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SENZA PAROLE: VIEW E' ENORME MA I BANFONI NON CAPISCONO

Piaciuto "Madagascar"? Beh, la produttrice del film, Mireille Soria, oggi presidente di Paramount Animation, arriva a Torino. Per View Conference
La notizia del giorno è che Marco Giusta, dal 2016 assessore comunale alle Politiche giovanili, alle Politiche per le famiglie, ai Diritti, ai Beni comuni, al Decentramento e periferie, nonché ai Servizi cimiteriali e ai Bagni pubblici, fino al 2016 è vissuto a Vladivostok.
Piaciuto "Jurassic Park"? Beh, Dennis Muren, che fu l'autore degli effetti
speciali di quel film. arriva anche lui Torino. Per View Conference
Lo deduco dall'intervento di Giusta, stamattina alla presentazione di View Conference. L'assessore, magnificando l'assai simbolico sostegno del Comune all'evento, ha raccontato di averne scoperto l'esistenza (dell'evento, non del sostegno del Comune...) appunto nel 2016, quando la creatrice di View, Maria Elena Gutierrez, gliene parlò appassionatamente incontrandolo per caso a Saint Vincent. Marco Giusta confessa che in quell'occasione aveva bevuto "un paio di bicchieri di troppo" e - ammette - sul momento non capì bene di che cosa si trattasse: poi, saviamente, s'informò, scoprendo con ammirata meraviglia quanto sia importante e straordinaria View Conference.
Piaciuto "Ratatouille"? Beh, lo sceneggiatore e premio
Oscar Jan Pinkava arriva a Torino. Per View Conference
Ora: dal 21 al 26 ottobre si terrà la diciannovesima edizione di View Conference. View esiste, e si fa a Torino, da diciannove anni. Ma l'assessore alle Politiche giovanili e via dicendo fino ai Servizi cimiteriali e ai Bagni pubblici ne scopre l'esistenza "per caso" appena due anni fa, senza neppur capire bene di che cazzo gli stiano parlando. 
Dato che Giusta è un uomo intelligente e informato, non posso che dedurre che fino al 2016 non è vissuto a Torino, ma in un'altra città. Una città dove non leggono non dico i giornali torinesi, ma neppure Variety, dato che il maggior giornale di spettacolo del pianeta si occupa spesso di View come di un evento di richiamo mondiale. Ne deriva pertanto che Giusta è vissuto fino al 2016 in una città molto lontana e molto isolata. Vladivostok mi sembra un'ipotesi ragionevole. Tanto più che Torino ha una lunga tradizione di pubblici amministratori residenti in quella ridente località sull'Oceano Pacifico.
L'assessore ai Diritti e ai Rovesci non si deprima: chi è venuto prima di lui, pur abitando a Torino non era più informato di lui su View, né più pronto a recepire il concetto. Da diciannove anni - ripeto: diciannove - la direttrice di View, Maria Elena Gutierrez, porta a Torino "una lussureggiante sfilata di premi Oscar e tycoon degli studios più importanti del mondo, di maghi del digitale e di esperti internazionali": e mi autocito, e sono stufo marcio di ripetere a questi zucconi che cosa è View e quanto è rilevante a livello globale.
Piaciuto "Il cavaliere oscuro"? Beh, Hans Zimmer, l'autore di questa
e di altre 150 colonne sonore, arriva a Torino. Per View Conference
No, sul serio: prima di scrivere questo post sono andato a rileggermi quelli degli anni passati, e sembrano fatti col copia-incolla. Su questo blog, fin dal 2014, racconto ad ogni ottobre la solita storia: Maria Elena Gutierrez porta a Torino personalità di peso incredibile, ideatori e produttori di film blockbuster, registi e creativi, geni del cinema digitale e del gaming, art director, sceneggitori, esperti di effetti visivi, gente che sbanca ai botteghini, muove miliardi di dollari e crea l'immaginario contemporaneo; molti vengono addirittura a spese loro, attratti dalla reputazione di View e dall'opportunità di incontri ad alto livello che offre; e il loro coinvolgimento con il pubblico (in conferenze, workshop, colloqui aperti) e con gli altri addetti ai lavori genera cultura, affari, occasioni formative, opportunità occupazionali, promozione del territorio. Ma quei quattro saputelli che pretendono di governarci manco li cagano, manco se ne accorgono
E manco si danno la pena di sostenere economicamente una così straordinaria occasione per la città. Nel 2014 il Comune fassiniano concedeva a View un contributo (meglio, un'elemosina) di seimila euro, e la Regione non andava oltre i diciottomila, per un evento che già allora ne costava almeno trecentomila, e viveva grazie al sostegno delle solite Fondazioni bancarie e degli sponsor, che notoriamente sono meno fessi dei politici. 
Piaciuto "The breadwinner"? Beh, la regista, già candidata
all'Oscar, Nora Twomey arriva a Torino. Per View Conference
Quattro anni dopo, e con un Comune governato dalla giunta del cambiamento e dell'innovazione, la situazione è la seguente: Comune e Regione hanno firmato con View una  "convenzione", e in concreto la Regione ha coinvolto View nel progetto "Distretto dell'animazione" e ha gradualmente aumentato il suo impegno economico fino a 40 mila euro; mentre il Comune, a conferma delle mirabolanti promesse della Maiunagioia banfate in conferenza stampa nell'ottobre 2016, ha compiuto nel 2017 l'erculeo sforzo di innalzare il munifico contributo di ben duemila euro, portandolo da seimila a ottomila. Confermati quest'anno. Fantastico. Ottomila euro: meno di quanto elargito in media per ciascun "progetto" (bah, progetto...) di Jazz per la Città, quegli irrinunciabili concertini "off" che tanto hanno inciso sull'immagine di Torino nel mondo. 
I seimila euro di Filura, gli ottomila di Chiarabella, sono un simbolo, una metafora: lo specchio di una città provinciale e cieca, sgovernata da una politica ancor più cieca e provinciale, senza gusto, senza cultura, senza visione. Gente che non riesce neppure a capire che cosa esattamente sia View, neanche a spiegarglielo con i disegnini; che non ne coglie le potenzialità; e che preferisce puntare le già scarse risorse pubbliche su pompose baggianate imbellettate con ridicoli titoli in un maccheronico inglese da italians in gita aziendale all'estero.
Piaciuto "Matrix"? John Gaeta, che ha sviluppato le tecnologie in realtà mista
per i tre film della saga, arriva a Torino. Ovviamente per View Conference
Manco a farlo apposta, l'assessore Giusta nel suo succoso intervento in conferenza stampa si è compiaciuto che View si tenga negli stessi giorni della "Japan Week". Tipo che la finale di Champions si gioca lo stesso giorno del torneo di scopone al Bar dello Sport. Che ci importa di Ronaldo noi ci abbiamo Giapanvuik...
Scusatemi, però 'ste cose mi mandano ai matti. Avere un tesoro e manco accorgersene è la quintessenza della stupidità autolesionista.
E poi i nostri prodi amministratori mi tengono il muso quando scrivo che non mi fido di loro e mi fido molto di più dei privati; e c'è pure il saputello che ha il coraggio di frignare perché "i privati non investono a Torino". Gesù, fate luce.
Intanto, se View non è morta in fasce e si fa da diciannove anni il merito è delle Fondazione bancarie, che i soldi li hanno sempre dati, con sufficiente generosità e abbondante lungimiranza. Insieme con le sponsorizzazioni, i denari di Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt - oggi il totale supera i 350 mila euro - sono la linfa di View; ma da quest'anno il contributo più importante sono gli spazi delle Ogr, che Fondazione Crt mette a disposizione per regalare finalmente a View una sede straordinaria come straordinaria è la manifestazione. Accetto scommesse: prima o poi le Ogr ce le ritroviamo in qualche film Marvel o Pixar, mi pare difficile che i creativi di Hollywood e i boss degli studios non ne rimangano impressionati.
Morale: due progetti d'innovazione per Torino uniscono le forze per andare verso il futuro. 
Indietro, attori di ieri, restano lorsignori a baloccarsi con i loro festivalini da strapaese.

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