L'Agis (Agenzia Generale dello Spettacolo) ha appena presentato un documento preparato con l'apporto di tecnici e rappresentanti delle varie categorie, tra cui il direttore dello Stabile, Fonsatti, in quanto presidente di Federvivo. Lo studio contiene una serie di proposte da sottoporre al Governo per impostare un ragionevole calendario di ripresa delle attività.
L'idea è di cominciare con il lavoro di produzione (tradotto: prove, magari da rendere pubbliche tramite lo streaming) per poi arrivare agli spettacoli veri e propri, con il pubblico, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Come avevo anticipato sul Corriere, già il 3 giugno si potrebbe tentare una prima sperimentazione: il Festival di Ravenna ha un progetto per andare in scena. E anche l'Arena di Verona starebbe studiando qualcosa. Durante la conferenza stampa di presentazione qualcuno s'è azzardato a immaginare che già nei mesi estivi si possano organizzare vari spettacoli all'aperto.
Mah. Per come la vedo io, mi sembra una pia illusione pensar di mettere in piedi in modo organico qualcosa di un certo rilievo nei prossimi mesi, a parte forse le arene cinematografiche all'aperto. E anche per l'autunno tra gli operatori non prevale l'ottimismo.
Per conto mio, sono molto perplesso su alcuni dei punti del documento: mi sembrano piuttosto difficili da realizzare, nella pratica. Ad esempio fatico a immaginare un'orchestra con i suonatori di strumenti a fiato isolati ciascuno nella sua gabbietta di plexiglass. Inoltre certi stratagemmi possono funzionare per la musica classica, ad esempio, e non per i concerti rock: e di sicuro non risolvere il problema dei problemi, ovvero la crisi profonda in cui sono precipitate le piccole realtà, soprattutto quelle private e i live-club, dove l'applicazione dei provvedimenti suggeriti è del tutto impossibile.
Ma di questi tempi non mi pare il caso di sottilizzare: forse ciò quanto si propone, viste le condizioni drammatiche dell'intero settore, è poco, ma il poco è sempre meglio che niente. Credo comunque che il documento sia una base di partenza su cui lavorare, e dunque ne riporto il testo integrale, a beneficio soprattutto degli addetti ai lavori.
1. Cronoprogramma ripresa delle attività di spettacolo
1. Cronoprogramma ripresa delle attività di spettacolo
Richiesta di un calendario di ripresa
delle attività di spettacolo dal vivo e delle proiezioni cinematografiche, differenziato per
tipologia architettonica (spazi aperti o edifici chiusi).
Tale calendario andrà rivalutato mese
per mese, prevedendo una revisione periodica che allenti le misure adottate
allineandole alla riduzione della curva epidemica e alla diminuzione del livello di rischio
sanitario nella Fase 2, con l’obiettivo di ristabilire condizioni di normalità nella Fase 3. Ipotesi di priorità cronologica di
riavvio del pubblico spettacolo, in relazione al potenziale rischio.
1 - Spettacoli, concerti, proiezioni
cinematografiche, manifestazioni all’aperto con strutture di accoglienza per il
pubblico (arene, festival, cinema, parchi, ecc.) con posti a sedere
2 - Manifestazioni all’aperto senza strutture di accoglienza per il pubblico (spettacoli urbani, teatro di strada, concerti bandistici, sfilate itineranti)
3 - Spettacoli al chiuso con posti a
sedere
4 - Altri spettacoli/manifestazioni
Facoltà (e non obbligo) di ciascun
organismo di ripartire con le attività di spettacolo aperte al pubblico (previa adozione delle
misure di sicurezza), in seguito ad autovalutazione della sostenibilità economico-finanziaria,
dell’equilibrio di bilancio e del contesto sociale nel bacino di utenza, con possibilità di
prosecuzione della fruizione degli ammortizzatori sociali, anche soltanto per alcuni uffici o reparti
aziendali.
NOTA: all’allegato 1 del Documento
tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2
nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione di aprile 2020, approvato dal Comitato
tecnico scientifico (CTS) istituito presso la Protezione Civile, è riportato che alle Attività
creative, artistiche e di intrattenimento di cui all’ATECO 90 è associata una classe di
aggregazione sociale di livello 4, ed una conseguente classe di rischio globale “basso”. In
considerazione della temporanea sospensione in essere delle attività
con pubblico, la classe di aggregazione, derivante principalmente
dalla presenza di
pubblico, potrebbe essere ad oggi
ridotta e riconducibile ad altri settori ai quali il DPCM del 27 aprile 2020 consente il riavvio,
come ad esempio il codice ATECO 59 (Attività di produzione cinematografica).
2A. Misure di sicurezza per l’attività
di pubblico spettacolo - Principi generali
Le misure dovranno essere definite
a livello nazionale, in maniera uniforme sui territori, con il fine prioritario
della tutela della salute collettiva e della sicurezza degli operatori a contatto con il pubblico
Le misure per regolare il settore
dovranno essere poche e molto chiare nell’interpretazione e
nell’attuazione e senza oneri aggiuntivi non sostenibili dagli operatori del settore dello spettacolo
Le misure non dovranno portare ad
un aggravio delle procedure amministrative inerenti i locali di pubblico
spettacolo
Sulla base delle misure definite,
ciascun organismo provvederà a sviluppare un proprio protocollo operativo di
sicurezza tenendo conto delle specificità disciplinari e di linee guida applicative emesse dalle
associazioni di categoria
Le misure dovranno cessare la loro
validità al termine dello stato emergenziale
2B. Misure di sicurezza per l’attività
di pubblico spettacolo - Proposte
Installazione dispenser di
soluzioni disinfettanti ad uso del pubblico
Predisposizione delle necessarie
comunicazioni, anche mediante apposizione di cartelli, che indichino le corrette
modalità di comportamento del pubblico con la prescrizione che il mancato rispetto
potrà contemplare l’interruzione del pubblico spettacolo, per motivi di sicurezza
sanitaria
Previsione di sistemi informativi e
divulgativi sul corretto uso e gestione dei dispositivi di protezione individuale, dove
previsti
Igienizzazione periodica dei servizi igienici e delle superfici che possono essere toccate dal pubblico e dagli operatori in circostanze ordinarie
Utilizzo da parte del personale di servizio a contatto con il pubblico di idonei DPI
Incentivazione della vendita di biglietti telematici e previsione di misure organizzative tali da garantire il rispetto del distanziamento interpersonale nella eventuale vendita di biglietti in loco prima dello spettacolo
Utilizzo da parte del personale di servizio a contatto con il pubblico di idonei DPI
Incentivazione della vendita di biglietti telematici e previsione di misure organizzative tali da garantire il rispetto del distanziamento interpersonale nella eventuale vendita di biglietti in loco prima dello spettacolo
Sistema di prenotazione e vendita
dei biglietti che garantisca una distribuzione a «scacchiera» del pubblico (un posto
sì, un posto no) come già previsto dal legislatore per la fruizione di mezzi di trasporto
collettivi (es. treni a lunga percorrenza)
Deroga dalla misure di
distanziamento per coppie e/o gruppi conviventi (sistemazione sui palchi e/o in alcuni settori della
platea e galleria), previa acquisizione di evidenza/dichiarazione dello stato di
convivenza durante il processo di emissione di biglietti
Raccomandazione al pubblico
dell’uso di una protezione del naso e della bocca (mascherina), anche di stoffa, da
declinarsi diversamente ove fosse una manifestazione all’aperto o al chiuso
Deroga dalla misura del
distanziamento interpersonale del pubblico per le organizzazioni che, volontariamente,
riterranno di obbligare all’uso di mascherina «chirurgica» gli spettatori,
eventualmente fornita dall’organizzatore, come già previsto
dai protocolli per la sicurezza sul
posto di lavoro e da alcune direttive regionali
Smart reception con eventuale
rilevazione all’ingresso della temperatura corporea degli spettatori con strumenti idonei
senza contatto (GDPR compliance) e respingimento degli spettatori con
temperatura oltre 37.5°
Realizzazione all’esterno dei
luoghi di spettacolo di corridoi di ingresso delimitati e verifica del mantenimento della
distanza di sicurezza nell’eventuale coda
Regolamentazione delle procedure di
ingresso ed uscita del pubblico con rafforzamento del servizio di sala al
fine di verificare il mantenimento delle misure di distanziamento
Nel caso di manifestazioni
temporanee in spazi non attrezzati e/o spazi con sedute mobili, nel rispetto delle regole
tecniche dei locali di pubblico spettacolo, possibilità (non obbligo) di riconfigurazione
temporanea della collocazione delle sedute al fine di garantire la distribuzione di queste
con un passo pari ad almeno un metro. Tale riconfigurazione per gli spazi già in
possesso di agibilità, dovrebbe essere oggetto di SCIA asseverata da professionista e non
sottoposta ad approvazione delle commissioni di vigilanza, anche per gli spazi con
capienza iniziale superiore ai 200 posti
Riduzione dell’entità del
servizio di vigilanza a cura dei VVF in relazione alla nuova capienza derivante dalle misure di
distanziamento del pubblico, in conformità ai parametri del DM n. 261 del 22/2/96,
previo invio di comunicazione di rettifica
temporanea della capienza alle
competenti commissioni di vigilanza, o in esito della SCIA asseverata di cui al precedente
punto
Riconfigurazione della modalità di
gestione del sevizio dei bar e degli altri servizi al pubblico, finalizzata a garantire il distanziamento interpersonale (es. servizio al tavolo)
3. Cronoprogramma ripresa delle
attività produttive
Rimozione sollecita della
sospensione delle attività produttive, con adeguato anticipo rispetto al calendario di
riavvio delle attività con pubblico, al fine di consentire la ripresa:
dei processi amministrativi e
gestionali delle organizzazioni culturali e dei servizi generali
delle attività di costruzione e
gestione di apparati scenotecnici, attrezzature e materiali di ausilio alle
manifestazioni
delle attività di produzione ed
esecuzione in assenza di pubblico, sia in vista del riavvio delle manifestazioni con
pubblico, che al fine della produzione di materiale fruibile attraverso canali
web, tv, ecc.
delle attività di residenza
creativa
dei processi di biglietteria e
relazione con il pubblico
Tale riavvio consentirebbe un
progressivo reimpiego delle maestranze e degli artisti, ma in ogni caso dovrebbe essere
mantenuta la possibilità di fruizione degli ammortizzatori sociali per le
organizzazioni che riterranno economicamente non
sostenibile la ripresa delle attività
con un pubblico ridotto e/o la gestione delle attività produttive con il distanziamento
interpersonale
Chiara differenziazione della
sospensione delle manifestazioni con pubblico, dalla possibilità di ripresa delle
attività produttive in assenza di pubblico, indipendentemente dal codice ATECO
dell’organizzazione, onde non ingenerare disallineamenti sulla base di gruppi e
classi ATECO aventi limitata afferenza all’effettiva attività svolta,
essendo i principali rischi del settore derivanti dal contatto con il pubblico, ad oggi non possibile
4. Misure di sicurezza per le attività
produttive
Applicazione negli organismi dello
spettacolo dei protocolli di sicurezza per i luoghi di lavoro per tutti i lavoratori, ospiti,
compagnie e fornitori, vigenti al momento del riavvio
delle attività
Definizione nell’ambito delle
singole organizzazioni di procedure operative per l’applicazione dei protocolli a
seconda dei contesti disciplinari (opera, prosa, musica, danza, circo contemporaneo, bande,
cinema), grazie al sistema di prevenzione interno (RSPP, Medico Competente, RLS, ecc.)
Ove previsto il rispetto della
misure di tutela primaria del distanziamento sociale da parte degli artisti (es. tramite
riduzione del numero di elementi in palcoscenico, in buca o in sala prova), a questi sarà
garantita la possibilità di non utilizzare mascherine, in relazione alle
specificità disciplinari
Per le attività artistiche, nel
caso di impossibilità del rispetto delle misure di distanziamento congiuntamente
all’impossibilità dell’uso di mascherine, si propone l’individuazione di una misura
compensativa che preveda un piano di test e monitoraggi periodici sotto vigilanza
medica, in attuazione di un protocollo da definirsi
a cura di esperti sanitari
Ove previste attività formative,
adesione al calendario nazionale / regionale di ripresa, nel rispetto delle specifiche
indicazioni che saranno emanate dalle autorità competenti, con possibile applicazione
della sopraindicata misura compensativa ove
la tipologia di disciplina lo rendesse
necessario (es. formazione professionale di professori d’orchestra, attori e
danzatori, scuole di danza, di musica e di recitazione).
5. Interventi pubblici di sostegno agli
organismi per la gestione del riavvio
Ammissibilità della spesa nella rendicontazione FUS e assegnazione di fondi integrativi di emergenza (art. 89 del DL 17 marzo 2020 n. 18 e s.m.i.) e di fondi specifici per il riavvio delle attività dovranno accompagnare la fase di ripartenza delle istituzioni e delle imprese che durerà almeno fino alla fine del 2021, in particolare per:
sostenere i maggiori costi connessi
con l’accoglienza e la
regolamentazione del pubblico
adeguamento tecnico e logistico
degli spazi teatrali aperti al pubblico
adeguamento edile, tecnico e
impiantistico dei backstage
effettuare gli interventi
straordinari e ordinari di igienizzazione
fornire i dispositivi di sicurezza
per i lavoratori e il pubblico (scanner, mascherine, gel igienizzante)
sostenere i costi di assistenza
medica e monitoraggio sanitario
compensare i minori ricavi da
bigliettazione
sostenere i maggiori costi per
investimenti in promozione,
comunicazione, azioni di audience
engagement
6. Proposte operative per le
produzioni liriche, sinfoniche e coreutiche e per la filiera della musica
Premessa
La premessa vuole favorire una chiara lettura della successiva Tabella di sintesi delle proposte operative temporanee per la realizzazione di spettacoli in luoghi all’aperto e di prove e spettacoli senza pubblico in luoghi al chiuso, che prende le mosse dall’esigenza di evidenziare l’impatto delle misure di tutela della salute pubblica correlate all’emergenza da Covid-19, rispetto alle specifiche modalità di svolgimento delle attività connesse alla produzione nel comparto della musica (dai teatri d’opera a tutte le diverse organizzazioni che operano nell’ambito della filiera della musica). L’obiettivo è trovare soluzioni al fine di rendere compatibili le diverse attività analizzate con le misure che prevedibilmente saranno adottate.
Sulla base dei Protocolli già disponibili per la ripresa delle attività nei luoghi di lavoro e a partire dalle principali misure da adottare nei confronti dei lavoratori e del pubblico (primariamente distanziamento interpersonale e utilizzo di DPI) il documento distingue le diverse tipologie di lavoratori coinvolti nelle fasi del processo di produzione individuando le situazioni che potranno determinarsi nella Fase 2: prove e attività interne in luoghi chiusi
ed in assenza di pubblico, prove e spettacoli all’aperto.
ORCHESTRA
Strumenti ad arco e percussioni: nessun problema ad attenersi a qualsiasi protocollo relativamente a distanza interpersonale e all’utilizzo di DPI (mascherine);
Strumenti a fiato: non sarà possibile l’uso della mascherina né durante le prove né durante gli spettacoli. Si potrebbe dunque ipotizzare un distanziamento interpersonale superiore a 1m. ed il ricorso all’impiego di pannelli divisori trasparenti con posizione variabile, di diverse dimensioni e spessori a seconda delle condizioni e necessità di utilizzo;
Professori d’orchestra posizionati in buca: difficile poter garantire distanziamento interpersonale di 1mt a meno di non prevedere un numero contenuto di elementi, con conseguenti limitazioni del repertorio realizzabile. Possibilità di compensare la misura del
distanziamento interpersonale attraverso l’uso delle mascherine, con la sola esclusione degli strumenti a fiato che però potrebbero mantenere il posizionamento dei pannelli divisori anche in buca.
CORO/CANTANTI/SOLISTI
Artisti del Coro e Cantanti: non sarà possibile l’uso delle mascherine, utilizzabili comunque in tutte le altre situazioni non strettamente connesse con la realizzazione dello spettacolo in palcoscenico; possibile utilizzo dei pannelli divisori in numerose situazioni, sia di prove che di spettacoli (ad esempio esecuzioni in forma di concerto o semiscenica).
CORPO DI BALLO
Tersicorei: possibile utilizzo di tutti i DPI e possibile distanziamento interpersonale solo in alcune condizioni come nella lezione in sala. Non è possibile escludere il contatto fisico tra i lavoratori sia durante le prove che durante gli spettacoli, tranne che nel caso di coreografie create appositamente sulla base di questo vincolo con esclusione dunque di tutto il repertorio classico e di gran parte di quello contemporaneo.
MIMI/FIGURANTI/COMPARSE
Possibile utilizzo dei DPI durante le prove e in tutte le altre situazioni non strettamente connesse con la realizzazione dello spettacolo in palcoscenico. Non sarà possibile garantire il distanziamento interpersonale e l’uso dei DPI durante lo spettacolo.
PERSONALE TECNICO
Laboratori di scenotecnica e di sartoria: possibile utilizzo di tutti i DPI, attività solitamente svolte in ambienti di lavoro ampi in cui i lavoratori possono indossare senza difficoltà guanti e mascherine; necessità di non rispettare distanza minima solo per brevi e particolari condizioni (quali le prove costumi).
Trucco e parrucco: possibile utilizzo di tutti i DPI; non assicurato il rispetto della misura del distanziamento interpersonale in numerose condizioni di lavoro (applicazione trucco, posizionamento parrucche, etc.).
PUBBLICO
La presenza di pubblico comporta esclusivamente un problema di tipo organizzativo (e certamente comporterà anche un significativo incremento di imprevisti costi di gestione: igienizzazione degli ambienti, formazione adeguata del personale, fornitura di DPI e presidi igienizzanti, incremento del personale dedicato all’accoglienza e alla gestione del pubblico).
Sarà possibile garantire in tutte le condizioni il rispetto delle misure di sicurezza previste adottando specifici protocolli declinati per le singole realtà, anche con la collaborazione degli RSPP e dei Medici competenti delle singole Istituzioni.
IN SINTESI, questo documento fornisce in forma di schema semplificato, ma dettagliato nelle casistiche analizzate, un quadro completo che identifica le specifiche categorie di lavoratori e individua per ciascuna situazione i problemi e al contempo le possibili soluzioni. Nel dettaglio, si ritiene particolarmente importante segnalare tutte quelle situazioni in cui l’adozione delle misure previste confligge con la stessa natura della prestazione lavorativa, situazioni che dunque richiedono una particolare attenzione e l’adozione di possibili deroghe in assenza delle quali non sarà possibile svolgere le attività specificatamente indicate. Resta inteso che i team creativi (specificatamente regia e scenografia) per quanto riguarda l’opera lirica e il teatro musicale in genere saranno sollecitati a creare particolari condizioni per assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza.
Premessa
La premessa vuole favorire una chiara lettura della successiva Tabella di sintesi delle proposte operative temporanee per la realizzazione di spettacoli in luoghi all’aperto e di prove e spettacoli senza pubblico in luoghi al chiuso, che prende le mosse dall’esigenza di evidenziare l’impatto delle misure di tutela della salute pubblica correlate all’emergenza da Covid-19, rispetto alle specifiche modalità di svolgimento delle attività connesse alla produzione nel comparto della musica (dai teatri d’opera a tutte le diverse organizzazioni che operano nell’ambito della filiera della musica). L’obiettivo è trovare soluzioni al fine di rendere compatibili le diverse attività analizzate con le misure che prevedibilmente saranno adottate.
Sulla base dei Protocolli già disponibili per la ripresa delle attività nei luoghi di lavoro e a partire dalle principali misure da adottare nei confronti dei lavoratori e del pubblico (primariamente distanziamento interpersonale e utilizzo di DPI) il documento distingue le diverse tipologie di lavoratori coinvolti nelle fasi del processo di produzione individuando le situazioni che potranno determinarsi nella Fase 2: prove e attività interne in luoghi chiusi
ed in assenza di pubblico, prove e spettacoli all’aperto.
ORCHESTRA
Strumenti ad arco e percussioni: nessun problema ad attenersi a qualsiasi protocollo relativamente a distanza interpersonale e all’utilizzo di DPI (mascherine);
Strumenti a fiato: non sarà possibile l’uso della mascherina né durante le prove né durante gli spettacoli. Si potrebbe dunque ipotizzare un distanziamento interpersonale superiore a 1m. ed il ricorso all’impiego di pannelli divisori trasparenti con posizione variabile, di diverse dimensioni e spessori a seconda delle condizioni e necessità di utilizzo;
Professori d’orchestra posizionati in buca: difficile poter garantire distanziamento interpersonale di 1mt a meno di non prevedere un numero contenuto di elementi, con conseguenti limitazioni del repertorio realizzabile. Possibilità di compensare la misura del
distanziamento interpersonale attraverso l’uso delle mascherine, con la sola esclusione degli strumenti a fiato che però potrebbero mantenere il posizionamento dei pannelli divisori anche in buca.
CORO/CANTANTI/SOLISTI
Artisti del Coro e Cantanti: non sarà possibile l’uso delle mascherine, utilizzabili comunque in tutte le altre situazioni non strettamente connesse con la realizzazione dello spettacolo in palcoscenico; possibile utilizzo dei pannelli divisori in numerose situazioni, sia di prove che di spettacoli (ad esempio esecuzioni in forma di concerto o semiscenica).
CORPO DI BALLO
Tersicorei: possibile utilizzo di tutti i DPI e possibile distanziamento interpersonale solo in alcune condizioni come nella lezione in sala. Non è possibile escludere il contatto fisico tra i lavoratori sia durante le prove che durante gli spettacoli, tranne che nel caso di coreografie create appositamente sulla base di questo vincolo con esclusione dunque di tutto il repertorio classico e di gran parte di quello contemporaneo.
MIMI/FIGURANTI/COMPARSE
Possibile utilizzo dei DPI durante le prove e in tutte le altre situazioni non strettamente connesse con la realizzazione dello spettacolo in palcoscenico. Non sarà possibile garantire il distanziamento interpersonale e l’uso dei DPI durante lo spettacolo.
PERSONALE TECNICO
Laboratori di scenotecnica e di sartoria: possibile utilizzo di tutti i DPI, attività solitamente svolte in ambienti di lavoro ampi in cui i lavoratori possono indossare senza difficoltà guanti e mascherine; necessità di non rispettare distanza minima solo per brevi e particolari condizioni (quali le prove costumi).
Trucco e parrucco: possibile utilizzo di tutti i DPI; non assicurato il rispetto della misura del distanziamento interpersonale in numerose condizioni di lavoro (applicazione trucco, posizionamento parrucche, etc.).
PUBBLICO
La presenza di pubblico comporta esclusivamente un problema di tipo organizzativo (e certamente comporterà anche un significativo incremento di imprevisti costi di gestione: igienizzazione degli ambienti, formazione adeguata del personale, fornitura di DPI e presidi igienizzanti, incremento del personale dedicato all’accoglienza e alla gestione del pubblico).
Sarà possibile garantire in tutte le condizioni il rispetto delle misure di sicurezza previste adottando specifici protocolli declinati per le singole realtà, anche con la collaborazione degli RSPP e dei Medici competenti delle singole Istituzioni.
IN SINTESI, questo documento fornisce in forma di schema semplificato, ma dettagliato nelle casistiche analizzate, un quadro completo che identifica le specifiche categorie di lavoratori e individua per ciascuna situazione i problemi e al contempo le possibili soluzioni. Nel dettaglio, si ritiene particolarmente importante segnalare tutte quelle situazioni in cui l’adozione delle misure previste confligge con la stessa natura della prestazione lavorativa, situazioni che dunque richiedono una particolare attenzione e l’adozione di possibili deroghe in assenza delle quali non sarà possibile svolgere le attività specificatamente indicate. Resta inteso che i team creativi (specificatamente regia e scenografia) per quanto riguarda l’opera lirica e il teatro musicale in genere saranno sollecitati a creare particolari condizioni per assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza.
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