Torino, antica capitale della moda, avrà un museo interamente dedicato ai tessuti. In realtà sarà soprattutto una "banca dati" a disposizione di designer e stilisti, che raccoglierà la collezione di oltre 40 mila tessuti creati nel corso della sua trentennale carriera da Silvia Pagliai. I tessuti, conservati in 1200 scatoloni che occupano 200 metri quadrati della sede del nuovo museo, uno stabile in via Bertola angolo corso Palestro, saranno scannerizzati con un un software innovativo messo a punto dal Politecnico. L'iniziativa, intitolata "Universo Tessuto", nasce per iniziativa di Consolata Pralormo, che l'ha annunciata in anteprima ieri sera in occasione di un incontro organizzato dall'associazione Amici di Villa della Regina, e verrà ufficialmente presentata martedì 18 novembre alle 11 all'Unione Industriale. L'intera operazione, sostenuta da contributi privati, parte
dalla riscoperta del passato “creativo” di Torino, fatto di archivi
tessili, collezioni di atelier, collezioni private (con specifici
disegni, idee innovative,
grafiche differenti), con lo scopo di conservarlo e farlo conoscere alle scuole, ai giovani, a tutti
coloro che vogliono avvicinarsi al settore del design.
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
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