Passa ai contenuti principali

ART WEEK: IL GIRO DELLE QUATTRO CHIESE

Collezionisti in visita ad Artissima. Al centro c'è Patrizia Sandretto

Partiti. Da ieri sera Artissima e le sue sorelle, The Others e Flashback e Paratissima e l'intero corteggio di ulteriori -issime, accolgono visitatori e collezionisti per il pantagruelico weekend delle fiere d'arte. Io ho giocato d'anticipo e tra ieri e ieri l'altro mi sono fatto il giro delle quattro chiese per scansare prevedibili affollamenti. Non ci posso credere: è soltanto venerdì e anche questa Art Week me la sono già risolta. Pfiuuu. Meraviglioso.

Non ho molto da dire, sulle fiere in sé: non dispongo di competenze specifiche sull'arte contemporanea (in pratica non ne capisco un tubo) per cui non saprei neppure spiegare quali siano le differenze di contenuto fra Artissima, The Others e Paratissima: un tempo a The Others e Paratissima si vedevano proposte "minori" (a volte vere ciofeche), ma oggi, per quel che posso giudicare, anche lì la qualità mi pare molto alta, e il profano - quale io sono - ne ricava la convinzione (di certo fallace) che l'unica differenza evidente, fra Artissima e le sorelle, sono i prezzi delle opere. E neanche tanto. Quanto a me, personalmente, la differenza la fa Flashback, che essendo "fiera di tutte le arti" mi offre meraviglie classiche - tra cui un pregevole "San Girolamo" di Palma, non ricordo se il Vecchio o il Giovane - che meglio riesco a decifrare e godere. 

Piuttosto, il tour delle fiere mi suscita ogni anno una particolare ammirazione per la tenacia degli organizzatori delle "altre", che edizione dopo edizione si inventano - con spese ingenti - una nuova casa, un po' per necessità, un po' per vocazione nomade; e così facendo ci rivelano una lampante evidenza: gli spazi per la cultura non mancano, mancano semmai la volontà e la lungimiranza per recuperali.

Paratissima quest'anno popola - con adeguate ristrutturazioni - ottomila metri quadrati della Cavallerizza; The Others si è installata al Padiglione 3 di ToExpo, e anche lì son serviti bei soldini per l'allestimento; mentre Flashback ha finalmente trovato una sede non precaria  in corso Lanza 75. Sede, va detto, straordinaria: un complesso di quattro edifici per 11.500 mq totali, tra cui una grande villa fine Ottocento (nella foto sotto) con lussureggiante parco, che è stato, negli anni, prima un brefotrofio, poi una scuola, e in ultimo una sede della Provincia, per quindi venire dismesso e incamerato dal Comune che, ai tempi di Fassino, per rimpinguare le dissestate finanze lo vendette alla Cassa Depositi e Prestiti al prezzo, decisamente "d'affezione" per non dir politico, di 17 milioni, ben superiore al valore reale. E dalla Cdp lo ha ottenuto in concessione Flashback, formalmente per un anno. Ma la concessione è rinnovabile per altri quattro, a meno che Cdp non trovi prima un acquirente. Ipotesi assai remota, considerata la valutazione fuori mercato. 
La prospettiva lunga ha indotto quelli di Flashback a investire una cifra ingente - alcune centinaia di migliaia di euro, a occhio - per rimettere almeno la villa all'onor del mondo, così da creare una sede espositiva ampia e - si spera - stabile. Sede che, aperta al pubblico, non solo consentirà a Flashback di proporre proprie iniziative tutto l'anno, ma anche di ospitare attività altrui: mostre, convegni, presentazioni. Uno altro spazio per la cultura (oggi si dice "hub culturale") che prima non c'era, e adesso c'è.

Morale della favola: ancora una volta i privati, di tasca loro, recuperano beni pubblici che stanno andando a ramengo e li mettono a disposizione della comunità. Qualcuno, una buona volta, sarà tanto cortese da prendere atto di tale evidenza, e sforzarsi di trarne qualche virtuosa conseguenza?


Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da