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NAVELLO: "CI PENSO SU". MA E' DIFFICILE CHE SI RICANDIDI

Addio in gloria: dopo dieci anni Beppe Navello saluta il TPE, applaudito dalla presidente Maddalena Bumma e dai suoì attori
Causa fatti miei, l'altro giorno non ho avuto il tempo per riferire le dichiarazioni di Beppe Navello, direttore uscente di TPE-Teatro Piemonte Europa, durante la presentazione del cartellone 2017/18. Rimedio in ritardo per scrupolo cronistico.
Come vi avevo anticipato, Beppe Navello ha intenzione di lasciare. E' al termine del terzo mandato e dirige il TPE fin dalla fondazione nel 2007. Navello ha detto di "non avere ancora deciso" se partecipare al bando per il nuovo direttore, che si chiude fra pochi giorni, il 20 giugno. Fa capire di essere orientato a non ricandidarsi. Posso capirlo: lavorare in un teatro che dipende in larga parte dal sostegno pubblico oggi come oggi è una sofferenza continua.  Navello sottolinea le difficoltà crescenti che oggi il TPE deve affrontare, come ogni istituzione culturale sovvenzionata dagli enti pubblici: "In dieci anni di vita del TPE - dice - i contributi sono diminuiti del 54 per cento, e con l'attuale sistema i tagli li scopri a fine anno, quando i soldi sono già stati spesi". Navello nega però che la sua decisione dipenda dalle difficoltà economiche che il TPE ha affrontato quest'anno, e si mostra ottimista: afferma infatti che nel 2016 il bilancio ha perso il 7,34% ma già nella prossima stagione dovrebbe tornare in pareggio.

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