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MUSEO DEL CINEMA: RENDA CONSIGLIERE, MILANI VERSO LA PRESIDENZA

Laura Milani entra al Museo del Cinema: avrà la presidenza?
Oggi proprio non mi va di esibirmi, ma l'urgenza della cronaca mi impone di pubblicare lestamente il comunicato congiunto di Regione e Comune che annuncia la nomina dei rappresentanti dei due enti nel Comitato di gestione del Museo del Cinema.
La Regione Piemonte e la Città di Torino hanno nominato rispettivamente Laura Milani e Gaetano Renda quali componenti del Comitato di gestione della Fondazione Maria Adriana Prolo – Museo Nazionale del Cinema in rappresentanza dei due enti.
Queste nomine, sottolineano gli assessori alla Cultura Parigi e Leon, rafforzano la composizione del Comitato di gestione e permetteranno di procedere con la definizione della governance del Museo del Cinema e garantire lo sviluppo di questa importante istituzione culturale torinese.
Come previsto dallo statuto della Fondazione, i due componenti del Comitato di Gestione dureranno in carica tre anni.

Gaetano Renda, un veterano del cinema torinese

Gaetano Renda
Gaetano Renda è una figura storica del cinema torinese: nell'ambiente dalla metà degli Anni Settanta, gestore di sale (dagli inizi al Cabiria di Moncalieri fino a spazi cinefili come Centrale, Fratelli Marx e Due Giardini), produttore, già vicepresidente Aiace, oggi animatore del circuito Slow Cinema. Si ritiene abbia simpatie di sinistra, ma è soprattutto un tipo molto indipendente, spesso critico verso il sistema del cinema a Torino. La sua designazione da parte della giunta Cinquestelle ci sta tutta.

Da Damilano a Milani

Su Laura Milani so poco: è presidente di Contemporary Design Torino, direttrice dello Iaadideatrice della "Scuola Possibile" con la benedizione di Marco "Robedikappa" Boglione, e molto amica di Antonella Parigi. Al netto delle pudìche finzioni di improbabili bandi e della votazione a norma di Statuto (articolo 9) da parte del Comitato di gestione, è consuetudine che la Regione indichi il presidente del Museo, e il Comune il direttore. Quindi, se tale consuetudine verrà rispettata, è evidente che toccherà alla Milani di succedere a Paolo Damilano, il cui mandato era scaduto, insieme con l'intero Comitato di gestione, il 5 maggio scorso. Damilano, come previsto, non viene riconfermato; in compenso, ha già ottenuto la conferma alla presidenza di Film Commission, per cui porta a casa un onorevole pareggio.
Il Comitato di gestione uscente era formato da Annapaola Venezia e Paolo Del Brocco, rispettivamente per Fondazione Crt e Gtt, chiamati a fine dicembre a rimpiazzare i dimissionari Cacciapuoti e Sordella, da Giorgia Valle per Compagnia di San Paolo e per il Comune da Alberto Mittone, che ultimamente mi sembrava piuttosto a disagio. Ovviamente il rappresentante della Regione era Paolo Damilano, i cui rapporti con l'assessore Parigi da ultimo non sono stati dei migliori.
Adesso spero che qualcuno si decida a dire una parola definitiva sulla questione del direttore: al momento la carica è vacante a seguito dei noti pastrocchi, ed è retta (pro tempore?) da Donata Pesenti. Se lorsignori rinunceranno alla finzione del bando - l'altra volta s'è risolto in una memorabile figura dimmerda - la decisione sarà nelle mani del Comune. Quindi risalirebbero le azioni di Daniele Tinti; quelle della Pesenti le vedo un po' in ribasso, dopo l'intemerata contro i tagli al contributo comunale.

Una mostra bestiale

Intanto il Museo si dà un gran daffare: stamattina, alla vigilia del debutto di Lovers Film Festival, alla Mole c'è stata la presentazione della nuova mostra del Museo, "Bestiale!", dedicata agli animali protagonisti sullo schermo e curata dalla Pesenti e da Davide Ferrario. La curatela di Donata Pesenti è un dato di cui prendere nota, perché ne conferma le ambizioni. 
Io alla presentazione non ci sono andato, avevo da fare fuori città: mi sono perso qualcosa, perché in conferenza stampa c'era pure Fripon, il cagnone di "Belle & Sebastien". Un vero caravanserraglio, insomma. 
In quanto assente non ho potuto domandare quanto costi la mostra. Va da sé che in mia assenza non lo ha domandato nessuno. Ho sentito dire che siamo alquanto al di sopra dei costi standard per le mostre della Mole, in genere attorno ai 200 mila euro. Ho pertanto chiesto lumi all'ufficio stampa. Ecco la risposta: "La mostra è costata 333.015 euro e di questi 50.000 euro sono stati coperti dagli sponsor, quindi il costo effettivo è di 283.015 euro. L’incasso stimato per la durata della mostra (14 giugno 2017 – 8 gennaio 2018) supererà ampiamente il costo della mostra".
Paolo Damilano ha approfittato della conferenza stampa per dichiarare che nei "primi sei mesi del 2017" (in realtà credo si tratti dei primi cinque, dato che siamo soltanto a metà giugno...) il Museo ha avuto 20 mila visitatori in più rispetto allo stesso periodo del 2016.

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