Ieri in Consiglio comunale hanno discusso l'interpellanza presentata dal Crociato Padano Fabrizio Ricca a proposito della conservazione dei tessuti dipinti della galleria himalaiana del Mao.
Essendo in vacanza non potevo assistere - e ovviamente non me ne dolgo.
Un mio simpatico "corrispondente" ha tuttavia provveduto a inviarmi un succinto resumé della discussione. Lo pubblico per completezza di cronaca. Sottolineo che, non essendo presente in aula, non posso garantire l'assoluta attendibilità del report: è noto che io mi fido soltanto di me stesso. E ancora.
A quanto mi si riferisce, comunque, la Leon ha rassicurato Ricca sullo stato delle opere, esibendo la relazione di una restauratrice interpellata per l'occasione, e l'ha invitato (sospetto ironicamente) a mettersi in contatto con lei qualora avesse ulteriori informazioni o nuovi elementi. Leon ha concordato con la richiesta di Ricca di discutere la faccenda in commissione, allargando l'invito alla soprintendente Papotti e al direttore del Mao Biscione.
Ricca ha replicato contestando l'opportunità che una restauratrice, Cinzia Oliva, che ha lavorato con il Mao e la Fondazione Musei, sia stata chiamata per una perizia che dovrebbe essere super partes (e questa mi pare un po' estrema: dal curriculum della Oliva risulta che ha lavorato con mezzo mondo, il che è semmai prova di affidabilità. Ma vabbé, in politica vale tutto, ormai).
Poi Ricca ha domandato se ci fossero perizie precedenti con cui fare un confronto: l'assessore ha risposto che ci sono, e s'è impegnata ad esibirle. Spero presto.
Quindi Ricca ha ribadito che, se pure oggi gli oggetti sono in buono stato, "nove anni fa si presentavano in condizioni migliori, con colori più brillanti" (nota a margine: stento a immaginare Ricca che nove anni fa visita il Mao, vede i tessuti tibetani e ne rimane impressionato a tal punto da conservarne ancora oggi vivida memoria).
Infine, poiché la Leon ha dichiarato che le "rotazioni" delle opere esposte non si sono fatte perché non ce n'era bisogno, Ricca l'ha invitata a mettersi d'accordo con il direttore Biscione che in una dichiarazione a Repubblica ha affermato che erano state eseguite, riferendosi - sostiene Ricca - proprio agli oggetti in questione, e non alle collezioni "in generale", come detto dalla Leon nella sua replica.
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