Ieri è stata una giornata di fretta, tra nomine e commissioni ho avuto tanto da scrivere, così ho lasciato indietro un po' di cose. Intanto, devo chiedere perdono a chi mi chiedeva un parere sul ritorno di Steve Della Casa al Tff: ho scritto un commento per il Corriere, dovrebbe uscire domani, e a quello vi rimando.
Intanto, qui pubblico un articolo, uscito - sempre sul Corriere - ieri mattina e pertroppo non disponibile on line, a proposito di una questione che ha fatto un po' discutere negli ambienti del Regio, e che ho provato a chiarire verificando i fatti e facendo le conseguenti domande all'assessore Purchia.
Dal 14 al 22 maggio scorso il Regio portò in scena una “Traviata” con l'allestimento del San Carlo di Napoli, per la regia di Lorenzo Amato.
Dal 12 al 26 marzo il Regio ha in cartellone una “Norma” nell'allestimento del San Carlo di Napoli, per la regia di Lorenzo Amato.
Il 15 gennaio il Regio presenterà al Conservatorio, per il programma di “Regio Metropolitano”, un concerto diretto da Alvise Casellati.
L'assessore alla Cultura Rosanna Purchia, già commissario del Regio, è l'ex sovrintendente del San Carlo di Napoli.
Lorenzo Amato è figlio di Giuliano Amato – già presidente del consiglio, giudice costituzionale, giurista esimio – e gode (malignano i maligni ambienti della lirica) dell'amicizia del potente direttore generale del ministero della Cultura Salvo Nastasi, amico anche di Rosanna Purchia.
Alvise Casellati è figlio della presidente del Senato (e papabile presidente della Repubblica) Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Ultima notazione: alcuni autorevoli critici che ho consultato esprimono giudizi tiepidi – nel migliore dei casi - sia sulla “Norma” del San Carlo, sia su Alvise Casellati come direttore d'orchestra.
Beh, ammetterete che 'sta sfilza di “figli di” e “amici di” e “ex di”, nel suo insieme fa certa impressione, e autorizza qualche interrogativo.
Ora. Infelici i figli dei potenti, le cui carriere saranno sempre avvelenate dai sospetti dei malevoli. E infelice quel paese avvelenato dalla cultura del sospetto. Non confondiamo le coincidenze con gli indizi, e gli indizi con le prove. Però tante coincidenze impongono decenti spiegazioni. Ancor più al Regio, che oggi di tutto ha bisogno, fuor che di nuove ombre. A mio modesto avviso, sarebbe saggio evitare di prestare il fianco a illazioni di alcun genere. Ma tant'è. Ciascuno ragiona con la sua testa, e a me non resta che chiamare Rosanna Purchia, e chiederle conto delle coincidenze del Regio. Risponde senza tentennamenti.
“La cosa è molto più trasparente di quello che qualcuno vuol far credere. “Traviata” e “Norma” ci arrivano per un gesto di generosità del San Carlo di dare una mano a un altro teatro in difficoltà: quei due allestimenti – firmati, le faccio notare, da Enzo Frigerio e Franca Squarciapino, due premi Oscar – nascono da un accordo che strinsi con il San Carlo con lo scopo di ridurre i costi artistici: non ci costano quasi niente, mi vergogno a dire la cifra”.
La dica lo stesso.
“Ventimila euro tutti e due”.
Sì, è poco. Però il Regio ha già in magazzino un bell'allestimento di “Traviata”...
“Sì, ma i tempi tecnici per montarlo erano eccessivi”.
Mi dica invece di Casellati.
“Alvise Casellati è un degnissimo direttore”.
Ho sentito degli esperti, e il loro giudizio non è così positivo...
“Per carità, non è Muti, non è Mehta, ma è migliore di tanti altri che sono passati di recente al Regio”.
Ok, sui giudizi critici non mi permetto di esprimermi. Parliamo di Lorenzo Amato, e dell'amicizia di Nastasi.
“Ma no, non c'entra nulla, Lorenzo Amato e Alvise Casellati lavorano in tutti i teatri d'Italia, e non solo d'Italia, controlli pure...”.
Solertemente controllo.
Lorenzo Amato, mi ricorda Wikipedia, ebbe una breve popolarità negli anni Novanta per aver partecipato alla serie tv “I ragazzi del muretto”; in seguito si è dedicato al teatro, alla regia e alle consulenze artistiche, e il suo curriculum su Linkedin lo colloca dal 1999 al 2007 al Festival “I Concerti di Capri”, dal 2007 al 2012 al teatro comunale di Salerno, dal 2013 al 2014 al Massimo di Palermo e dal 2016 a oggi al San Carlo.
Nel curriculum di Alvise Casellati compaiono direzioni per il Maggio Musicale, il Carlo Felice, il Verdi di Trieste, il Petruzzelli, La Fenice, il Teatro Filarmonico di Verona, nonché per un festival estivo al Central Park di New York.
Intanto, qui pubblico un articolo, uscito - sempre sul Corriere - ieri mattina e pertroppo non disponibile on line, a proposito di una questione che ha fatto un po' discutere negli ambienti del Regio, e che ho provato a chiarire verificando i fatti e facendo le conseguenti domande all'assessore Purchia.
Dal 14 al 22 maggio scorso il Regio portò in scena una “Traviata” con l'allestimento del San Carlo di Napoli, per la regia di Lorenzo Amato.
Dal 12 al 26 marzo il Regio ha in cartellone una “Norma” nell'allestimento del San Carlo di Napoli, per la regia di Lorenzo Amato.
Il 15 gennaio il Regio presenterà al Conservatorio, per il programma di “Regio Metropolitano”, un concerto diretto da Alvise Casellati.
L'assessore alla Cultura Rosanna Purchia, già commissario del Regio, è l'ex sovrintendente del San Carlo di Napoli.
Lorenzo Amato è figlio di Giuliano Amato – già presidente del consiglio, giudice costituzionale, giurista esimio – e gode (malignano i maligni ambienti della lirica) dell'amicizia del potente direttore generale del ministero della Cultura Salvo Nastasi, amico anche di Rosanna Purchia.
Alvise Casellati è figlio della presidente del Senato (e papabile presidente della Repubblica) Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Ultima notazione: alcuni autorevoli critici che ho consultato esprimono giudizi tiepidi – nel migliore dei casi - sia sulla “Norma” del San Carlo, sia su Alvise Casellati come direttore d'orchestra.
Beh, ammetterete che 'sta sfilza di “figli di” e “amici di” e “ex di”, nel suo insieme fa certa impressione, e autorizza qualche interrogativo.
Ora. Infelici i figli dei potenti, le cui carriere saranno sempre avvelenate dai sospetti dei malevoli. E infelice quel paese avvelenato dalla cultura del sospetto. Non confondiamo le coincidenze con gli indizi, e gli indizi con le prove. Però tante coincidenze impongono decenti spiegazioni. Ancor più al Regio, che oggi di tutto ha bisogno, fuor che di nuove ombre. A mio modesto avviso, sarebbe saggio evitare di prestare il fianco a illazioni di alcun genere. Ma tant'è. Ciascuno ragiona con la sua testa, e a me non resta che chiamare Rosanna Purchia, e chiederle conto delle coincidenze del Regio. Risponde senza tentennamenti.
“La cosa è molto più trasparente di quello che qualcuno vuol far credere. “Traviata” e “Norma” ci arrivano per un gesto di generosità del San Carlo di dare una mano a un altro teatro in difficoltà: quei due allestimenti – firmati, le faccio notare, da Enzo Frigerio e Franca Squarciapino, due premi Oscar – nascono da un accordo che strinsi con il San Carlo con lo scopo di ridurre i costi artistici: non ci costano quasi niente, mi vergogno a dire la cifra”.
La dica lo stesso.
“Ventimila euro tutti e due”.
Sì, è poco. Però il Regio ha già in magazzino un bell'allestimento di “Traviata”...
“Sì, ma i tempi tecnici per montarlo erano eccessivi”.
Mi dica invece di Casellati.
“Alvise Casellati è un degnissimo direttore”.
Ho sentito degli esperti, e il loro giudizio non è così positivo...
“Per carità, non è Muti, non è Mehta, ma è migliore di tanti altri che sono passati di recente al Regio”.
Ok, sui giudizi critici non mi permetto di esprimermi. Parliamo di Lorenzo Amato, e dell'amicizia di Nastasi.
“Ma no, non c'entra nulla, Lorenzo Amato e Alvise Casellati lavorano in tutti i teatri d'Italia, e non solo d'Italia, controlli pure...”.
Solertemente controllo.
Lorenzo Amato, mi ricorda Wikipedia, ebbe una breve popolarità negli anni Novanta per aver partecipato alla serie tv “I ragazzi del muretto”; in seguito si è dedicato al teatro, alla regia e alle consulenze artistiche, e il suo curriculum su Linkedin lo colloca dal 1999 al 2007 al Festival “I Concerti di Capri”, dal 2007 al 2012 al teatro comunale di Salerno, dal 2013 al 2014 al Massimo di Palermo e dal 2016 a oggi al San Carlo.
Nel curriculum di Alvise Casellati compaiono direzioni per il Maggio Musicale, il Carlo Felice, il Verdi di Trieste, il Petruzzelli, La Fenice, il Teatro Filarmonico di Verona, nonché per un festival estivo al Central Park di New York.
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