rispetto al 2022 quando i visitatori furono quasi 240mila). Il risultato conferma il trend di costante crescita dei numeri del Museo ed è in assoluto il migliore mai registrato nella storia dell’Ente dalla sua fondazione nel 1933.

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